sabato, ottobre 18, 2014

L. Stabilità. Tagli ai patronati: a rischio la tutela dei cittadini





La notizia del taglio arriva a chiusura della Consulta Inas: le reazioni di sindacato ed esperti 



Roma, 17 ottobre 2014. E' arrivata quasi come un fulmine a ciel sereno la notizia di un taglio al fondo patronati, previsto dalla legge di stabilità, la cui ampiezza potrebbe azzerare di colpo l'impegno che l'Inas - nella tre giorni di dibattito e confronto con enti previdenziali, istituzioni, politici ed esperti, che si concludeva proprio ieri - ha proposto di continuare a far crescere per migliorare il proprio lavoro di assistenza ai cittadini. 
La tavola rotonda "Innovare il welfare per rinnovare le tutele" ha così preso una piega inattesa.
All' apertura dell'evento, organizzato in occasione della presentazione del bilancio sociale e moderato dal vicedirettore del Tg La7, Andrea Pancani, il presidente dell'Inas Antonino Sorgi ha proposto di assegnare compiti ancora più ampi al patronato, che rappresenta una dorsale solidale di cui il Paese ha bisogno. "Di fronte ad una misura che minaccia seriamente l'operato di un soggetto tanto importante per la società civile, però, è evidente che la politica non capisce", ha detto.
Il segretario generale della Cisl non ha avuto esitazioni: "La dimensione sociale in questo Paese deve essere coltivata dal sindacato e dal patronato, di cui conosciamo bene il lavoro; per questo la Confederazione non abbandona l'Inas e chi ci lavora", ha detto Annamaria Furlan.
Una visione, questa, anticipata da Maurizio Sacconi presidente della commissione Lavoro e Previdenza sociale presso il Senato, secondo il quale "i patronati rappresentano l'evoluzione della funzione sindacale rispetto ai nuovi bisogni dei cittadini; per questo, quanto previsto dalla legge di stabilità sarebbe vile se si traducesse in un taglio lineare".
"Renzi - ha rilanciato Giovanni Faverin, segretario generale della Fp Cisl - dovrebbe provare a capire cosa raccontano i numeri legati all'attività dell'Inas. I milioni di pratiche svolte parlano da soli, mentre è evidente che la politica non conosce e non valorizza i soggetti sussidiari".
"Riscoprire il sociale - ha sottolineato Giuseppe Acocella, ordinario di Filosofia del diritto dell'università Federico II di Napoli - è l'unica via possibile per dare vita ad una welfare community. Senza di essa, c'è da chiedersi se possa esistere ancora la democrazia".
Mario Bertone, segretario della Cisl del Lazio, ha ricordato che "le persone non possono più accettare riduzioni di servizi e che i tagli dovrebbero limitarsi ai patronati fasulli", che guardano al proprio interesse economico e non operano realmente a tutela dei cittadini.
http://www.cisl.it/sito.nsf/le-notizie/2014/10/17/legge-stabilita-tagli-patronati-inas-cisl?OpenDocument

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