Ministri, vice ministri e sottosegretari: così il premier Mario Monti ha completato la squadra di governo.
In alto da sinistra i tre nuovi viceministri nominati nella serata del 28 novembre 2011 dal Consiglio dei Ministri: il viceministro al Tesoro, Vittorio Grilli, il viceministro allo Sviluppo, Mario Ciacca, il viceministro al lavoro, Michel Martone, a soli 37 anni.
Nella fila di mezzo cinque sottosegretari: da sinistra Antonio Malaschini, Andrea Zoppini, Carlo Malinconico, Paolo Peluffo, Steffan De Mistura.
Nella fila in basso, da sinistra a destra, altri cinque sottosegretari: Marta Dassu', Adelfio Elio Cardinale, Carlo De Stefano, Giovanni Ferrara, Roberto Cecchi (foto Ansa)
Grilli lascia il Tesoro e si riduce
lo stipendio del 70 per cento
ROBERTO GIOVANNINI
ROMACi sono persone sperimentate come Vittorio Grilli, nella squadra dei viceministri e sottosegretari dei ministeri economici. Ma sicuramente faranno discutere le nomine degli altri due viceministri: Mario Ciaccia, dirigente di Biis (una controllata di Banca Intesa) fortemente voluto da Corrado Passera, e Michel Martone, rampante e giovane giuslavorista che ritiene l’articolo 18 un «tabù che resiste alla tempesta».
Ma cominciamo dal ministero dell’Economia. Viceministro, e certamente con un ruolo molto importante sarà Vittorio Grilli, 54 anni. Un curriculum impressionante, quello del bocconiano e «milanese» che Umberto Bossi e Giulio Tremonti volevano governatore di Bankitalia, e che dal 2005 siede sulla poltrona di Direttore Generale del Tesoro, fortemente valorizzato proprio dall’ex ministro di Sondrio, anche se ha collaborato anche con Tommaso PadoaSchioppa. Da oggi però Grilli percepirà solo lo stipendio da viceministro, rinunciando al 70% dei suoi emolumenti: si metterà in aspettativa.
Con lui e il ministro ad interim Monti collaboreranno come sottosegretari due persone da tempo presenti nel dibattito di politica economica. Il primo è Vieri Ceriani, romano, 61 anni: da una vita in Banca d’Italia a occuparsi di fisco, nel 1996 è diventato il regista delle riforme varate da Vincenzo Visco. Tornato a Bankitalia, ne ha guidato il servizio rapporti fiscali, e di recente ha coordinato il comitato voluto da Tremonti per mappare l’erosione e le agevolazioni tributarie. Gianfranco Polillo, già capo del Servizio di bilancio della Camera, socialista riformista approdato al centrodestra, dal 2002 al 2004 è stato responsabile economico della Presidenza del Consiglio.
Al ministero del Lavoro arriva un viceministro di 37 anni: è Michel Martone, docente di diritto del Lavoro alla Luiss, da un po’ di tempo ospite fisso (ed efficace) dei talkshow politici tv. Martone, consulente di Renato Brunetta al ministero dell’Innovazione, propone un aggressivo riformismo per abbattere i «veto player» che difendono il «mito» dell’articolo 18 «alimentando la precarietà». Sempre al lavoro, come sottosegretario, sbarca Maria Cecilia Guerra, 54 anni, direttore del dipartimento di Economia Politica a Modena, che per la verità si è fatta luce soprattutto occupandosi di politiche fiscali, criticando le scelte di Tremonti (a partire dai condoni) dalla «voce.info».
Infine, lo Sviluppo Economico. Un duro corsivo del «Corriere della Sera» non ha scoraggiato Passera nel nominare viceministro Mario Ciaccia, amministratore delegato di Banca Infrastrutture Innovazione e Sviluppo, il braccio operativo di Intesa Sanpaolo nel finanziamento delle grandi opere. Già magistrato della Corte dei Conti e capo di gabinetto alle Poste e ai Beni Culturali, Ciaccia opera dal 2002 in Banca Intesa. Tre invece sono i sottosegretari. Claudio De Vincenti, 63 anni, è docente di Economia Pubblica alla Sapienza, e in qualità di esperto di servizi pubblici ha collaborato strettamente durante l’ultimo governo Prodi con Visco alle Finanze e Fioroni alla Salute; autore di un diffuso manuale di economia è membro di due «pensatoi» di centrosinistra come Nens (il centro di Bersani) e Astrid (quello di Franco Bassanini).
Massimo Vari, nato nel 1937, è stato vicepresidente della Corte Costituzionale, e attualmente è Presidente di Sezione della Corte dei Conti. Guido Improta, infine, è stato nominato sottosegretario con delega specifica alle Infrastrutture. Da registrare, infine, la nomina a sottosegretario all’Ambiente di Tullio Fanelli, ingegnere nucleare, componente dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas dal dicembre 2003 e consigliere di amministrazione del GRTN, il Gestore della rete di trasmissione di energia.
http://www3.lastampa.it/politica/sezioni/articolo/lstp/432238/
In alto da sinistra i tre nuovi viceministri nominati nella serata del 28 novembre 2011 dal Consiglio dei Ministri: il viceministro al Tesoro, Vittorio Grilli, il viceministro allo Sviluppo, Mario Ciacca, il viceministro al lavoro, Michel Martone, a soli 37 anni.
