SORPASSO IN CULLA? NESSUNA SORPRESA.
Pasquale Orlando Acli: Necessarie politiche di contrasto alla povertà.
Il nord batte il sud per la prima volta nella fecondità nazionale.
Nell’ultimo anno abbiamo assistito ad un aumento della percentuale di poveri nel nostro paese, che passava dal 12 per cento al 13,2.
La situazione è molto più drammatica nel Mezzogiorno, perché siamo passati dal 2002 al 2005 dal 22 al 25 per cento, percentuale di persone povere nel paese.
Il dato è tanto più eclatante perché al sud risiede un terzo della popolazione nazionale e due terzi dei poveri.
In Campania risiede, grosso modo, lo stesso numero di persone povere che sono in tutto il nord Italia, praticamente, circa 1.300.000 persone. Una famiglia su quattro, a Napoli, è sotto la linea standard di povertà.
Non meraviglia, quindi, lo studio della Cattolica di Milano. Il sud perde anche il primato della natalità che le conferiva la forza delle risorse umane. “Le ACLI di Napoli – conferma Pasquale Orlando- lo avevano scoperto studiando i dati isee per le prestazioni sociali, elaborate dal nostro osservatorio sociale”.
“La precarietà del lavoro, il costo degli alloggi, la carenza dei servizi sociali: un combinato disposto contro la famiglia che c’è e quella che vorrebbe nascere. In questo senso- afferma il presidente delle ACLI Pasquale Orlando- non va ridicolizzata e resa utopistica la misura del reddito di cittadinanza che insieme a politiche attive del lavoro e agli investimenti per lo sviluppo può determinare una inversione di tendenza.
Politiche familiari a partire dal sostegno al reddito, alla formazione e al lavoro, altrimenti insieme alla natalità salta la coesione sociale.”
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