lunedì, febbraio 13, 2006

Romano Prodi: incontriamoci. la storia siamo noi a rai tre ore 23.40.

Care amiche, cari amici,

l'11 febbraio restera' stampato a lungo nella nostra memoria. Non e' stato solo
il Giorno del Programma, con un Teatro Eliseo tanto affollato (e di questo ci
scusiamo con coloro che non hanno trovato posto, neppure nell'adiacente
Piccolo Eliseo) quanto entusiasta. Sapevamo di aver lavorato duro per
realizzare quelle 281 pagine, quei "pilastri" come li ha giustamente definiti
Romano Prodi, intorno ai quali costruire l'edificio che governera' l'Italia
fino al 2011, una casa di tutti e per tutti e non il superattico esclusivo ed
egoista del centrodestra. Sapevamo anche che il Programma era il vostro
Programma, perche' ci avete aiutato a scriverlo lavorando in Fabbrica al nostro
fianco, con migliaia di contributi, documenti e osservazioni. Sapevamo che
l'avreste diffuso e commentato con il cuore, come state facendo a migliaia fin
da sabato, quando avete iniziato a "scaricarlo" e a scriverne attraverso il sito.

"Incontriamoci" a Roma, avevamo detto. Ed e' stato fantastico. Siete arrivati a
centinaia da tutta Italia, "incontrandovi" fuori e dentro il teatro,
discutendo e costruendo nuovi appuntamenti e nuove idee per la campagna
elettorale. Insomma, lo spirito delle Primarie batte forte nel cuore di
"Incontriamoci". Sappiamo che continuerete cosi' e crescerete ancora dai
diecimila che abbiamo raggiunto proprio ieri. Per fare questo vi invitiamo a
raccontare "Incontriamoci": un modo di essere invece di un modo di subire.
Stasera, a "La storia siamo noi" (Raitre, ore 23.40) cercheremo di spiegare
anche al pubblico televisivo quella che e' la nostra idea di partecipazione
della politica. Ci date una mano a farlo sapere in giro?

Grazie di cuore.

Giulio Santagata

3 commenti:

Maxyeah ha detto...

Non ci sono, nè ci faccio...semplicemente rido di questi politici buffoni...di una sinistra assolutamente incapace di essere unita, che non ha il coraggio di far sottoscrivere il programma dai suoi componenti...ma si stringe la mano...così da poter dire, un domani, "Ma io non ho firmato nulla..." (basta vedere i contrasti che già ci sono sulla TAV)...
...e poi...apprezzo molto il suo commento al mio post...classico esempio di "tolleranza cristiana"...complimenti!

Anonimo ha detto...

ma quanto ti costa rimanere a galla, la solidarietà non è sinonimo di gratuità?

Anonimo ha detto...

ottimo blog in cui la solidarietà si concretizza in azioni ed esperienze concrete!!