Nella fila di mezzo cinque sottosegretari: da sinistra Antonio Malaschini, Andrea Zoppini, Carlo Malinconico, Paolo Peluffo, Steffan De Mistura.
Nella fila in basso, da sinistra a destra, altri cinque sottosegretari: Marta Dassu', Adelfio Elio Cardinale, Carlo De Stefano, Giovanni Ferrara, Roberto Cecchi (foto Ansa)
Grilli lascia il Tesoro e si riduce
lo stipendio del 70 per cento
Ci sono persone sperimentate come Vittorio Grilli, nella squadra dei viceministri e sottosegretari dei ministeri economici. Ma sicuramente faranno discutere le nomine degli altri due viceministri: Mario Ciaccia, dirigente di Biis (una controllata di Banca Intesa) fortemente voluto da Corrado Passera, e Michel Martone, rampante e giovane giuslavorista che ritiene l’articolo 18 un «tabù che resiste alla tempesta».
Ma cominciamo dal ministero dell’Economia. Viceministro, e certamente con un ruolo molto importante sarà Vittorio Grilli, 54 anni. Un curriculum impressionante, quello del bocconiano e «milanese» che Umberto Bossi e Giulio Tremonti volevano governatore di Bankitalia, e che dal 2005 siede sulla poltrona di Direttore Generale del Tesoro, fortemente valorizzato proprio dall’ex ministro di Sondrio, anche se ha collaborato anche con Tommaso PadoaSchioppa. Da oggi però Grilli percepirà solo lo stipendio da viceministro, rinunciando al 70% dei suoi emolumenti: si metterà in aspettativa.
Con lui e il ministro ad interim Monti collaboreranno come sottosegretari due persone da tempo presenti nel dibattito di politica economica. Il primo è Vieri Ceriani, romano, 61 anni: da una vita in Banca d’Italia a occuparsi di fisco, nel 1996 è diventato il regista delle riforme varate da Vincenzo Visco. Tornato a Bankitalia, ne ha guidato il servizio rapporti fiscali, e di recente ha coordinato il comitato voluto da Tremonti per mappare l’erosione e le agevolazioni tributarie. Gianfranco Polillo, già capo del Servizio di bilancio della Camera, socialista riformista approdato al centrodestra, dal 2002 al 2004 è stato responsabile economico della Presidenza del Consiglio.
Al ministero del Lavoro arriva un viceministro di 37 anni: è Michel Martone, docente di diritto del Lavoro alla Luiss, da un po’ di tempo ospite fisso (ed efficace) dei talkshow politici tv. Martone, consulente di Renato Brunetta al ministero dell’Innovazione, propone un aggressivo riformismo per abbattere i «veto player» che difendono il «mito» dell’articolo 18 «alimentando la precarietà». Sempre al lavoro, come sottosegretario, sbarca Maria Cecilia Guerra, 54 anni, direttore del dipartimento di Economia Politica a Modena, che per la verità si è fatta luce soprattutto occupandosi di politiche fiscali, criticando le scelte di Tremonti (a partire dai condoni) dalla «voce.info».
Infine, lo Sviluppo Economico. Un duro corsivo del «Corriere della Sera» non ha scoraggiato Passera nel nominare viceministro Mario Ciaccia, amministratore delegato di Banca Infrastrutture Innovazione e Sviluppo, il braccio operativo di Intesa Sanpaolo nel finanziamento delle grandi opere. Già magistrato della Corte dei Conti e capo di gabinetto alle Poste e ai Beni Culturali, Ciaccia opera dal 2002 in Banca Intesa. Tre invece sono i sottosegretari. Claudio De Vincenti, 63 anni, è docente di Economia Pubblica alla Sapienza, e in qualità di esperto di servizi pubblici ha collaborato strettamente durante l’ultimo governo Prodi con Visco alle Finanze e Fioroni alla Salute; autore di un diffuso manuale di economia è membro di due «pensatoi» di centrosinistra come Nens (il centro di Bersani) e Astrid (quello di Franco Bassanini).
Massimo Vari, nato nel 1937, è stato vicepresidente della Corte Costituzionale, e attualmente è Presidente di Sezione della Corte dei Conti. Guido Improta, infine, è stato nominato sottosegretario con delega specifica alle Infrastrutture. Da registrare, infine, la nomina a sottosegretario all’Ambiente di Tullio Fanelli, ingegnere nucleare, componente dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas dal dicembre 2003 e consigliere di amministrazione del GRTN, il Gestore della rete di trasmissione di energia.
http://www3.lastampa.it/politica/sezioni/articolo/lstp/432238/
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