Filiberto Parente riconfermato Presidente delle ACLI SANNITE. Vice presidenti del sodalizio per il prossimo quadriennio saranno Gianni De Masi (Vicario), Iryna Ramanenka e Ennio Chicchiello. Giovedì 22 marzo presso il Centro Servizi del Volontariato si è insediato -dopo il XXII Congresso Provinciale svoltosi all'inizio del mese - il Consiglio Provinciale delle Acli durante il quale si è discusso su diversi argomenti ,primo fra tutti l'elezione del Presidente e dei membri di presidenza.
Dopo la preghiera iniziale affidata a Padre Vittorio Balzarano, Antonio Meola- Presidente del CESVOB- ha preso la parola per i saluti iniziali . L'assemblea ha quindi affrontato i vari punti all'ordine del giorno procedendo innanzitutto alla rielezione -all'unanimità- di Filiberto Parente alla carica di Presidente delle Acli di Benevento.Vice presidenti del sodalizio per il prossimo quadriennio saranno Gianni De Masi (Vicario), Iryna Ramanenka e Ennio Chicchiello. Nel nuovo Consiglio di Presidenza entrano Nicola Pennucci, Antonio Meola. Pina Pedà, Rita Piantedosi, Padre Vittorio Balzarano, Francesca M.Intorcia, Domenico Zampelli, Ugo Esposito, Rosa Di Notte e Adriano Pastore. Revisori dei conti sono stati nominati Antonella Bibò ,Michele Fusco, Achille Antonaci. Mentre Alberto Abbuonandi e Stefania Angelone consulenti esterni.
Componenti del Consiglio Provinciale eletti lo scorso 3 marzo sono: 1) Filiberto Parente; 2) Vittorio padre Balzarano; 3) Luigi Cadone; 4) Giovanni De Masi; 5) Patrizia Di Giovannantonio; 6) Francesca Maria Intorcia; 7) Ugo Esposito; 8) Ennio Cicchiello; 9) Antonio Meola; 10) Nicola Pennucci; 11) Giuseppina Pedà; 12) Rita Piantedosi; 13) Rosa Di Notte; 14) Adriano Pastore; 15) Sergio Tanga; 16) Carmine Tirino; 17) Domenico Zampelli; 18) Nicola Panella; 19) Iryna Ramanenka. Per le associazioni specifiche Ivan Domenico Maio (US Acli), Pasquale Napolitano (UNASP), Ubaldo Cuccillato (IPSIA) e Giuseppe Castaldi (Acli Anni Verdi).
Il neo eletto Presidente Parente ha dichiarato : "Noi cattolici abbiamo pensato tante volte che potevamo utilizzare gli strumenti del potere per affermare i nostri valori, le nostre prospettive. Oggi dobbiamo essere capaci di rendere visibile invece un altro potere, quello che risiede nel significato di quello che facciamo e di quello che siamo. Il nostro fare politica è nel nostro essere vite che parlano. C'è bisogno di un noi, continua il presidente Parente, di un camminare appoggiati gli uni agli altri, un noi che si offre, che si dà, per cambiare e nel cambiare cambia se stesso. Noi dobbiamo sicuramente in questa nuova stagione tendere ad un cristianesimo nudo, essenziale, libero dal sacro ma sacramentale, proprio come segno del vivere, della libertà come liberazione dal male, come segno del diventare adulti, della comunione, dell'amore, del perdono, della cura delle nostre e delle altrui infermità, che siano esse economiche, sociali e morali".
Nessun commento:
Posta un commento