sabato, novembre 23, 2013

LA NOSTRA TERRA TRA FUOCHI ED ECCELLENZE. QUALE FUTURO. CONGRESSO PROVINCIALE DI ACLI TERRA NAPOLI.

LA NOSTRA TERRA TRA FUOCHI ED ECCELLENZE. QUALE FUTURO.
CONGRESSO PROVINCIALE DI ACLI TERRA NAPOLI.

Pasquale Orlando: Sembra un paradosso ma la terra alimenta il futuro…….




“Sembra un paradosso in questi giorni gravi caratterizzati dalla conferma di una situazione inaccettabile di inquinanamento così nocivo e pericoloso ma occorrono sforzi condivisi perchè in questo periodo di forte recessione per l’economia meridionale, pensiamo che bisogna  ripartire dal settore agroalimentare. L’unico in grado di determinare una crescita considerevole del PIL, se va considerato non solo come produttore di prodotti tipici di qualità, ma anche come erogatore di servizi e funzioni in sintonia con il territorio e le sue risorse”.
A dirlo è Pasquale Orlando  delle acli terra napoletane presentando il prossimo congresso dell’organizzazione agricola delle acli in programma per lunedì a Nola.

Tra fuochi ed eccellenze le acli terra si confronteranno, coordinati da Carmine Festa del Corriere del Mezzogiorno sul futuro dell’agricoltura campana con Antonello  Ardituro magistrato della DDA, Aniello Manganiello, parroco anticamorra, Vito Amendolara,  Presidente dell’osservatorio regionale sulla dieta mediterranea, Massimiliano Manfredi, Deputato Componente Commissione Ambiente e Commissione Antimafia, Antonio Russo, commissario delle Acli di Napoli e Responsabile Nazionale Acli legalità, immigrazione e coesione sociale e affideranno le conclusioni a Michele Zannini, presidente nazionale di Acli Terra.

“l’ultimo Rapporto Svimez 2013  ha evidenziato il pericolo per il Mezzogiorno di una “desertificazione” dal punto di vista economico e industriale. “Si assiste ad un calo della spesa – evidenzia Pasquale Orlando – al Sud del -11,3% per i consumi alimentari, a fronte del -8,8% del Centro-Nord; e di ben del -19,2% per il vestiario e calzature, quasi doppio che nel resto del Paese (-11,4%); e di un vero e proprio crollo degli investimenti dell’industria in senso stretto, ridottisi tra il 2007 e il 2012 di quasi il 47%. Per questo – prosegue – è necessaria una programmazione di medio periodo, che utilizzando al meglio le risorse della PAC, renda utile gli interventi finanziari. Formazione, impresa, innovazione e sociale – conclude il presidente delle Acli Terra – sono gli elementi su cui basare le future politiche per il recupero della competitività e il rafforzamento dell’attività economica del Sud Italia”.

Il settore agricolo, e con esso l’intero indotto come allevamenti, coltivazioni in particolare quelle biologiche hanno un’opportunità unica in questo momento congiunturalmente così particolare, infatti sono previsti fondi anche per le nuove costituzione di aziende agricole o del settore, con il vantaggio per le coltivazioni biologiche, in questo modo è possibile dare una mano vitale ad un settore in crisi per varie ragioni, a partire dai danni creati dalla “Terra dei Fuochi”. Per l’intero settore sono stati stanziati a livello europeo circa 33,4 miliardi di euro, a cui vanno ad affiancarsi i fondi nazionali per un totale di 52 miliardi di euro. La nuova Pac si caratterizzerà per il fatto di essere più verde, in quanto un terzo dei pagamenti sono diretti agli agricoltori e saranno subordinati a misure ecologiche obbligatorie. Altro elemento fondamentale è che la nuova Pac è indirizzata ai giovani produttori fino a 40 anni che si insediano per la prima volta,inoltre i fondi, visti gli utilizzi spesso illeciti delle somme, saranno utilizzate prettamente per agricoltori “attivi”, cioè coloro che realmente coltivano la terra, evitando così di trovare coltivazioni dove si utilizzano i fondi per la sola semina, evitando successivamente la raccolta per soli scopi economici personali.

Sarà discussa anche  la proposta del NO FOOD utile per favorire anche un inizio di bonifica dei suoli inquinati. Si potrebbero convertire le coltivazioni di questi territori, non più destinate all'alimentazione umana e/o animale ma con destinazione diversa, garantendo, al contempo, lo sviluppo agricolo ed economico.L'elenco delle piante da utilizzare a questo scopo è davvero molto lungo, per esempio: la canapa per la produzione di diversi tipi di materiali utili in bioedilizia, nelle componenti di auto, moto, navi, treni, ecc., di vivai di fiori e di altre piante ornamentali, di pioppi e specie simili (il territorio è adattissimo per questa specie botanica) per l'utilizzo del legno in vari impieghi industriali

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Bravo Pasquale, sdegno e tenacia, scienza e ribellione, rapido impulso e meditato consiglio....

Anonimo ha detto...

Si gruoss'