Il Consiglio regionale della Campania, il 1° luglio, ha approvato all'unanimità la proposta di legge "Attuazione del comma 4 dell'art. 118 della Costituzione sulla sussidiarietà orizzontale". Essa si pone l'obiettivo di dare attuazione all'art. 118, comma 4, della Costituzione e all'art. 3 dello Statuto regionale, disciplinando i rapporti tra l'autonoma iniziativa dei cittadini singoli e associati e delle formazioni sociali per lo svolgimento di attività d'interesse generale, secondo il principio di sussidiarietà orizzontale, finalizzate al superamento delle disuguaglianze economiche e sociali e alla promozione della cittadinanza attiva. La proposta di legge definisce i soggetti attivi (cittadini singoli o associati, famiglie, imprese, terzo settore) e le attività d'interesse generale (miglioramento dei servizi pubblici sociali, valorizzazione del lavoro e dell'iniziativa economica sociale, potenziamento dei servizi di utilità alle categorie svantaggiate), al fine di "mettere a sistema" le iniziative a carattere sociale.
Rivoluzione copernicana. "Con l'approvazione all'unanimità della legge sulla sussidiarietà orizzontale, il Consiglio regionale della Campania, primo in Italia a farlo, ha dato implicitamente un importante riconoscimento alle realtà del terzo settore e a tutti i corpi intermedi chiamati a mediare tra le istituzioni ed i cittadini. Si tratta di una svolta epocale e la nostra speranza, ora, è che la legge non resti lettera morta, ma venga applicata da tutti gli enti pubblici, in particolare da quelli più vicini ai cittadini, cioè i Comuni". A dichiararlo è Michele M. Ippolito, segretario dei Giovani delle Acli di Napoli e presidente dell'Assemblea nazionale dei Giovani delle Acli. "Negli ultimi mesi - denuncia Ippolito - abbiamo visto scorrette interpretazioni delle norme che impongono ai Comuni di stringere la cinghia. Siamo convinti che l'approvazione della legge regionale spazzerà via ogni residuo dubbio a riguardo". "Quando, nel 2001, fu approvata la riforma del titolo V della Costituzione - sottolinea - in tanti si chiesero cosa fosse questa novità della 'sussidiarietà' e ora la Regione lo chiarisce: i privati devono essere messi in grado di effettuare tutte le attività d'interesse e rilevanza pubblica che sono in grado di gestire meglio dello Stato". A giudizio del segretario dei Giovani delle Acli di Napoli, "si tratta di una vera e propria rivoluzione copernicana: al centro della società non c'è più il governo pubblico, che tutto dispone, vede e controlla, ma ci sono i cittadini. Se un'associazione di genitori di ragazzi diversamente abili è in grado, come quasi sempre lo è, di svolgere un'attività di sostegno psicologico e mutuo aiuto ad altre persone che vivono la stessa difficile situazione, allora è giusto che possa farlo direttamente, ricevendo un adeguato contributo dagli enti pubblici". Insomma, dichiara Ippolito, "è un capovolgimento di prospettiva che farà bene alla nostra regione e alla gente, responsabilizzando ancor di più il terzo settore e garantendo servizi realmente adeguati alle esigenze della popolazione".
Iniziativa positiva. Per Carlo Lettieri, responsabile dell'Osservatorio permanente delle povertà e delle risorse della Caritas diocesana di Pozzuoli - Centro studi per il volontariato, "ogni iniziativa predisposta a livello legislativo per favorire gli interventi a favore del disagio sociale e per la promozione della cittadinanza attiva è da sostenere e incoraggiare", soprattutto "in un periodo nel quale i politici - a tutti i livelli - sembrano allontanarsi sempre più dagli obiettivi per i quali i cittadini li eleggono". Questa legge, invece, "dimostra che ci sono tanti, impegnati in politica, che si preoccupano realmente dei problemi dei cittadini". Secondo Lettieri, "è decisamente positivo offrire strumenti in grado di fortificare l'attuazione di attività d'interesse generale e di sussidiarietà orizzontale". Tra l'altro, prosegue, "appare oggi necessario dare spazio alla collaborazione attiva dei cittadini e delle formazioni sociali, proprio perché - come la legge mette in evidenza - ci troviamo sempre più di fronte a 'inerzia' da parte delle istituzioni rappresentative nella realizzazione dei servizi pubblici sociali, culturali e per il rafforzamento dei sistemi produttivi locali". Infine, "la proposta di legge offre la possibilità a cittadini, singoli o associati, a famiglie, imprese e organizzazioni del terzo settore di poter accedere a finanziamenti da parte degli enti pubblici per la realizzazione di attività di sussidiarietà orizzontale: tale situazione consente di ampliare le possibilità d'intervento anche alle associazioni iscritte al Registro regionale del volontariato e, comunque, a soggetti non previsti dalla legge n. 383/2000 (con la quale è stato istituito un Registro regionale delle associazioni di promozione sociale)".
A CURA DI GIGLIOLA ALFARO
Sir Quotidiano
Nessun commento:
Posta un commento