A partire dall'esperienza associativa vissuta nelle ACLI e da quella amministrativa a Napoli e Castellammare di Stabia utilizzo questo spazio per affrontare i temi del dialogo tra le generazioni, del lavoro, della formazione, del welfare, della partecipazione e della loro necessaria innovazione.
lunedì, febbraio 25, 2013
La carica delle tasse nei comuni in crisi
Imu e addizionale Irpef ai massimi, tariffe dei servizi alle stelle, almeno fino al 2022. È la prospettiva certa per gli oltre due milioni di italiani che vivono nei Comuni alle prese con il tentativo di salvarsi in extremis dal dissesto, aggrappandosi al meccanismo anti-default messo a disposizione dal decreto enti locali di novembre (il Dl 174/2012). Per il bilancio dello Stato, il primo effetto sicuro è l'esborso di 550 milioni, che sono destinati alle iniezioni di liquidità quest'anno agli enti più in difficoltà e che dovranno essere recuperati attraverso i risparmi ottenuti dalle amministrazioni impegnate nei piani di riequilibrio. Per il risanamento effettivo di questi Comuni, però, la sorte è decisamente più incerta, perché sugli squilibri che hanno reso cortissimo il fiato dei loro bilanci pesano difficoltà che in molti casi appaiono solo sfiorate dai piani di rientro
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