SETTANTA SACERDOTI - Quindicimila persone, secondo la stima della polizia, hanno preso parte alla veglia di preghiera aspettando, nel Palavesuvio di Ponticelli, l’apparizione della Madonna. Una settantina di sacerdoti vestiti di bianco hanno concelebrato la messa della Candelora accendendo ognuno un cero davanti all’altare, in attesa dell’arrivo di Mirijana Dragicevic Soldo, la veggente di Medjugorie, che, per la prima volta, ha ricevuto a Napoli l’apparizione della Madonna.
LA VEGGENTE IN MAGLIONCINO ROSA - Esile, in un sobrio maglioncino rosa, Mirijana si è commossa visibilmente davanti alla folla di fedeli, molti dei quali non hanno nascosto le lacrime. Ha pregato in silenzio, si è inginocchiata davanti a una statuina della «Regina della Pace» e, dieci minuti prima delle nove, ha cominciato a parlare una lingua «silente»: solo le sue labbra si muovevano. Ha accennato più di una volta un sì con il capo e, sempre guardando verso il cielo, ha pianto. L’apparizione è stata sottolineata da un silenzio profondo. Si sono sentite solo urla di alcune persone, definite «indemoniate», perché hanno lanciato versi strazianti. Un lungo applauso ha liberato l’emozione dei presenti che hanno atteso ancora un po' la traduzione del messaggio che, ogni mese, da 29 anni, la Madonna affida ai veggenti di Medjugorie perché venga divulgato al mondo intero.
LA MADONNA: «DOVETE DIVENTARE UN FARO PER LE ANIME SMARRITE» - È stato un messaggio di esortazione alla preghiera per i credenti: «dovete essere perfetti» nell’agire cristiano, ha detto la Madonna a Mirijana, «per diventare faro di tutte le anime smarrite nelle tenebre, che ancora non conoscono l’amore di Dio». L’evento è stato organizzato dall’associazione «Cieli Nuovi» che ha temuto di non riuscire a contenere il fiume dei fedeli. Il silenzio, la preghiera, i canti di giubilo e tanta commozione hanno distinto il popolo di Medjugorie che, con estrema compostezza, è cominciato a entrare alle 6 di questa mattina. Molti avevano atteso tutta la notte, dormendo in camper, per poter guadagnare le sedie più avanti. Ma non c’è stata alcuna ressa e sono stati gli ammalati i padroni delle prime file.
UNA FILA SIN DALLE 4 DEL MATTINO - C’erano adulti, giovani e bambini seduti sui gradoni del Palavesuvio e intorno alle 7,30 anche le sedie più in fondo sono state occupate. Una fila interminabile di pullman accostata alla strada ha preso possesso dell’intera via Argine, a cominciare dalle 4 di questa mattina, disciplinati dalla polizia, dai carabinieri e dai volontari della Protezione civile e dell’associazione «Cieli Nuovi».
DEVOTI DA TUTTA ITALIA: AFFLUENZA IMPREVISTA E FINISCONO LE OSTIE - I gruppi di preghiera sono giunti da ogni Comune della Campania, alcuni pullman sono arrivati da Bologna, dalla Puglia e dalla Calabria. L’arrivo di tanta gente non era programmata e i sacerdoti, infatti, non sono riusciti a distribuire l’eucaristia a tutti. I «messaggi» dei fedeli alla Madonna sono stati raccolti in tre ceste: biglietti d’amore, richieste di riconciliazioni in famiglia, di posti di lavoro, preghiere di guarigione sono stati affidati a fogliettini di carta, fotografie, piccoli oggetti che la gente ha portato da casa, insieme con il rosario, immancabile accompagnatore di queste giornate di preghiera.
LA TESTIMONIANZA - Al termine dell’apparizione della Madonna, Mirijana ha - per la prima volta - dedicato ai fedeli un quarto d’ora di testimonianza. In genere la veggente ha bisogno di un’oretta per riprendersi dall’emozione dell’incontro. Prima di andare via, Mirijana ha spiegato a tutti quali sono i «consigli» che la Madonna dà a chi vuole santificare la propria vita: preghiera, comunione, messa, digiuno, rosario. Una formula semplice predicata da 29 anni e che sta moltiplicando le conversioni e i pellegrinaggi a Medjugorie.
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