(ASCA) - Roma, 18 apr - L'Italia ha inaugurato l'anno europeo per l'invecchiamento attivo e la solidarieta' tra generazioni per favorire il contributo degli anziani nella societa'. Alla presenza del ministro per la Cooperazione internazionale e l'integrazione, Andrea Riccardi, oggi a Roma e' stata lanciata la campagna sociale proclamata dall'Unione Europea, durante il convegno 'Sfide demografiche e solidarieta' tra le generazioni' del Dipartimento per le politiche della famiglia, per ''non percepire piu' la terza eta' come un peso sociale e a mettere in luce le risorse e le opportunita', invece che i limiti e gli ostacoli''.
L'invecchiamento attivo, spiegano gli organizzatori, ''significa invecchiare in buona salute, partecipare alla vita della collettivita' e sentirsi realizzati nel lavoro'' con l'obiettivo di ''trarre il massimo vantaggio dall'enorme potenziale di cui continuiamo a disporre anche se siamo avanti con gli anni''.
In base alle statistiche Eurostat, l'eta' media dell'Unione europea e' attualmente di 39,8 anni. Entro il 2060 la media salira' a 47,2 e si registrera' nella popolazione over 65 dell'Ue un aumento del 30% circa, contro il 16% del 2010. Nei prossimi anni, la popolazione europea in eta' lavorativa diminuira', mentre quella formata dagli over 65 continuera' a crescere a un ritmo di circa 2 milioni di persone all'anno. Entro il 2060 il rapporto fra le persone in eta' lavorativa e quelle sopra i 65 anni potrebbe diventare di 2 a 1.
Per questo l'anno europeo 2012 promuove l'invecchiamento attivo in 3 settori: occupazione, partecipazione alla vita sociale e autonomia. Tre dimensioni che mirano ad incoraggiare i lavoratori anziani a rimanere nel mondo del lavoro, migliorare le opportunita' e le condizioni in modo da consentire agli anziani di contribuire alla societa' facendo opera di volontariato o occupandosi della famiglia e di svolgere un ruolo attivo nella societa' evitando cosi' l'isolamento sociale e molti dei problemi e rischi che l'accompagnano e infine sviluppare l'autonomia in termini di assistenza a lungo termine.
Analogamente ad altri paesi europei, l'Italia e' soggetta al problema di un significativo invecchiamento della popolazione. Secondo dati recenti pubblicati dall' European Statistical Office (Ufficio Europeo Statistiche), nel 2010 oltre il 32,5% della popolazione italiana aveva cinquant'anni e oltre, rispetto al 26,5% del 1990. Una recente indagine di Eurobarometro sull'invecchiamento attivo, condotta a gennaio 2012, ha scoperto che il 64% della popolazione italiana considera il proprio paese ''a misura di anziani''.
Presente all'incontro il segretario nazionale della FAP ACLI Pasquale Orlando.
Anziani: Riccardi, parte fondamentale societa'. C'e' grande attenzione
(ASCA) - Roma, 18 apr - ''Gli anziani sono parte fondamentale della societa''' che ''non deve essere sprecata''. Lo ha dichiarato il ministro della Cooperazione e integrazione, Andrea Riccardi durante la presentazione a Roma dell'anno europeo dell'invecchiamento attivo sottolineando che ''nella nostra cultura non e' entrata l'idea che si vivra' a lungo'' e ''non si e' recepita questa rivoluzione incredibile che c'e' stata con l'allungamento della vita media''.
Il governo, ha aggiunto Riccardi, ''sta pensando ai giovani, alla famiglia e gli anziani'' e ''quando parliamo di famiglia, parliamo anche degli anziani. Dal governo c'e' grande interesse e attenzione all'anno europeo dell'invecchiamento attivo. Dobbiamo avere un obiettivo ambizioso: aiutare la societa' a crescere cogliendo il dono degli anziani''.
Il ministro ha inoltre ribadito che ''le risorse sono importanti ma anche le reti perche' spesso gli anziani sono soli, non hanno vicinato e spesso la risorsa umana e' quella fondamentale'', infatti ''la grande malattia degli anziani, oltre la salute, e' la solitudine''.
''C'e' un deficit culturale da colmare - ha proseguito Riccardi - Serve una crescita culturale da operare in Italia, bisogna dare un significato a questi 20-30 anni di vita che abbiamo conquistato''.
Per Riccardi e' necessario ''comprendere che stiamo scrivendo una storia nuova'' perche' ''la presenza degli anziani non sia aliena ma un valore per tutti anche per i giovani''.
Infine il ministro della Cooperazione ha voluto ricordare la 'risorsa' dei nonni che rappresentano una ''grande istituzione nazionale''.
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