A partire dall'esperienza associativa vissuta nelle ACLI e da quella amministrativa a Napoli e Castellammare di Stabia utilizzo questo spazio per affrontare i temi del dialogo tra le generazioni, del lavoro, della formazione, del welfare, della partecipazione e della loro necessaria innovazione.
lunedì, marzo 05, 2012
Congresso Acli Ragusa: “C’è una forte rigenerazione delle classi dirigenti delle Acli meridionali, che affrontano la crisi con un piglio nuovo, innovatore.
“Dobbiamo creare una rete e collaborare con gli attori pubblici e privati del territorio. Dobbiamo riorientare l’economia al bene relazionale e chiamare tutti ad un’assunzione di responsabilità collettiva. Poiché è stata messa in crisi la democrazia partecipativa. Lo sviluppo autentico, invece, è quello capace di promuovere la persona”. Messaggi forti e decisi quelli arrivati ieri a conclusione dei lavori del 23esimo congresso provinciale delle Acli di Ragusa nel corso dei quali sono stati eletti i componenti del Consiglio provinciale e i delegati ai congressi regionale e nazionale. Il congresso, aperto dal presidente provinciale uscente, Rosario Cavallo, ha visto il segretario organizzativo, Simona Licitra, intervenire con una relazione attenta che ha affondato le radici nel momento storico molto delicato che stiamo vivendo. “Per risollevarci da questa crisi – ha spiegato – occorre partire da ciò che l’ha generata ovvero occorre prima di ogni cosa recuperare la dimensione etica della nostra società a cominciare da una maggiore attenzione al suo nucleo costitutivo: la famiglia e le relazioni che al suo interno si snodano. Occorre diffondere una vera e propria pedagogia dello stare insieme a partire dallo stare insieme in famiglia con le famiglie, nel lavoro e nella comunità con ruoli attivi e partecipati”. A presiedere i lavori congressuali Pasquale Orlando, segretario nazionale Fap Acli. “C’è una forte rigenerazione – ha detto – delle classi dirigenti delle Acli meridionali, che affrontano la crisi con un piglio nuovo, innovatore. Innovare quindi la propria capacità di essere sul territorio soggetti autentici, individuare i bisogni, costruire risposte anche operative, rafforzando il tema della sussidiarietà, costruendo nuove strutture, nuovi servizi, guardando alle sfaccettature della crisi, a partire dai temi del lavoro. Su questo dobbiamo puntare. E’ il nostro contributo alla crescita del Paese”. Anche il presidente regionale delle Acli Sicilia, Santino Scirè, ha puntato molto sul concetto della rigenerazione della società civile. “Le Acli, con le loro opere, con la loro azione quotidiana, attraverso i propri circoli, i propri operatori – ha chiarito – vogliono essere ripetitori di generazione. Laddove il welfare comincia a scricchiolare, abbiamo voluto sostituirci con dei programmi, con delle azioni concrete, mettendo in campo interventi sperimentali che guardano alla persona, ponendo quest’ultima al centro della nostra realtà locale”. Al tavolo dei relatori anche il consigliere provinciale Acli Chiara Cascone. Tra gli interventi dei rappresentanti istituzionali presenti quello del presidente della Provincia, Franco Antoci, che ha sostenuto come “la voglia di innovazione non possa prescindere dall’identità di un territorio”, facendo riferimento al provvedimento di soppressione delle Province adottato a livello nazionale dal Governo Monti. Il vescovo della diocesi di Ragusa, mons. Paolo Urso, ha invece ribadito l’aspetto legato all’importanza di inserire la famiglia nel ragionamento complessivo della politica. “Inoltre – ha aggiunto – è fondamentale tenere presente la necessità di formare gente che pensa liberamente, capace di incidere con consapevolezza nel tessuto sociale in cui abbiamo la gioia di vivere”. I cinquanta delegati hanno poi provveduto ad eleggere i dieci componenti del Consiglio provinciale. Si tratta di Giuseppe Benvisto, Giovanni Biundo, Attilio Calabrese, Carmen Cascone, Rosario Cavallo, Barbara Filoramo, Roberto Giusto, Simona Licitra, Dario Stracquadaini, Vincenzo Vitale. Questi ultimi, assieme ai cinque delegati dei presidenti dei circoli territoriali (Antonella Occhipinti, Alberto Scarso, Bartolo Donzella, Mariangela D’Agosta, Giuseppe Miracula) e a Dora Muccio (presidente coordinamento Donne), Salvatore Melita (presidente Fap Acli), Emanuela Carbonaro (presidente Gioventù aclista) e Fabiola Tidona (delegata Unasp) si occuperanno, durante la prima convocazione del Consiglio provinciale, di eleggere gli organismi di vertice, a cominciare dal nuovo presidente. Il congresso ha eletto, inoltre, i delegati al congresso regionale (Carmen Cascone, Rosario Cavallo, Simona Licitra, Angelo Galanti, Giuseppe Fiorellini) e nazionale (Rosario Cavallo, Simona Licitra, Dora Muccio).
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