socialeNAPOLI – Un patto tra terzo settore, sindacati e Asl per valorizzare i servizi socio-sanitari territoriali e le cure domiciliari, contro la crisi in cui versa la sanità regionale. È questo l’obiettivo programmatico emerso dal convegno suAnziani e Servizi Socio-Sanitari organizzato dalle associazioniOdissea e Salus Publica Sud oggi alla Camera di Commercio di Napoli, che ha visto a confronto operatori sociali e sanitari, dirigenti Asl e sindacalisti. «È inaccettabile far pagare ai cittadini e a chi è malato lo scotto della crisi - ha sostenuto il presidente di Odissea Sergio D’Angelo - così come inaccettabile è l’attacco al terzo settore che, da una parte, ferisce a morte il lavoro, in una regione che ha tra le percentuali più elevate di disoccupazione e che non può fare a meno del contributo importante di questi soggetti, dall’altra, seppellisce azioni e politiche concrete di aiuto, di sostegno, di solidarietà per le persone più deboli». Dopo il Lazio, la Campania è in testa alla classifica delle regioni italiane con il disavanzo strutturale maggiore nel campo della sanità, che raggiunge i 554,5 milioni di euro. La regione è anche caratterizzata da un eccesso di ospedalizzazione, con 234 dimissioni ospedaliere per mille abitanti (la media nazionale è di 193). Di contro, i posti letto per gli anziani in Lombardia sono 2.898 mentre in Campania sono 42.

convegno-11-11-2010_1«Va denunciato con forza lo stato di completa paralisi dell’iniziativa politica, amministrativa e programmatica nel sistema sanitario in Campania – ha detto il presidente di Salus Publica Sud Roberto Ziccardi - investito da una sciagurata “politica dei tagli” delle risorse e incentrato su logiche ospedaliere e privatistiche, senza un vero investimento sulle necessità assistenziali delle persone, a partire da quelle più fragili come gli anziani». Di qui la proposta, su cui si sono detti d’accordo anche i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil Antonella Pezzullo, Giuseppe Gargiulo ed Ernesto Festa, di potenziare l’assistenza domiciliare, uno strumento molto efficace di cura e di sostegno, che consente anche un notevole risparmio rispetto all’ospedalizzazione.

«Il federalismo incombe come una minaccia sul sistema sanitario campano – ha detto Antonella Pezzullo - già fortemente vessato da rincari che in alcuni casi hanno portato al raddoppio del costo delle prestazioni. Stiamo assistendo a una trasformazione costante del sistema socio-sanitario che non garantisce i livelli essenziali di assistenza. In questa situazione occorre che anche i sindacati si immaginino un modo più efficace per rispondere ai bisogni delle persone, puntando a salvaguardare il lavoro degli operatori pubblici e privati, che garantiscono professionalità ed efficacia dell’assistenza».convegno-11-11-2010_2

«La situazione dei ticket è scandalosa – ha detto Ernesto Festa – e va a incidere sulle condizioni delle persone più deboli. La Regione non ha investito in questo settore e non si è neanche puntato a raggiungere l’obiettivo dell’integrazione socio-sanitaria, che sarebbe stata facilitata dall’unione dei due assessorati».

«Occorre lanciare un’alleanza tra sindacati e terzo settore – ha affermato infine Giuseppe Gargiulo per rispondere meglio alle esigenze delle famiglie e dei cittadini».

11 novembre 2010

Documento conclusivo

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La FAP Acli di Napoli aderisce al documento conclusivo.