Napoli, 19 maggio 2011. In merito ai recenti e coraggiosi orientamenti di indirizzo al clero napoletano a negare i sacramenti ai malavitosi il Forum delle persone e delle associazioni di ispirazione cattolica nel mondo del lavoro (costituito da Cisl, Acli, Compagnia delle Opere, Confartigianato, Confcooperative e Movimento Cristiano dei Lavoratori della Campania) ha inviato una lettera al Cardinale Crescenzio Sepe ringraziandolo per «l’ulteriore incoraggiamento all' impegno civico a favore della nostra comunità martoriata che già avevamo colto con l'annuncio dell'anno Giubilare».
Il FORUM delle persone e delle associazioni di ispirazione cattolica nel mondo del lavoro si riconosce nella iniziativa pastorale del Cardinale Sepe e, allo stesso tempo, esprime preoccupazione per il sostanziale silenzio della più parte degli operatori politici ed istituzionali napoletani che, seppure impegnati nella campagna elettorale o forse proprio per questo, non hanno voluto o saputo offrire nessuna valutazione.
«Napoli e la sua gente – scrive il Forum nella missiva - hanno maggiormente bisogno sono modelli virtuosi da emulare e che Lei, con forza instancabile, indica a tutti, fedeli e non. Siamo infatti convinti che il cambiamento di Napoli possa avvenire solamente attraverso un impegno nuovo di ciascuno di noi come Lei ha fortemente insistito al momento dell'avvio del Giubileo.
La ringraziamo per la Sua testimonianza e la preghiamo di contare sul nostro impegno che vogliamo sperare all' altezza delle nostre responsabilità e della Sua azione pastorale».
Il FORUM delle persone e delle associazioni di ispirazione cattolica nel mondo del lavoro si riconosce nella iniziativa pastorale del Cardinale Sepe e, allo stesso tempo, esprime preoccupazione per il sostanziale silenzio della più parte degli operatori politici ed istituzionali napoletani che, seppure impegnati nella campagna elettorale o forse proprio per questo, non hanno voluto o saputo offrire nessuna valutazione.
«Napoli e la sua gente – scrive il Forum nella missiva - hanno maggiormente bisogno sono modelli virtuosi da emulare e che Lei, con forza instancabile, indica a tutti, fedeli e non. Siamo infatti convinti che il cambiamento di Napoli possa avvenire solamente attraverso un impegno nuovo di ciascuno di noi come Lei ha fortemente insistito al momento dell'avvio del Giubileo.
La ringraziamo per la Sua testimonianza e la preghiamo di contare sul nostro impegno che vogliamo sperare all' altezza delle nostre responsabilità e della Sua azione pastorale».
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