venerdì, ottobre 24, 2014

«Se non si parte dalla scuola è inutile parlare di crescita»: nasce il progetto PRESS contro la dispersione scolastica

marotta
NAPOLI – «Un messaggio da un quartiere a rischio, la voglia di restare con i piedi a terra e guardare al futuro con speranza». È questo l’appello lanciato in occasione della presentazione di PRESS (Progetto Rete Educativa Solidale per Soccavo), promosso da L’Arcipelago della Solidarietà, Agrifoglio, Matematici per la città, L’Orsa maggiore e l’I.C. Marotta, la scuola media frequentata dal giovane Davide Bifolco, il ragazzino ucciso al posto di blocco a settembre da un carabiniere. Qui il volontariato, da sempre, è di casa: sono 180mila euro i fondi messi a disposizione dalla Fondazione con il SUd per combattere la dispersione scolastica, sensibilizzando i docenti, le famiglie e i ragazzi. «Un progetto a cascata – spiega il dirigente scolastico dell’istituto Marotta, Domenico Mazzella di Bosco - capace di coinvolgere docenti, studenti e persone del quartiere».
«Sulla dispersione scolastica sono stati presentati 240 progetti – continua il presidente della Fondazione con il Sud, Carlo Borgomeo  - questo segnala come la problematica sia particolarmente sentita nel Sud, siamo riusciti a finanziarne venti. Il senso è avviare esperienze di inclusione sociale attraverso la scuola, speriamo che il mondo delle Istituzioni, a livello locale e nazionale, capisca che il resto sono chiacchiere. Se non si parte dalla scuola è inutile parlare di crescita e di sviluppo economico».  
In occasione della presentazione del progetto PRESS, è stata illustrata la ricerca sulla dispersione scolastica, LOST. Dispersione scolastica: Il costo per la collettività e il ruolo di scuole e terzo settore.  Il lavoro di ricerca sull’abbandono scolastico è realizzato da Intervita con l’Associazione Bruno Trentin di CGIL e con la Fondazione Giovanni Agnelli, in collaborazione con CSVnet. «Circa il 30% di giovani italiani non completa il corso di studi che consente di accedere alla carriera universitaria. Anche Napoli è il linea con questa tendenza nazionale, che allontana l’Italia dagli obiettivi europei. Altro dato sulla ricerca riguarda la spesa delle organizzazioni del Terzo Settore per contrastare l’abbandono della scuola: a livello nazionale il mondo del volontariato spende intorno ai sessanta milioni di euro per combattere questa piaga. Il ministero dell’Istruzione, lo scorso anno, ha speso circa 45 milioni di euro». «Il Csv di Napoli – conclude il presidente Giuseppe De Stefano – ha da sempre un rapporto con il mondo della scuola, con le istituzioni scolastiche per intercettare i giovani e per promuovere il volontariato e analizzare i problemi che attanaglia questa fascia di età». 


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