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L’incontro si terrà a Napoli giovedì 12 giugno p.v. alle ore 15.30 presso il Centro Congressi Tiempo (Centro Direzionale - isola E/5)
Programma
Ore 15,30: saluti e introduzione
Giuseppe De Stefano – presidente Csv Napoli
Francesco Buccino – portavoce Forum del Terzo Settore Campania
A seguire, intervento di
Daniele Marrama – presidente Co.Ge. Campania
Ore 16,30: interventi e quesiti delle Odv – modera Pasquale Orlando
Ore 17: conclusioni on.le Luigi Bobba, Sottosegretario di Stato del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
Bobba: i nodi della Riforma del Terzo Settore
di Stefano Arduini
Come promesso il sottosegretario ha raccolto le indicazioni del nostro comitato editoriale e ha indicato l’iter del testo di legge. Ecco i passaggi più significativi del confronto
Lo scorso 20 maggio nella nostra redazione di Milano insieme al premier Matteo Renzi lo aveva promesso. «Il 6 giugno sarò di nuovo qui per raccogliere le vostre indicazioni alle linee guida e darvi qualche dettaglio in più sull’iter della riforma». Il sottosegretario al Welfare Luigi Bobba è stato di parola e nel pomeriggio di oggi ha animato il confronto con una cinquantina di dirigenti delle organizzazioni del comitato editoriale di Vita.
Oggi in redazione il Comitato Editoriale di Vita con l'on. Bobba
I lavori sono stati introdotti da Riccardo Bonacina che dopo aver passato in rassegna il documento di sintesi delle proposte presentate dal comitato (he trovate negli allegati, qui invece il link per leggere tutti i contributi) ha passato la parola alle stesse associazioni, che a partire dalla necessità di stabilizzare il prima possibile il 5 per mille hanno illustrato i passaggi più significativi del loro contributo. Fra gli altri molto condiviso gli interventi di Elio Rosati di Cittadinanzattiva che ha sottolineato come «questa riforma debba essere concepita nell’alveo del dettato dell’articolo 118 della costituzione: Stato, Regioni, Province, Città Metropolitane e Comuni favoriscono l'autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio della sussidiarietà», e quello del presidente di Cgm, Stefano Granata: «Abbiamo di fronte a noi l’occasione non tanto e non solo di cambiare il Terzo settore, ma di proporre un nuovo paradigma economico e sociale che interessi la società nella sua interezza».
L'intervento del presidente di Acli Lombardia, Luigi Gaffurini
Poi la palla è passata a Bobba per la replica. Ecco per punti i passaggi più significativi del suo intervento.
La legge delega. «Voglio fare una premessa. Il 27 giugno il consiglio dei ministri licenzierà una legge delega, ovvero i principi in base ai quali dare corpo alla nuova norma. Non siamo ancora quindi nella fase della scrittura in dettaglio dell’articolato, quanto in quella di scegliere che strada prendere. I vostri contributi più puntuali, quindi verranno utili in un secondo momento».
Le parole della riforma. «Cittadinanza, economia sociale e welfare partecipativo. Sono queste le parole chiave che rapportandosi agli articoli 2/18/118 della Costituzione devono guidare il nostro percorso»
I tre nodi. «Vedo di fronte a noi tre bivi rispetto ad altrettanti passaggi della riforma. Il primo riguarda il codice civile. Qui dobbiamo scegliere se focalizzarci sull’attività o sulla forma giuridica per decidere cosa è sociale e cosa non lo è. Dalle sollecitazioni che mi vengono mi pare che l’orientamento sia quello di prendere la prima strada. Io però mi chiedo: è possibile farlo quando non abbiamo ancora definito cosa intendiamo per impatto sociale? Poi c’è il tema fiscale: il principio della fiscalità compensativa mi sembra molto opportuno, giuridicamente sostenibile e trasparente. Ma ancora: ci manca la strumentazione per quantificare l’impatto sociale. Infine il riordino della normativa di settore. Questo forse è il passaggio più semplice. Ma dobbiamo decidere: riformare le varie leggi o riunirle in un Testo unico, più coerente, ma anche più difficile da modificare?
La sussidiarietà. «Il collegamento all’articolo 118 della Costituzione è un ancoraggio naturale. Qui però occorre capire come coniugare i tre gradi di attivazione dei cittadini: quello della donazione individuale sia essa monetaria, di tempo o di oggetti, quello dei cittadini organizzati e associati, e quello delle reti di secondo e terzo livello».
Impresa sociale. «Qui il percorso è molto avanti. È notizia di queste ore che il testo Lepri sia stato finalmente incardinato in Commissione al Senato. Noi intanto stiamo andando avanti a lavorare al progetto del Fondo. A mio parere potrebbe valer la pena tenere l’impresa sociale fuori dalla delega, ragioniamoci».
Servizio civile universale. «Questo invece è un tema che se mediaticamente ormai sta vivendo di vita propria io terrei ancorato alla delega. Dobbiamo però farci una domanda: vogliamo che sia ancora legato al principio della difesa non armata della patria?»
Voucher sociali. «Come per l’impresa sociale io sono dell’avviso di slegarli dal percorso della delega, ma per il motivo inverso: siamo ancora in ritardo. Prima bisogna modificare il codice civile e approvare i Lea, poi avremo gli strumenti per affrontare questo passaggio».
