martedì, febbraio 14, 2012

«Eternit, non ci sono morti di serie A e B»


DOPO LA STORICA SENTENZA SUI DECESSI PER AMIANTO


Blogger indignati per la prescrizione abbattutasi
sui lavoratori ex Italsider di Bagnoli

NAPOLI - «Non possono esistere morti di serie A e di serie B, morti di Casale e di Bagnoli». Il giorno dopo la storica sentenza del processo Eternit cominciano a fioccare su internet le reazioni di chi, di quel verdetto, non è soddisfatto: il Tribunale ha dichiarato che il «disastro ambientale» (ma non la «rimozione di cautele») provocato dagli stabilimenti di Napoli-Bagnoli e Rubiera (Reggio Emilia) è prescritto. «Se vi è una condanna - si legge su un forum dedicato al processo Eternit - non può essere per alcuni, deve essere per tutti. I miei genitori sono entrambi malati, sono stati lavoratori di Bagnoli e hanno lavorato dal 1960 al 1984. I loro amici del lavoro con i quali condividevano 3 turni si contano sulle dita di una solo mano. Attendo risposte dagli avvocati a cui ci siamo affidati».

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