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venerdì, luglio 24, 2009

Da Miliscola a Miseno: la mappa flegrea del mare balneabile

Ecco la mappa dei tuffi possibili

Da Miliscola a Miseno: la mappa flegrea del mare balneabile
di Angelo Carotenuto
Bagni sicuri a Miliscola, Acquamorta, Monte di Procida, Capo Miseno. Lo dicono gli ultimi dati dell´Agenzia regionale per l´ambiente. I prelievi risalgono a 14 giorni fa, e confermano che gli sversamenti in mare di reflui non trattati dal depuratore di Cuma non hanno inciso sui tratti di mare balneabile. Ma l´Arpac s´è pure accorta che sversamenti illeciti sono proseguiti a inizio luglio.

Il battello si chiama Elios. Ha fatto il giro del litorale con i tecnici dell´Arpac a bordo. Il 9 luglio hanno ripetuto le analisi daccapo. «E lo faremo ogni 15 giorni». I risultati saranno sempre online. C´è una barriera di diffidenza da demolire. «Inoltre il lavoro dei depuratori verrà monitorato a monte e a valle». È la prima volta. Una novità voluta da Gennaro Volpicelli, neo direttore generale dell´agenzia. S´è insediato tre giorni fa. «Non siamo di fronte a dati diversi da quelli dell´estate 2008». L´unico nuovo punto non balneabile è a Napoli città, via Nazario Sauro, 200 metri d´acqua tra due scarichi: un divieto comunque non permanente. Bagnoli era non balneabile, e resta tale. Cuma non c´entra. Così come non hanno influito sul litorale flegreo gli sversamenti in mare dei reflui non trattati dal depuratore.

Ne sono ormai sicuri, all´Arpac. Così come sono certi che gli sversamenti irregolari non si sono fermati a metà giugno. «Superamenti vistosi dei parametri microbiologici», c´è scritto nella relazione agli ultimi prelievi del 9 luglio, «consentono di ritenere che nella settimana precedente il prelievo si sia avuto un ulteriore episodio di sversamento a mare di acque reflue non trattate». A inizio luglio, dunque, è capitato ancora. In asse allo scarico dell´impianto è stata così accertata la presenza di salmonella nella sabbia. «Ma in un solo campione. E solo in quel punto lì». In ogni caso si tratta di un punto già ritenuto non balneabile. In definitiva: gli sversamenti in mare - compreso l´ultimo di inizio luglio - non hanno compromesso tratti di costa in cui è possibile fare il bagno. Là dove il mare risultava fruibile prima, rimane possibile tuffarsi oggi (nella tabella a centro pagina, fonte Arpac, i punti rossi segnalano i divieti, i punti azzurri indicano mare pulito).

Bagni consentiti tra l´isolotto di San Martino e l´ex macello di Pozzuoli, compreso Acquamorta a Monte di Procida, Miliscola, capo Miseno, e i tratti di Bacoli dal Poggio, a Marina grande alla spiaggia del castello. E allora l´acqua torbida? Alfonso De Nardo, direttore Arpac Napoli, spiega: «È dovuta all´alta temperatura e alla bassa salinità, alle grosse piogge che hanno lasciato in mare tanta acqua dolce in superficie, alla mancanza di venti di terra, alle alghe che si formano». Segnalazioni del genere sono giunte persino da Punta Campanella e Policastro. «Nessun allarme neanche lì». E neppure a Capri, a Ischia, in Cilento. «Bisogna abituarsi, la costa sta cambiando», parole di Vincenzo Saggiomo, della stazione Dohrn.

Ovviamente non tutto il litorale flegreo si salva. I tratti non balneabili sono quelli storici: Varcaturo, Licola, Fusaro. Ma qui le strutture balneari si sono da tempo attrezzate per offrire docce, piscine e servizi alternativi al mare inaccessibile. Chi si tuffava qui l´anno scorso, lo faceva comunque in uno specchio d´acqua in cui vigeva un divieto. La psicosi da caso Cuma, in certi casi, ha solo reso più percepibile la non balneabilità.

domenica, giugno 01, 2008

Bandiere blu: La classifica di Legambiente e Touring Club. Campania a «gonfie vele»: il Cilento al top

