venerdì, settembre 27, 2013

Ad Amalfi la Celebrazione Nazionale della 34° Giornata Mondiale del Turismo 2013




"Turismo e acqua: proteggere il nostro comune futuro"

L’Organizzazione Mondiale del Turismo ha scelto per la 34° Giornata Mondiale un tema d’indubbia attualità per il futuro dello stesso turismo: il problema delle risorse idriche, dell’acqua, del suo uso e del suo abuso.
Le ingiustizie nel consumo dell’acqua nelle località turistiche, soprattutto del 3° mondo, è caratterizzato
-      da una spoliazione delle comunità locali dell’acceso e uso dell’acqua;
-      dalla compromissione di vantaggi (lavoro, sviluppo, crescita) che il turismo offre per la mancata tutela e protezione dei diritti sull’acqua da garantire alle popolazioni residenti;
-      dallo spreco e da un consumo sproporzionato alle necessità dell’acqua nelle strutture turistiche a discapito di un sufficiente accesso ad essa di chi ne ha più diritto (appunto le popolazioni).
L’acqua è la chiave della vita: è una risorsa cruciale per l’umanità e il resto del mondo vivente. Tutti hanno bisogno di acqua, non soltanto per bere. I nostri fiumi e laghi, nonché le nostre acque costiere e sotterranee costituiscono risorse preziose da proteggere” recita così la direttiva sulle “acque” della Commissione Europea.
Da essa si evince come sia necessaria una nuova “cultura dell’acqua”, soprattutto in campo turistico, dove “codici di comportamento” adeguati e “stili di vita” responsabili siano la risposta giusta ad un bisogno urgente di “sostenibilità”.


Oggi, 27 settembre 2013, si celebra la 34° Giornata Mondiale del Turismo, secondo il tema che l’Organizzazione Mondiale del Turismo ha proposto per quest’anno: “Turismo e acqua: proteggere il nostro comune futuro”, in linea con l’“Anno internazionale della Cooperazione idrica”, che nel contesto del Decennio Internazionale per l’Azione “L’acqua, fonte di vita” (2005-2015), è stato proclamato dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite allo scopo di evidenziare che “l’acqua è fondamentale per lo sviluppo sostenibile, in particolare per l’integrità ambientale e l’eliminazione della povertà e della fame, è indispensabile per la salute e il benessere dell’uomo, ed è fondamentale per raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio”.
Per il settore turistico, l’acqua è di cruciale importanza, un bene e una risorsa: milioni i turisti cercano di goderne ogni anno, scegliendo come destinazione ecosistemi di cui l’acqua è il tratto caratteristico (zone umide, spiagge, fiumi, laghi, cascate, isole, ghiacciai, …) o cercando di coglierne i numerosi vantaggi (particolarmente in centri balneari o termali). Ma il turismo diverrà un vero vantaggio solo e soltanto nella misura in cui riuscirà a gestire le risorse secondo criteri di “green economy, un’economia il cui impatto ambientale si mantenga entro limiti accettabili. Siamo chiamati, quindi, apromuovere un turismo ecologico, rispettoso e sostenibile, che può certamente favorire la creazione di posti di lavoro, sostenere l’economia locale e ridurre la povertà.
L’acqua, chiave dello sviluppo sostenibile, è un elemento essenziale per la vita. Senza acqua non c’è vita. Tuttavia, anno dopo anno aumenta la pressione su questa risorsa. Una persona su tre vive in un Paese con scarsità di acqua da moderata ad alta, ed è possibile che per il 2030 la carenza colpisca quasi la metà della popolazione mondiale, giacché la domanda potrebbe superare del 40% l’offerta.  Secondo dati delle Nazioni Unite, circa un miliardo di persone non ha accesso all’acqua potabile e le sfide legate a questo problema potrebbero aumentare in modo significativo nei prossimi anni, soprattutto a causa della sua erronea distribuzione, dell’inquinamento e degli sprechi, cui si aggiungono le conseguenze del cambiamento climatico.  E’ importante quindi ribadire che tutti coloro che sono coinvolti nel fenomeno del turismo hanno una forte responsabilità nei confronti della gestione dell’acqua, in modo che questo settore sia effettivamente fonte di ricchezza a livello sociale, ecologico, culturale ed economico: mentre si deve lavorare per riparare i danni causati,  è necessario favorire il suo uso razionale, promuovendo politiche adeguate e fornendo dotazioni efficienti, che aiutino a proteggere il nostro futuro comune. Gli operatori e gli attori del settore debbono quindi dotarsi delle competenze necessarie per perseguire un approccio sostenibile alla valorizzazione delle risorse ambientali. 




Ad Amalfi presenti il CTA (centro turistico ACLI) e la FAP (Federazione Anziani e Pensionati) ACLI. Incontri con S.E. Mons. Orazio Soricelli, Arcivescovo di Amalfi e don Mario Lusek responsabile nazionale della Pastorale del Turismo della CEI Conferenza Episcopale Italiana.




Nessun commento: