martedì, dicembre 06, 2005

Dedichiamo dicembre agli immigrati

Presentato il progetto "Impariamo dalle diversità"

In un periodo in cui l’economia, lo sviluppo tecnologico, la volontà di ribellarsi a situazioni di fame e di discriminazione fanno ogni giorno venir meno frontiere e barriere, non esiste società che non si debba confrontare con il problema dei processi di convivenza tra le diverse culture; questione non semplice, non definibile ed affidata spesso solo alla buona volontà di singoli soggetti come alcune amministrazioni pubbliche, associazioni di settore, parrocchie e singoli cittadini. Negli ultimi cinque anni la popolazione immigrata in Italia è raddoppiata mostrando quindi con sempre più urgenza la necessità di capire i processi in atto e di operare per acquisire una mentalità rispettosa delle diverse culture in un processo di crescita culturale di lungo periodo. Queste le motivazioni che hanno indotto il Forum del Terzo Settore a promuovere, con la piena partecipazione e condivisione di tutto il mondo associativo di cui è composto, una Campagna Nazionale nelle scuole italiane dal titolo “Impariamo dalle diversità”, presentata il 30 novembre a Roma, con l’intento di far diventare il mese di dicembre un momento di forte approfondimento, per docenti e allievi, delle tematiche dell’interculturalità, con un’attenzione particolare alla giornata del 18 dicembre, dedicata dalle Nazioni Unite ai migranti e alle loro famiglie.
Secondo Umberto Mosiello, Coordinatore Nazionale del Forum del Terzo settore: «la sfida è quella di far diventare il tema della multiculturalità un filone stabile dell’attività didattica che entri a far parte del normale processo formativo di ogni scuola e di ogni grado d’istruzione, grazie soprattutto al ruolo centrale del corpo docenti e delle famiglie». Se la multiculturalità infatti non è una conoscenza, ma un’essenza su cui si deve costruire il futuro tessuto sociale fondato sulla condivisione di uno stesso destino storico, come ha sottolineato, Khaled Fouad Allam, editorialista e sociologo all’Università di Trento, è evidente come le scuole siano i luoghi più adatti per diventare i laboratori di una nuova cittadinanza e di nuovi modelli che valorizzino la diversità.

La campagna “Imparariamo dalle diversità” è di importanza prioritaria anche per gli enti locali, come ha confermato Fabio Sturani – vicepresidente dell’ANCI – che ha evidenziato «la fondamentale importanza del confronto non soltanto nella scuola e nella educazione dei giovani, ma anche per riuscire a stabilire contatti diretti tra gli enti locali e le famiglie, necessari per riuscire a superare insieme le difficoltà».

Esistono però diversi punti di criticità, sottolineati da più parti nel corso della presentazione, rappresentati non soltanto dalle politiche di accoglienza sempre più restrittive per i cittadini non comunitari, ma soprattutto dai tagli sempre più frequenti alle risorse economiche necessarie per portare avanti programmi e politiche serie e stabili su questi temi. Sul tema delle risorse è intervenuto a conclusione della mattinata anche il portavoce del Forum del Terzo Settore – Edoardo Patriarca- che ha sottolineato come «il Governo, oltre ad aver tagliato pesantemente con la Finanziaria le risorse economiche destinate al welfare e agli Enti locali, non abbia mostrato nessun interesse all’apertura di un dialogo su queste questioni; si rende quindi urgente - ha concluso Patriarca - un’alleanza forte con la scuola e l’apertura di un confronto con le due coalizione politiche su questi temi che rappresentano una sfida culturale per la rifondazione di un umanesimo reale in cui l’identità possa nascere da un confronto con gli altri e non da un rimirarsi nello specchio».

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