posto unico 12 €
abbonamento a 4 concerti 32 €
TEATRO DIANA
via luca giordano 64
botteghino
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nuova orchestra scarlatti
081 410175
TEATRO DIANA
incontri con la
nuova orchestra scarlatti
domenica 28 marzo, ore 11.30
musiche di F. J. Haydn| C. Debussy |N. Rota
B. Britten | F. Farkas |K. Penderecki
A. Salieri| F. Mendelssohn |A. Dvořák
I Fiati della
NUOVA ORCHESTRA SCARLATTI
Domenica 28 marzo, ore 11.30, terza matinée al Teatro Diana,
stavolta in compagnia dei Fiati della Nuova Orchestra Scarlatti,
in un programma che alterna suggestivi interventi solistici al gruppo strumentale
che si allarga progressivamente a ventaglio,
aggiungendo man mano lungo il percorso nuovi colori.
Si parte con la serena conversazione del Divertimento per quintetto di fiati di Franz Joseph Haydn,
(con il famoso tema del “Corale di S. Antonio” nell’andante centrale),
poi Tommaso Rossi proporrà Syrinx per flauto solo,
pagina e arcaica e modernissima insieme con cui Claude Debussy inaugura il ‘900.
E si resta nel ‘900, ma alla larga dai furori delle avanguardie,
con la vena ironica e sorridente del nostro Nino Rota
e della sua Petite offrande musicale per quintetto di fiati,
pagina leggera e deliziosa nata nel difficile 1943.
Ancora un ‘900 felice, prima con Pan dalle Sei metamorfosi op. 49 per oboe solo
(ispirate a Ovidio) di Benjamin Britten, brano eseguito da Umberto D’Angelo,
poi con le Antiche danze ungheresi in cui Ferenc Farkas
mescola allegramente antiche cadenze magiare e accenti stravinskiani.
Quindi il discorso si concentra improvvisamente nel breve e vertiginoso respiro,
(inizio lento e profondo, repentina accelerazione e salita, poi giù in picchiata a ricadere nel nulla)
del Prelude per clarinetto solo del grande compositore polacco vivente Krzysztof Penderecki,
interpretato da Luca Cipriano.
Si arricchisce la paletta dei timbri strumentali
e si torna alla più luminosa atmosfera classico-romantica
prima con una rara pagina di Antonio Salieri, ricca di intima eleganza neoclassica,
l’Armonia per un tempio della notte per otto strumenti,
poi con il Notturno op. 24 per 11 strumenti
in cui Felix Mendelssohn, appena quindicenne, riprende atmosfere mozartiane
e già anticipa l’impulso fatato delle sue musiche per il ‘Sogno di una notte di mezza estate’.
Tutto culmina infine nello slancio vitale della Danza slava n. 9 di Antonín Dvořák.
ultimo appuntamento
domenica 11 aprile, ore 11.30
luca bagagli, alessandro marino,
sergio martinoli, giorgiana strazzullo, violini
NUOVA ORCHESTRA SCARLATTI
A. Vivaldi: Le Quattro Stagioni
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