La classifica di Legambiente e Touring Club
Campania a «gonfie vele»: il Cilento al top
La località di Pollica-Acciaroli e Pioppi si piazza a livello nazionale al secondo posto dietro l'Isola del Giglio. Per Ischia una sola vela
Acciaroli
NAPOLI - E’ una Campania che va a «gonfie vele» quella che emerge dalla fotografia scattata dalla «Guida Blu 2008» di Legambiente e Touring Club Italiano, che ogni anno seleziona le migliori località italiane dove trascorrere una vacanza all’insegna di mare pulito, paesaggi mozzafiato, spiagge incantevoli ma anche arte, buona cucina e rispetto dell’ambiente. Regina della Campania, la località di Pollica-Acciaroli e Pioppi che si afferma la più accogliente località della regione conquistando le 5 vele, massimo riconoscimento della guida e sinonimo di eccellenza turistica, e che si piazza a livello nazionale al secondo posto dietro l'Isola del Giglio. Immerso nel Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, il comune ospita la spiaggia di Pollica, la cui particolarità è quella di ospitare il bellissimo giglio di mare, di cui si ammira la fioritura nel periodo estivo e dove in una regione dall'emergenza rifiuti infinita, grazie ad una raccolta differenziata spinta non ha conosciuto rifiuti per strada. Il podio campano si completa con Ascea al secondo posto con 3 vele e Palinuro sempre con 3 vele.
Ma è tutta la provincia di Salerno ad essere premiata dalla classifica delle migliori mete estive: da Positano a Sapri, le 3 vele della Guida Blu sventolano sulle spiagge di ben nove località della costiera amalfitana e del Cilento, mentre sono 7 quelle premiate con 2 vele. Ottimi risultati anche nell’area del napoletano, dove Massa Lubrense, Anacapri, Vico Equense e l’isola di Capri ottengono tutte le 3 vele. A queste si aggiungono Procida e Sorrento, premiate con 2 vele e l’isola di Ischia, con una vela. Anche una vela garantisce una vacanza di qualità e pregio naturalistico visto che ognuna delle 286 località presenti nella Guida Blu fa parte di un’accurata selezione tra oltre 350 sparse in tutta Italia. «Le località della Guida rappresentano la Campania virtuosa, una risposta concreta al declino ambientale – ha dichiarato Michele Buonomo presidente di Legambiente Campania- Non solo bellezza del mare, ma anche un attenzione alla tutela del territorio, ai servizi, a pratiche di sostenibilità, investimenti sulla raccolta differenziata. Le località della Guida Blu- conclude Buonomo di Legambiente Campania- sono la dimostrazione che investire in un modello di svuluppo e turismo sostenibile, lavorare al servizio dei turisti e della comunità alla fine paga. Ma attenzione a cullarsi sugli allori».
Positano
Il Cilento la fa da padrone con ben 10 località. Oltre alla regina dell'estate 2008 Pollica premiata con 5 vele troviamo Ascea, Palinuro, Castellabate, Camerota, Pisciotta, Scario e Sapri con 3 vele, Capaccio-Paestum ed Agropoli con 2 vele. Buona la performance della costiera amalfitana presente con Cetara, Positano con tre vele, Amalfi, Vietri sul Mare e Praiano con 2 vele. La penisola sorrentina viene premiata con Massa Lubrense e Vico Equense con tre vele, Sorrento con 2 vele. Capri e Anacapri conquistano le tre vele , ancora da lavorare per Procida e Ischia rispettivamente premiata con 2 ed una vela.
La Guida Blu è così un vero e proprio vademecum delle vacanze e dedica ampio spazio alle descrizioni e alle indicazioni sulle 344 spiagge più belle della Penisola. Di queste 17 sono campane. Dalla A di Ascea alla C della spiaggia di Conca dei Marini alla V di Cala Ventrosa di Capri , passando per Capo Miseno e la Spiaggia di Conca dei Marini, senza dimenticare Marina di Ieranto, Spiaggia di Pollica e Cetara , Cala degli Infreschi, Spiaggia di Carta Romana all'isola di Ischia. Località spesso poco note, frequentate magari dai soli residenti o in alcuni casi raggiungibili dopo impegnativi trekking o seguendo itinerari conosciuti solo da pochi privilegiati. Proprio per questo è d’obbligo una raccomandazione: sono luoghi da “maneggiare con cura”, evitando quei comportamenti dannosi per l’ambiente così frequenti purtroppo sulle spiagge più affollate Ma non poteva mancare la piccola nota negativa. Anche quest’anno, purtroppo, l’accessibilità delle spiagge per i portatori di handicap continua ad essere difficile: su 22 località campane solo 10 (54%) hanno strutture e servizi a misura di disabili. Le dodici località che devono recuperare terreno in questo senso sono Agropoli, Anacapri, Capaccio-Paestum, Capri, Cetara Castellabate, Massa Lubrense, Vietri sul Mare, Procida, San Giovanni a Piro, Vico Equense e Ischia.