mercoledì, maggio 18, 2011

Giubileo degli editori e dei librai - Questioni di fede

Presentazione del libro di S.E. il Cardinale Sepe - Questioni di fede
Mercoledì 18 maggio a Villa Pignatelli, ore 18.



Questioni di fede è il titolo del libro di Eminenza il Card. Sepe che sarà presentato il prossimo mercoledì 18 maggio a Villa Pignatelli (Riviera di Chiaia n. 200) con inizio alle ore 18,00 (invito allegato).


Desideriamo segnalarvi questa ulteriore iniziativa che a pieno titolo si inscrive in quel cammino giubilare con il quale Sua Eminenza ha, come noto, voluto lanciare un messaggio forte di rinascita che, partendo dalla comunità cristiana, vuole estendersi alla città nel suo insieme.

Il libro nasce dall’esperienza dei tanti contatti che il Cardinale ha avuto – e, tanto più, tuttora ha – con giovani e non più giovani delle più svariate condizioni sociali e livelli culturali. Ai tanti interrogativi che, in tempi segnati da grandi incertezze, da tutti questi provengono spesso “il filosofo, il teologo, lo scienziato danno risposte diverse”. L’idea è, invece, quella di tracciare un cammino di vita costantemente illuminato dalla fede.



L'intervento di Donatella Trotta (Presidente regionale U.C.I.D.)


Il senso della vita, e la sua tutela. Il mistero del male, del dolore, della morte. Gli interrogativi su Dio e Gesù di Nazareth, sulla nascita e l’evoluzione del cristianesimo e - soprattutto - sul rapporto tra fede e ragione, Fides et Ratio, al centro delle riflessioni magisteriali, nell’omonima enciclica, del Beato Giovanni Paolo II. È un orizzonte molto denso e problematico quello in cui si inscrive il dialogo tra l’Arcivescovo di Napoli, il cardinale Crescenzio Sepe, e Francesco De Simone nel libro «Questioni di fede», appena uscito per i tipi di San Paolo edizioni (pagg. 96, euro 9), che sarà presentato mercoledì 18 maggio a Napoli (Villa Pignatelli, ore 18) dallo scrittore Erri De Luca con monsignor Rino Fisichella, nell’àmbito del Giubileo dei librai e degli editori napoletani. Un orizzonte di interrogativi molto laici, non a caso posti a un autorevole esponente della Chiesa da un giurista - docente universitario e scrittore da sempre impegnato nell’attività didattica e forense, nella ricerca e nella scrittura - attento a sollecitare risposte teologico-sociali in una conversazione fitta di rinvii.

Un libro-conversazione, «Questioni di fede», pensoso e affabile: che se da un lato echeggia, nel suo titolo, le 150 risposte ai perché di chi crede e di chi non crede pubblicate, l’anno scorso, da monsignor Gianfranco Ravasi per Mondadori, dall’altro lato rilancia, appunto in forma di dotta conversazione, un antico genere filosofico-letterario platonico: mutuato in origine dall’esperienza della conversazione socratica e ripreso inizialmente, tra gli altri, da Aristotele e Plutarco. Una pratica maieutica in forma divulgativa con l’intento, spiega la presentazione, di «fornire ai fedeli un porto sicuro e offrire ai non credenti un ponte per il dialogo». Anche su temi «sensibili» della contemporaneità: come le questioni legate al testamento biologico, l’uso degli anticoncezionali nei rapporti sessuali, il dialogo possibile tra le religioni al di là del sedicente «conflitto di civiltà». La sensibilità culturale di De Simone interpella il cardinale Sepe che non si sottrae al confronto, rendendo divulgativi nodi tematici complessi alla ricerca di una verità comune a ciascuno - credente e non credente - abbia a cuore «questioni di fede», e non solo. Una fede capace di dare luce alle tenebre, e che non a caso Raimon Panikkar sintetizzava nella capacità di aprirsi all’ulteriorità, all’oltre, all’altro da sé. E all’Altro.

Nessun commento: