La situazione politica in città è in continuo divenire. A pochi mesi dalle elezioni amministrative in cui sarà scelto il nuovo sindaco di San Giorgio a Cremano, dal quadro frammentario che include sia destra che sinistra, emerge anche qualche novità. E’ da qualche giorno che circola il nome di Antonio Di Maria, docente nonché importante figura dell’Acli locale. Nell’attesa che in questi giorni l’attuale sindacoDomenico Giorgiano sciolga la riserva sulla sua ricandidatura, c’è chi pensa a individuare una persona e, di conseguenza sposare uno specifico progetto politico, proveniente dal basso, cioè dal mondo dell’associazionismo o dalla società civile. Di Maria, da sempre stimato negli ambienti politici anche nelle più alte sfere, visti anche i suoi buoni rapporti con l’ex governatore Antonio Bassolino, già assessore nell’era della giunta Riccardi, energy manager sotto l’amministrazione Giorgiano, è da molti considerato un <> ma capace di aggregare più forze politiche attorno a sé. Sarà per questo che alcuni partiti politici, tra cui Italia dei Valori e Federazione delle Sinistre, lo starebbero corteggiando per convincerlo a scendere in campo e correre per la fascia di primo cittadino. “E’ innegabile che la situazione sangiorgese, come è stata definita da alcuni, è difficile ma non persa. E’ anche innegabile che un percorso confuso come quello che ha attraversato la città in questi ultimi anni non ha dato risultati – dice Antonio Di Maria – credo però che ci siano nel nostro territorio risorse e potenzialità per poter riportare non solo San Giorgio ma l’intero territorio locale allo splendore di un tempo. E’ per questo che mi ritengo onorato dell’invito a me rivolto da ampi settori della società civile ad un ruolo attivo in vista delle prossime elezioni amministrative. Ma è giusto ribadire che la mia disponibilità è e sarà sempre frutto di una profonda fede nel metodo democratico e mi oppongo con tutta la mia forza a sterili logiche di cooptazione figlie di un passato fin troppo vicino. Non avendo ancora avuto l’opportunità di incontrare personalmente il sindaco Luigi De Magistris – aggiunge Di Maria – colgo l’occasione per rinnovargli la mia stima per quello che sta facendo per la città di Napoli. Questo è il momento. Il futuro è adesso”. Sì perché pare sempre più certo che il sindaco di Napoli voglia presentare liste civiche in diversi comuni dell’hinterland partenopeo e tra questi vi sarebbe anche San Giorgio a Cremano. Intanto, lo scenario politico cittadino appare abbastanza confuso. Giorgiano, pare ormai evidente, sta meditando di lasciare. I partiti della coalizione di centrosinistra lo vogliono ancora in campo in virtù di risultati raggiunti ritenuti ampiamente soddisfacenti ma il primo cittadino temporeggia. La situazione potrebbe degenerare nel caso in cui Giorgiano decidesse realmente di chiudere la sua esperienza amministrativa poiché il partito di cui fa parte, il Pd, cadrebbe nel caos. Avanzerebbe l’ipotesi primarie, si sfiderebbero due “pesi massimi”, quali l’attuale vicesindaco Giorgio Zinno e il presidente del consiglio comunale Ciro Sarno e chissà se esse possano portare a ulteriori spaccature interne. A sinistra rimangono le candidature ufficiali di Danilo Roberto Cascone per il Movimento Cinque Stelle e Aldo Vella, ex sindaco di San Giorgio negli anni ’90, con la lista civica “Ricomincio da Vella”. Nel centrodestra, invece, Aquilino Di Marco è il candidato di parte del Pdl, Udc, Nuovo Psi e Partito Repubblicano. Ma c’è sempre il rebus Cesario: al momento il deputato, ex sottosegretario all’Economia, non ha ancora trovato un nome da poter calare nell’agone politico.
Claudio Di Paola
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