mercoledì, aprile 14, 2010

Richiedenti asilo politico al porto di Napoli



da Giulio Riccio
I nove cittadini stranieri, arrivati nel porto di Napoli sulla nave Vera D, sono, in seguito all'espletamento delle formalità presso l'ufficio immigrazione della Questura di Napoli, a tutti gli effetti richiedenti asilo e, pertanto, destinatari delle misure di tutela che il nostro ordinamento garantisce a coloro che fuggono dalle persecuzioni dai loro Paesi di origine. In seguito alle procedure di tutela avviate dall'Amministrazione Comunale, rendiamo nota la disponibilità da parte del Comune di Napoli, che fa parte della rete nazionale SPRAR (sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati), a prendere in carico i cittadini stranieri richiedenti asilo, presso il proprio servizio di accoglienza. La vicenda poteva avere un finale diverso e dai risvolti tragici, per il destino dei ragazzi richiedenti asilo, se non fossero intervenute le associazioni umanitarie, i sindacati e l'amministrazione comunale. Chiediamo che si abbia il buon senso di consentire l'accoglienza dei richiedenti asilo, affinché venga loro assicurata l'opportunità di status di rifugiato. Sarebbe molto grave se accadesse il contrario e se l'ufficio stranieri della Questura si ostinasse a non avere un atteggiamento rispettoso delle direttive europee in materia di richiedenti asilo. Non c'è nessuna ragione di trasferire presso un centro di identificazione, persone che sono state già ampiamente identificate e foto-segnalate. Ora è il momento di assicurare i diritti civili e umani di queste persone. Chiediamo con forza, al Questore di Napoli di intervenire personalmente per porre fine a quella che, ancora ad oggi, rischia di essere una tragedia umanitaria.

da Andrea Sarubbi
IMMIGRAZIONE: NAVE NAPOLI; SARUBBI (PD), SERVE UNA LEGGE
(ANSA) - NAPOLI, 14 APR - ''Nove ragazzi africani sono
rimasti per sette giorni bloccati su una nave attraccata al
porto di Napoli in un'impasse inaccettabile e disumana. Peraltro
la notizia e' diventata pubblica solo casualmente a seguito
della mobilitazione dei sindacati del porto contro la sosta
prolungata e ingiustificata della nave. Ma scaricare la colpa su
prefetto e questore sarebbe troppo facile e comunque
insufficiente: e' la legislazione italiana sull'immigrazione che
fa acqua da tutte le parti''. Lo afferma Andrea Sarubbi,
deputato del Pd eletto a Napoli.
''Sebbene la questura abbia oggi finalmente avviato la
procedura di richiesta di asilo politico - sottolinea Sarubbi -
rimangono ancora da spiegare, e per questo aspettiamo un intervento
del ministro Maroni, i motivi per i quali queste persone siano
state lasciate per tanti giorni a bordo senza il minimo
coinvolgimento delle forze sociali impegnate sul fronte dei
diritti degli immigrati''.
''Fortunatamente - prosegue - nonostante le ripetute
violazioni, la riforma in senso restrittivo della convenzione
sui diritti dei rifugiati non e' ancora nell'agenda
internazionale. Anche il governo italiano dovra' prima o poi
prenderne atto''. (ANSA).


IMMIGRAZIONE: NAVE NAPOLI; DI MARTINO, SI RISOLVE VICENDA





da Andrea Di Martino

(ANSA) - NAPOLI, 14 APR - "Finalmente inizia a risolversi

positivamente la vicenda dei nove cittadini stranieri che, da

sette giorni, si trovavano sulla nave Vera D ormeggiata nel

porto di Napoli". Lo dichiara Andrea Di Martino di Sinistra

Ecologia e Libertà.

"Mi auguro che stiano tutti bene - continua Di Martino - e

che presto possano ottenere lo status di rifugiati politici. La

situazione si è sbloccata grazie all'impegno profuso dalle

associazioni umanitarie, dai sindacati e dall'interessamento

della giunta comunale di Napoli attraverso l'assessore alle politiche sociali".

"La vicenda della Vera D rischiava di trasformarsi

nell'ennesimo atto di ingiustizia perpetrato ai danni dei più

deboli. Un atto di illegalità è stato scongiurato. Se non si

é potuto intervenire prima - conclude Di Martino - è solo

perché la legislazione italiana in merito è restrittiva,

xenofoba e razzista, lontana dalle direttive europee in

materia".

(ANSA).

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