il lavoro al centro dell'impegno di tutti. Davvero un giubileo corale per Napoli, la Campania e il Mezzogiorno.
pubblico qualche articolo sul giubileo del lavoro affinchè la riflessione e l'impegno rimangano alti...p.o.
Il cardinale sigla un patto con i sindacati per il Giubileo del lavoro
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IL CARDINALE DI NAPOLI
Sepe: «La camorra è l'unica azienda che non chiude mai e ha fatturato in crescita»
«I napoletani, come tutti i campani, sono stanchi di aspettare opportunità occupazionali che non arrivano»
Il cardinale Crescenzio Sepe
NAPOLI - «I napoletani, come tutti i campani, sono stanchi di aspettare opportunità occupazionali che non arrivano». Lo ha detto il cardinale Crescenzio Sepe al Giubileo del Lavoro con i segretari generali dei sindacati. Il presule ha anche avvertito che i campani «si vedono offesi dall’infame comportamento di un manipolo di violenti e di malfattori, da una malavita sempre più accattivante, insidiosa e cinica». Per l’arcivescovo di Napoli purtroppo l’unica azienda che nel territorio partenopeo non chiude mai i battenti è l’azienda della malavita che «mostra con orgoglio i suoi fatturati per chiamare a raccolta le nuove leve». Sepe ha invitato politici e imprenditori, lavoratori e società civile, istituzioni e gente comune a uno sforzo corale perchè «questa azienda deve essere chiusa per sempre perchè produce solo morte e violenza».
«GIU' LE MANI DAI GIOVANI» - «Vogliamo gridare, con tutta la forza che abbiamo, che non consentiremo mai alla camorra di mettere le mani su uno dei nostri giovani o dei nostri padri di famiglia. Siamo su fronti distinti e distanti da chi ha scelto la strada della violenza e della morte». L’arcivescovo ha ribadito l’impegno della chiesa napoletana «per realizzare il bene comune, per costruire una società più sana, fondata sulla giustizia e sul lavoro. Vogliamo passare dalle buone intenzioni ai fatti».
PRESENTI ANCHE CAMUSSO, BONANNI E REA - All'inizativa erano presenti anche i leader sindacali di Cgil, Cisl, Uil. «Tutte le organizzazioni presenti oggi al Giubileo hanno tradotto la scelta del cardinale in un progetto concreto. Il lavoro non è solo l’emergenza di questa regione. Nel lavoro c’è l’identità e la dignità delle persone», dice Susanna Camusso. «Bisogna dare valore al lavoro» Non c’è consumo, se il lavoro non torna ad essere al centro». «A Napoli - ha aggiunto Raffaele Bonanni della Cisl- l’emergenza lavoro è sentita più che altrove, in virtù della sua scarsità. Qui c’è chi cerca lavoro da diverso tempo - ha aggiunto - chi lo ha perso e chi rischia di perderlo». Secondo il numero uno della Cisl, la crisi economica «ha attanagliato i posti di lavoro nel Sud Italia e soprattutto nella sua capitale che è Napoli». Il ruolo del sindacato - ha proseguito Bonanni - è quello di combattere questa battaglia e l’iniziativa di oggi è per noi un incoraggiamento a farlo, richiamando tutti alle proprie responsabilità». «Il documento firmato è un primo passo e rappresenta una rivoluzione», spiega segretario generale Uil Campania, Anna Rea. Secondo Rea, per rilanciare il lavoro, «servono progetti concreti. Non bastano - ha detto Rea - le analisi, le critiche, i mea culpa. È evidente - ha aggiunto - che ci sono stati degli errori, ma adesso abbiamo la possibilità di correggerli e cambiare strada e per farlo è necessario partire dall’indignazione di tutti i napoletani e di tutti i lavoratori». Dalla sindacalista, giunge anche un appello alla politica affinchè «dia risposte e non favori. Con oggi - ha concluso Rea - è iniziata l’era del fare».
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