5 per mille. «Io credo che se vogliamo la stabilizzazione dell’esistente, la strada non è in discesa, ma in pianura sì. Rimane però aperto il tema del budget: se puntiamo a recuperare quell’1% che in questi anni ogni volta è di fatto stato sottratto al budget indicato dai cittadini, dobbiamo “discutere” col Ministero dell’economia».
Authority. «Sono favorevole alla sua istituzione. Ma deve tradursi nell’ennesimo carrozzone pubblico. Guarderei piuttosto al meccanismo di certificazione che le centrali cooperative applicano ai loro associati. Ecco penso a una struttura basate su reti auto-organizzate di soggetti non profit, questo darebbe anche il la a un benefico processo di aggregazione delle onp».
La legge delega. «Voglio fare una premessa. Il 27 giugno il consiglio dei ministri licenzierà una legge delega, ovvero i principi in base ai quali dare corpo alla nuova norma. Non siamo ancora quindi nella fase della scrittura in dettaglio dell’articolato, quanto in quella di scegliere che strada prendere. I vostri contributi più puntuali, quindi verranno utili in un secondo momento».
Le parole della riforma. «Cittadinanza, economia sociale e welfare partecipativo. Sono queste le parole chiave che rapportandosi agli articoli 2/18/118 della Costituzione devono guidare il nostro percorso»
I tre nodi. «Vedo di fronte a noi tre bivi rispetto ad altrettanti passaggi della riforma. Il primo riguarda il codice civile. Qui dobbiamo scegliere se focalizzarci sull’attività o sulla forma giuridica per decidere cosa è sociale e cosa non lo è. Dalle sollecitazioni che mi vengono mi pare che l’orientamento sia quello di prendere la prima strada. Io però mi chiedo: è possibile farlo quando non abbiamo ancora definito cosa intendiamo per impatto sociale? Poi c’è il tema fiscale: il principio della fiscalità compensativa mi sembra molto opportuno, giuridicamente sostenibile e trasparente. Ma ancora: ci manca la strumentazione per quantificare l’impatto sociale. Infine il riordino della normativa di settore. Questo forse è il passaggio più semplice. Ma dobbiamo decidere: riformare le varie leggi o riunirle in un Testo unico, più coerente, ma anche più difficile da modificare?
La sussidiarietà. «Il collegamento all’articolo 118 della Costituzione è un ancoraggio naturale. Qui però occorre capire come coniugare i tre gradi di attivazione dei cittadini: quello della donazione individuale sia essa monetaria, di tempo o di oggetti, quello dei cittadini organizzati e associati, e quello delle reti di secondo e terzo livello».
Impresa sociale. «Qui il percorso è molto avanti. È notizia di queste ore che il testo Lepri sia stato finalmente incardinato in Commissione al Senato. Noi intanto stiamo andando avanti a lavorare al progetto del Fondo. A mio parere potrebbe valer la pena tenere l’impresa sociale fuori dalla delega, ragioniamoci».
Servizio civile universale. «Questo invece è un tema che se mediaticamente ormai sta vivendo di vita propria io terrei ancorato alla delega. Dobbiamo però farci una domanda: vogliamo che sia ancora legato al principio della difesa non armata della patria?»
Voucher sociali. «Come per l’impresa sociale io sono dell’avviso di slegarli dal percorso della delega, ma per il motivo inverso: siamo ancora in ritardo. Prima bisogna modificare il codice civile e approvare i Lea, poi avremo gli strumenti per affrontare questo passaggio».
5 per mille. «Io credo che se vogliamo la stabilizzazione dell’esistente, la strada non è in discesa, ma in pianura sì. Rimane però aperto il tema del budget: se puntiamo a recuperare quell’1% che in questi anni ogni volta è di fatto stato sottratto al budget indicato dai cittadini, dobbiamo “discutere” col Ministero dell’economia».
Authority. «Sono favorevole alla sua istituzione. Ma deve tradursi nell’ennesimo carrozzone pubblico. Guarderei piuttosto al meccanismo di certificazione che le centrali cooperative applicano ai loro associati. Ecco penso a una struttura basate su reti auto-organizzate di soggetti non profit, questo darebbe anche il la a un benefico processo di aggregazione delle onp».
Riforma del Terzo Settore: le odv della Campania si confrontano con il governo
Il Governo Renzi ha lanciato le Linee guida per una riforma del Terzo Settore, sulle quali è stata aperta una consultazione per raccogliere dagli enti no-profit, dai loro stakeholders e dai cittadini osservazioni e suggerimenti.
Il Csv Napoli e il Forum del Terzo Settore della Campania organizzano un momento di approfondimento e confronto sulla riforma con l’on. Luigi Bobba, Sottosegretario di Stato del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
L’incontro si terrà a Napoli giovedì 12 giugno p.v. alle ore 15.30 presso il Centro Congressi Tiempo (Centro Direzionale - isola E/5)
Programma
Ore 15,30: saluti e introduzione
Giuseppe De Stefano – presidente Csv Napoli
Francesco Buccino – portavoce Forum del Terzo Settore Campania
A seguire, intervento di
Daniele Marrama – presidente Co.Ge. Campania
Ore 16,30: interventi e quesiti delle Odv – modera Pasquale Orlando
Ore 17: conclusioni on.le Luigi Bobba, Sottosegretario di Stato del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
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