Il mondo delle api rappresenta uno dei primi esempi di società animale: la loro organizzazione è perfetta; ogni ape – sia essa regina, operaia o fuco – è parte integrante di un unico organismo, l’alveare. Eppure, ciascun individuo dell’alveare ha una propria funzione distinta ed esclusiva.
Ogni alveare ha la sua ape regina, unica femmina fertile con funzione riproduttiva per tutto il gruppo; c’è poi un gruppo numeroso di api operaie dedite alla costruzione e manutenzione delle celle dell’alveare, le api imbottinatrici, il cui compito è quello di procurare il cibo, ed infine i fuchi – i maschi – dalla vita breve e dedicata esclusivamente alla riproduzione. Alla base di tanta efficienza vi è un particolare sistema di comunicazione: le api, infatti, usano un linguaggio molto originale e si scambiano informazioni attraverso delle danze. Con esse le api riescono a indicare alle consorelle dove trovare il cibo, specificando la direzione, la distanza e la qualità del nettare. Con la danza dell’addome ad esempio indicano fonti di cibo lontane dall’alveare (oltre 100 metri); con quella circolare, invece, la presenza di nutrimento nelle immediate vicinanze. La scoperta della danza delle api valse il premio Nobel al medico e zoologo austriaco Karl von Frish, che per primo comprese l’esistenza di un sistema di comunicazione tra le api estremamente potente e preciso.
Oggigiorno le ” danze” e i loro aspetti funzionali sono ben noti, ma esse non rappresentano gli unici mediatori di informazioni.
La scoperta di particolari sostanze odorose, i feromoni, quale ulteriore strumento di comunicazione ha contribuito notevolmente a spiegare la complessità dei fenomeni dell’alveare. Sono state individuate almeno 36 sostanze diverse in grado di svolgere, coordinare e regolare nello spazio e nel tempo tutte le attività nel migliore dei modi, senza sprechi e senza confusione.
Di questo e di altro si parlerà, al Science Centre di Città della Scienza, domenica 3 aprile.
Per l’occasione la Fondazione Idispropone, ai suoi visitatori, incontri con esperti, laboratori per bambini e visite guidate alla mostra “Un insetto per amico” per indagare e conoscere il complesso mondo delle api.
In particolare, alle ore 12, la dottoressa Sabrina Carbone, dello Sportello SOS-Api, in collaborazione con il settore SIRCA dell’Assessorato all’Agricoltura, ci racconterà della “società delle api” e successivamente si potranno degustare diversi tipi di miele e valutarne lo stato fisico, il colore, l’odore, il sapore: sarà necessario, quindi, mettere in moto tutti i sensi per poter apprezzare al meglio questo prodotto dell’apis mellifica che, attraverso un enzima specifico, trasforma il nettare dei fiori nella dolce sostanza apprezzata sin dall’antichità – non solo come dolcificante naturale, ma anche come vero e proprio alimento – e capace di indurre effetti benefici sulla salute dell’uomo grazie ai suoi componenti nutrizionali.
Nel laboratorio di riuso dell’Officina dei Piccoli, invece, i visitatori più piccini potranno mettere alla prova le proprie capacità manuali e progettuali per una rivisitazione creativa di oggetti comuni apparentemente di scarto, e realizzare un piccolo ecosistema così da comprendere l’importanza e la funzione di ciascun insetto. Infine i bambini potranno riprodurre api in divertenti pop-up di carta o con colori e pennelli nel laboratorio di pittura creativa.
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