Immigrazione rosasogno Campania
Presentato il dossier Caritas-Migrantes: la presenza degli extracomunitari è cresciuta sette volte di più rispetto agli anni Novanta. È donna il 58.3 per cento degli stranieri, il primato alle ucraine
di ILARIA URBANILa Campania è tra le mete più gettonate in Italia dall'immigrazione rosa. Questo è soltanto uno dei tasselli del decimo dossier statistico immigrazione 2010 Caritas-Migrantes, presentato ieri al centro Fernandes a Castel Volturno. Secondo il rapporto si registra una crescita del flusso migratorio in regione pari almeno a sette volte, rispetto agli inizi degli anni Novanta. Nel 1991 gli immigrati regolari in Campania erano 31.081, 68.159 nel 2000. Oggi sono 202.647. Cifra che tiene conto anche dei nuovi minori in attesa di registrazione all'anagrafe, degli immigrati in attesa di regolarizzazione e di quelli giunti sul territorio per ricongiungimenti familiari. Di questi il 58.3 per cento è donna. Il 61 per cento arriva dall'Europa (paesi comunitari e non), il 18 dall'Africa e il 15.2 dall'Asia. Dalle Americhe il 5.2 e lo 0.2 dal resto del mondo.
Il primato va all'Ucraina: 23 immigrati su cento provengono dall'ex stato sovietico. A seguire spicca la Romania con il 16.4, il Marocco con l'8.3, la Polonia è presente con una percentuale del 7.3. E ancora i cinesi presenti in Campania sono poco più di cinque su cento immigrati. Quattro rispettivamente albanesi e cingalesi. Dalla Bulgaria invece arriva il 2.9 per cento dei migranti. E il due per cento sia dall'Algeria che dalla Tunisia. In totale sono 165 le nazionali presenti sul territorio. La Campania è settima tra le regioni italiane a presenza migratoria. Almeno un immigrato su tre al Sud sceglie la regione che infatti ospita il 37.3 per cento degli stranieri emigrati nel Mezzogiorno. Appena il 10 per cento della media nazionale. "Questo non significa che nel meridione ci sono meno immigrati, ma minore è la percentuale di regolari", precisa Giancamillo Trani, coordinatore regionale dell'Area immigrazione della Caritas Campania. Quasi la metà degli stranieri sceglie di vivere a Napoli e provincia. Il capoluogo accoglie il 49.9 del totale degli immigrati. Segue Salerno con il 22.8 per cento, Caserta con il 19.6, Avellino con il 7 e Benevento con il 3,7. I minori stranieri, dai 0 ai 17 anni, sono soltanto il 16 per cento, contro il 24 per cento di Lombardia e Veneto. Più dell'82 per cento invece sono gli immigrati tra i 18 e 60 anni.
La manodopera che lavora: il 55,7 per cento dei migranti, arrivati in Campania entro il 31 dicembre 2009, ha chiesto infatti il permesso di soggiorno per motivi di lavoro. Il 37,2 per ragioni familiari. Ai cinesi va il record del risparmio con il 29,2 per cento di denaro guadagnato inviato in patria. Il totale delle ricchezze accumulato dagli immigrati in Campania, dal 2000 al 2009, è di 1.517.531.000 euro. Il 4,5% del dato nazionale. Dopo i cinesi, i più parsimoniosi sono gli ucraini, i romeni, i marocchini e i russi. Al primo posto tra i settori occupazionali si attestano lavori di costruzioni ed edilizia con il 13,5 per cento. Dodici immigrati su cento invece sono impiegati nel commercio, poco più di dieci stranieri su cento in alberghi e ristoranti. L'8,3 per cento ha scelto l'informatica. La collaborazione domestica, appannaggio di badanti ucraine, romene e latinoamericane, incide con il 6,6 per cento.
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