domenica, settembre 19, 2010

Si è ripetuto il miracolo di San Gennaro Sepe: "Non c'è più né pane né speranza"

Alle 9.22 di questa mattina dall'altare della cattedrale l'arcivescovo di Napoli ha dato l'annuncio della liquefazione del sangue del santo. E nell'omelia ha lanciato l'allarme: "Siamo arrivati ad un punto di svolta: niente è scontato". Poi ha ricordato la tragedia di Castel Volturno, l'uccisione del sindaco Vassallo. Infine un pensiero alle vittime degli incidenti sul lavoro



"Napoli ha sempre vissuto di pane e di speranza. Ora sembra che siamo arrivati ad un punto di svolta: niente è scontato, né il pane né la speranza. Come è potuto accadere?", ha detto l'arcivescovo di Napoli nel corso dell'omelia subito dopo aver annunciato che il miracolo si era ripetuto.

Alle 9.22 di questa mattina, il cardinale Crescenzio Sepe, ha dato l'attesa notizia ai fedeli che fin dalle prime ore del mattino si sono ritrovati nel Duomo. La teca, contente il sangue del patrono di Napoli che si è liquefatto, è stata prelevata dalla Cappella del Tesoro e portata in processione fino sull'altare. Il prodigio, che si verifica tre volte l'anno, è stato accolto dai fedeli con un lungo applauso e sventolio di fazzoletti bianchi. Secondo la tradizione l'immediato scioglimento del sangue è di buon auspicio per i napoletani e la città.

Poi l'arcivescovo di Napoli ha richiamato tutti a fare "un serio esame di coscienza collettiva nel quale tutti, per la parte di propria competenza, sono chiamati in causa". Parlando poi del clima di violenza che si registra in Campania, l'arcivescovo ha ricordato la tragedia di Castel Volturno, l'uccisione del sindaco Vassallo e infine un pensiero è andato alle vittime degli incidenti sul lavoro.

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