giovedì, aprile 05, 2012

Il 4 aprile 1968, a Memphis moriva Martin Luther King,


Il 4 aprile 1968, a Memphis moriva Martin Luther King, premio Nobel per la pace e leader del movimento per i diritti civili. Quei colpi di fucile posero fine alla sua vita, ma non poterono fermare la dirompente forza del suo sogno. La sua voce continua a scuotere le nostre coscienze. “Io ho un sogno…che un giorno ogni valle sarà appianata, i luoghi scabri saranno fatti piani e i luoghi tortuosi raddrizzati e la gloria del Signore si mostrerà; tutti gli essere viventi, insieme, la vedranno. È questa la nostra speranza. Con questa fede saremo in grado di strappare alla montagna della disperazione una pietra di speranza. Con questa fede saremo in grado di trasformare le stridenti discordie della nostra nazione in una bellissima sinfonia di fratellanza. Con questa fede saremo in grado di lavorare insieme, di pregare insieme, di lottare insieme, di andare insieme in carcere, di difendere insieme la libertà, sapendo che un giorno saremo liberi”.
Poco prima di morire, aveva chiesto al direttore del coro della chiesa che lo avrebbe ospitato in serata, di cantare il suo inno preferito “Take my hand, precious Lord”. Eccolo, intonato da Aretha Franklin lo scorso ottobre, in occasione della dedicazione del “Martin Luther King Memorial” a Washington, fortemente voluto dal presidente Barack Obama.

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