Il tecnico della Fiorentina, vincitore della terza edizione del Premio Bearzot, succede a Cesare Prandelli e Walter Mazzarri vincitori delle prime due edizioni del riconoscimento. Sul futuro non si sbilancia: "Jovetic potrebbe partire. Quagliarella è interessante, ma ce ne sono altri". Boniperti: "Spero di vederlo un giorno allenare la Nazionale"
Roma, 23 maggio 2013 - “E’ un motivo di orgoglio ricevere il premio Bearzot. Un personaggio che conosco poco perché ero molto giovane ma che ha rappresentato quei valori dello sport che oggi farebbero ancora comodo”. Parole del tecnico della Fiorentina, Vincenzo Montella, vincitore della terza edizione del Premio Bearzot. L’allenatore succede a Cesare Prandelli e Walter Mazzarrivincitori delle prime due edizioni del riconoscimento organizzato dall’Unione Sportiva Acli.
“Sono molto orgoglioso di questo premio perché all’origine non pensavo di poter ambire a così tanto”, aggiunge Montella. “Dico con sincerità che non mi sento ancora un allenatore - spiega - mi sento ancora in evoluzione ed il fatto di aver ricevuto questo premio mi riempie ancora di più di orgoglio”. “Forse ho fatto più panchine da giocatore che da allenatore”, conclude scherzando.
JIOVETIC POTREBBE PARTIRE - “Jovetic? Si sa che è un giocatore di grande talento che potrebbe avere ambizioni diverse quindi come ha detto il presidente Della Valle e come hanno detto i direttori c’è anche la possibilità che possa andare via qualora venisse pagato adeguatamente. Lo so e sono consapevole di questo”. Così il tecnico della Fiorentina sul futuro della stella della formazione toscana, Stevan Jovetic.
Riguardo agli eventuali sostituti del montenegrino Montella non si sbilancia: “Quagliarella? E’ un giocatore importante ma ce ne sono anche altri. Valutiamo, ci potrebbero essere tante soluzioni”. L’allenatore viola parla anche di David Pizarro definendo “un fulmine a ciel sereno” le parole del procuratore del giocatore cileno secondo il quale il centrocampista vuole cercare nuovi stimoli altrove. “Staremo a vedere - spiega - non mi sono fatto un’idea con precisione. Possono essere tante le situazioni. Ora il mio pensiero è quelli di andare in vacanza e non avere turbamenti”. Montella precisa però che: “Noi tutti gli abbiamo dato qualcosa e lui in campo lo ha ricambiato poi - conclude - vediamo se le strade saranno ancora insieme o no. Dipende molto anche da lui”.
“L’anno prossimo sarà durissima centrare il terzo posto. Spero che lo sorti di quest’anno ci diano ancora più rabbia ed ambizione per raggiungere qualcosa che in questo momento è fuori misura”, prosegue Montella. L’allenatore torna poi sull’ultima giornata di campionato, dove i toscani erano virtualmente in Champions League fino a dieci minuti dal termine: “Sono situazioni di campo, spiace perché accaduto alla fine ma se avessimo fatto più punti prima probabilmente...”, conclude.
VORREI GIOCARE LA FINALE DERBY DI ROMA - “Il derby di Roma è una partita nella partita. Immagino la tensione che ci possa essere e lo spettacolo che ci sarà. E’ una partita che mi avrebbe fatto piacere giocare”. Così Vincenzo Montella, ex bomber della Roma parla della finale di Coppa Italia fra i giallorossi e la Lazio in programma domenica 26 maggio. “Chi sta meglio? Non lo so - aggiunge -sicuramente la Lazio nell’arco del campionato ha avuto momenti migliori. Per la gran parte della stagione è stata una delle squadre più forti e compatte ma i derby sono sempre aperti”. Montella spiega che non sarà in tribuna all’Olimpico per assistere alla gara: “sono in vacanza”, dice sorridendo. Infine una battuta sull’avvicinamento alla stracittadina romana: “Ognuno ha le sue sensazioni ed i suoi bisogni - ammette - io ci arrivavo soprattutto con la voglia di segnare”.
BONIPERTI: SPERO MONTELLA CT NAZIONALE UN GIORNO - “Spero che un giorno Montella possa prendere il timone della nazionale perché se lo merita. Gli faccio tanti auguri”. Parole dell’ex icona della Juventus e dell’Italia, Giampiero Boniperti, nel corso della cerimonia di consegna del 3° Premio Bearzot al tecnico della Fiorentina. “E’ un ragazzo perbene e preparato che si merita tanto - aggiunge - una figura, leale, corretta ed attaccata ai veri valori dello sport”.
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