giovedì, novembre 17, 2011

LA CRISI E GLI ANZIANI interventi immediati e di medio-lungo periodo

Documento di AGE PLATFORM ITALIA


interventi per una anzianità attiva, nel lavoro e nella società

Alla luce di quanto sta accadendo sulla scena della crisi economica mondiale e delle conseguenze che ne derivano in Italia ed in Europa e con riferimento specifico alla condizione dei pensionati e della popolazione anziana proponiamo quanto segue:

La situazione impone interventi adeguati per la tutela del potere d’acquisto dei salari e delle pensioni e per un adeguato sostegno alle imprese al fine di salvaguardare la qualità della vita e dei consumi e la tenuta del sistema produttivo e della distribuzione e della occupazione attraverso:
- la riduzione della pressione fiscale sui redditi fissi, a cominciare dalla detassazione delle tredicesime, delle pensioni in modo differenziato per il recupero della inflazione reale ed il recupero del fiscal drag;
- interventi a tutela del sistema delle pensioni integrative rispetto alle eccessive oscillazioni del mercato finanziario, al fine di incoraggiarne il consolidamento;
- aumento permanente dell’ammontare degli assegni assistenziali (pensioni sociali, indennità varie);
- assegnazione della “Social Card”(carta acquisti) come modalità tali da non ledere la dignità delle persone che ne beneficeranno;
- aiuti per l’affitto, blocco degli sfratti, nuovo piano casa soprattutto nella direzione dell’adeguamento, recupero e messa in sicurezza del patrimonio esistente, ecc.;
Razionalizzazione della spesa pubblica per realizzare risparmi e maggiore efficienza/efficacia
- nella sanità: prevenzione, lotta agli sprechi, territorializzazione dei servizi, sostegno alle eccellenze, separazione tra spesa sanitaria e spesa per la salute (in palese conflitto di interesse), spostando risorse sempre maggiori verso educazione e prevenzione;
- nella pubblica amministrazione: riorganizzazione e semplificazione, informatizzazione, riduzione di enti intermedi, riduzione drastica delle spese per la “politica” (riduzione delle province, accorpamento enti analoghi, taglio di privilegi e del numero dei parlamentari, ecc.
- nei servizi: ammodernamento, riorganizzazione, sburocratizzazione
- nei servizi sociali, con particolare riguardo alla non autosufficienza, assistenza domiciliare, autogestione sociale e culturale, valorizzazione del volontariato e del terzo settore.
Interventi normativi e agevolativi per sostenere la permanenza a lavoro degli over 45
- Accesso alla formazione continua senza discriminazioni per età,
- Sostegno alle imprese (defiscalizzazioni) con lavoratori over 45;
- Cancellazione delle norme discriminatorie e sanzioni per comportamenti discriminatori e persecutori;
- Promozione della imprenditorialità degli over 45, promuovendo anche l’autoimprenditorialità
Interventi normativi e agevolativi per sostenere iniziative associative nel campo della
- educazione permanente anche per pensionati,
- del volontariato delle persone anziane,
- del servizio civile degli anziani,
- della partecipazione alla vita culturale al fine di allargare l’accesso ad una più alta qualità della vita e la valorizzazione della “risorsa anziani”.
Orientare i mutamenti demografici e l’invecchiamento della popolazione verso una nuova struttura delle famiglie e della organizzazione sociale della riproduzione, incentivando le giovani coppie alla procreazione
- con sostegno al reddito, agevolazioni fiscali permanenti e significative,
- servizi all’infanzia,
- facilitazioni nella organizzazione del lavoro per coppie con figli fino alla maggiore età,
- valorizzazione dell’apporto dei nonni e del gruppo parentale.
Favorire la buona immigrazione sia per fare fronte alla domande del marcato del lavoro, sia per compensare gli sbilanciamenti demografici, sia per arricchire la società di nuovi apporti culturali: accelerare le regolarizzazioni e le ricongiunzioni familiari, accrescere le opportunità di inserimento culturale (lingua, scuola, associazionismo, ecc.)
Il mercato del lavoro e l’invecchiamento
- l’eliminazione delle discriminazioni per età dovrà essere interpretata come riposizionamento nella organizzazione del lavoro compatibile con l’età
- la mobilità garantita da lavoro a lavoro
- incentivi alle imprese che impiegano over 45
- nei percorsi di aggiornamento professionale o di riconversione vanno garantiti accessi equamente proporzionali anche agli over 45
9. Sistemi di partecipazione alla vita attiva e lavorativa e l’invecchiamento:
- Il lavoro degli over 60, pensionati e non, costituisce un valore economico, sociale e culturale: l’innalzamento dell’età pensionabile va previsto con le dovute flessibilità. Il pensionamento di anzianità deve essere impostato come una opzione, agevolando la scelta del prolungamento ai fini del calcolo pensionistico.
Per questo occorrono politiche attive di facilitazione, incentivazione e sostegno sia per il lavoro dipendente che per il lavoro autonomo; cumulabilità dei redditi da lavoro (dipendente e autonomo) e da pensione.
- L’impegno sociale attivo nella famiglia e nelle reti di prossimità costituisce un “naturale” modo di ulteriore valorizzazione dei pensionati e delle persone anziane, specie nella cura dei nipoti, nella reciproca assistenza, nella convivenze coniugali o di coppia. Ma anche in queste circostanze occorrono supporti, normative agevolative come ad esempio, subentri nei contratti di locazione, nella reversibilità delle pensioni, nei trattamenti fiscali delle eredità e dei lasciti. ecc..
- Nell’ambito dell’associazionismo autogestito di carattere sociale, culturale, civile, e del volontariato solidale, si dispiega un numero crescente di persone pensionate ed anziane. Ciononostante, quantunque negli ultimi ventenni si è intervenuti con leggi ed interventi di sostegno, nulla è stato prevista di specifico per le persone anziane e per i pensionati, come ad esempio una norma sul “servizio civile delle persone anziane”, oppure sul trattamento fiscale (es. una riduzione della ritenuta d’acconto) sui piccoli compensi per attività svolte con Enti Locali, con associazioni senza scopo di lucro, ecc. .
10. L’educazione permanente degli adulti e degli anziani deve assurgere a “sistema” quale strumento inteso non solo come “Life Long Learning” al fine dell’inserimento lavorativo, ma come modalità per l’apprendimento ed il riposizionamento di saperi e competenze finalizzati al mantenimento ed al miglioramento della qualità della vita.
Questo significa che va creato un sistema normativo nazionale e regionale che ne riconosce il valore e ne sostiene la fattibilità diffusa e gestita, soprattutto nelle forme della libera organizzazione associativa.

Compiti delle forse sociali, politiche ed istituzionali
Promuovere la cultura della valorizzazione delle persone anziane: trasformare la festa di nonni in “giornata nazionale degli anziani”
Istituire una “conferenza permanente” tra i diversi Ministeri competenti e con le rappresentanze sociali (sindacati, associazioni, piattaforme, forum della terza età, ecc.) per il coordinamento delle politiche, degli interventi, dei programmi, delle norme, delle leggi.
Contribuire alle determinazioni europee attraverso l’apporto di buone pratiche e la attuazione coerente, concreta e non meramente formale delle direttive.
Istituire una Commissione Parlamentare per aggiornare l’indagine sulla condizione delle persone anziane e la solidarietà tra le generazioni
Convocare la Conferenza Nazionale sull’invecchiamento attivo e la solidarietà tra le generazioni.

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