domenica, febbraio 28, 2010

liste elettorali campania: il Pdl

Presentate dal Popolo della liberta’ della Campania le liste dei candidati alle elezioni regionali del prossimo 28 e 29 marzo.
Per la circoscrizione di Avellino ci saranno in corsa per un posto di consigliere a Palazzo Santa Lucia Francesco D’Ercole, consigliere uscente, seguito da Roberto Castelluccio, gia’ rappresentante del Pdl nel precedente consiglio regionale. Quindi, gli assessori provinciali Generoso Cusano e Ruggiero Antonia da poche ore dimissionari. Infine chiude la lista Carmela Maria Valente.
Ad aprire la lista per la circoscrizione di Benevento Luca Colasanto, seguito da Mario Ascierto Della Ratta e da Marcella Sorrentino, ultima componente.
Guida la lista Pdl della circoscrizione Caserta Paolo Romano, seguito a ruota da Angelo Polverino, Giuseppe Sagliocco, Antonio Acconcia, Angelo Di Costanzo, Angela Maria Iannacccone, Daniela Nugnes, Giovanna Petrenga ed infine Domenico Ventriglia.
La lista della circoscrizione di Napoli vede come capolista il ministro per le Pari Opportunita’ Maria Rosaria Carfagna.Dietro di lei la parlamentare Alessandra Mussolini. Inoltre concorrono a conquistare un seggio alla regione Mafalda Amente, Maria Arpaia,Flora Beneduce, Ciro Borriello, Bianca Maria Rosaria D’Angelo, Liana De Filippis, Giovanna Del Giudice, Antonio Demitry, Domenico De Siano, Pietro Diodato consigliere uscente, Marco Fiorentino, Angelo Gava, Pasquale Giacobbe, Massimo Ianniciello, Carlo Longobardi, l’onorevole Franco Malvano, Fulvio Martusciello, Romina Salvatorina Moretto, Luigi Muro, Vincenzo Francesco Nappi, Gennaro Nocera, Luciano Passariello, Paola Raia, Emanuela Romano, Russo Ermanno Russo Luciana Scalzi, Michele Schiano Di Visconti,Luciano Schifone, Cosimo Silvestro, Salvatore Varriale.
Per la circostrizione di Salerno sono infine candidati Salvatore Gagliano,Giovanni Baldi,assessore provinciale alle politiche sociali,Antonio Episcopio,Pina Esposito, Alberico Gambino delegato al Turismo della Provincia,Eva Longo presidente del consiglio provinciale. Chiude il gruppo Antonio Lubritto.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Angelo Gava scende in campo. “Nel sangue la cultura di una politica per il bene comune”.
Ho personalmente conosciuto dal capostipite della famiglia Gava, un grande “cavallo di razza” Silvio Gava, non solo della DC, ma della politica italiana del dopoguerra.
Una figura prestigiosa del popolarismo italiano e un protagonista della ricostruzione del nostro Paese, Ministro del governo De Gasperi, fino a che nel 1976 esce di scena per cedere il passo al figlio Antonio, già eletto nel 1972, degno erede di suo padre. Per poi morire nel 1999.

Silvio e Antonio Gava hanno sempre lavorato sia a livello locale che centrale per la gente, aiutando realmente i più deboli e bisognosi con una politica volta a creare le condizioni per la realizzazione di opere per il bene comune.
Antonio Gava, con grande dignità, che era una delle sue grandi doti, affrontò la triste stagione fallimentare di “mani pulite”. Egli ha affrontato i processi che lo hanno riguardato, e dai quali è uscito pienamente assolto, sempre difendendosi nei processi e da vero uomo delle istituzioni (nonostante le ingiustizie subite), senza mai muovere contestazioni nei confronti di chicchessia.

Processi da cui è stato assolto e gli è stata anche riconosciuta una congrua somma di risarcimento, che comunque non potrà mai sanare il danno subito a lui e alla sua rispettabile famiglia.

Nel lontano 1982, mi affacciavo alla vita politica attiva della DC e iniziai a collaborare con il Centro Studi “Domenico Colasanto” a Casoria, nella provincia di Napoli, associazione all’epoca vicina alla cosiddetta corrente Dorotea, luogo politico in cui ebbi il piacere di conoscere Antonio e Silvio Gava, e da allora ho sempre collaborato e sostenuto Antonio Gava e gli uomini politici seri e onesti vicini al compianto Antonio.
La mia quasi venerazione e ammirazione per Antonio Gava mi hanno portato a una vera e propria sofferenza prima per le vicende infamanti di “mani pulite” che lo colpirono ingiustamente, e poi per la sua morte avvenuta l’8 agosto del 2008.
Da allora mi sono sentito veramente “orfano” in politica e di un secondo padre, per me maestro di vita. Mi mancava il punto di riferimento di un uomo politico di razza,di un uomo carismatico puro, che, ahimè, oggi il nostro paese non ne ha nemmeno l’ombra, o quelli che ci sono, sono però troppo vecchi e non hanno più la forza di lottare (Andreotti, Cossiga etc.).

Conosco Angelo Gava, da oltre 20 anni, ho vissuto con lui esperienze molto positive, come con tutti i Gava che lo hanno preceduto. Un amico vero, una persona di una Napoli antica, squisita e brillante. Un manager preparato e un osservatore della politica molto accorto.
Più volte è stato sollecitato a scendere in campo, da me in passato e continuamente da tanti amici, e se vogliamo da noi nostalgici della politica vera, fatta di strategia e di ideali, e non dell’attuale modo di far politica,che ha portato al disgusto molti cittadini, allontanandoli dalla politica. Slogan principale di Angelo Gava per la corsa alle “Elezioni Regionali in Campania 2010 nel PDL”, è: “La Regione Campania bisogna amarla per governarla”, uno slogan che spero in futuro farà suo anche per l’Italia. Perché, questo è ha significato intrinseco di voler esprimere tutto il disappunto che molti politici non amano ne la loro terra di origine, ne il proprio Paese.
I Gava sapevano fare politica sul territorio, accogliere le istanze della gente e farle proprie. Angelo è nipote e figlio di “cavalli di razza” e sicuramente saprà mantenere alto il nome della famiglia e della vera politica italiana, di una famiglia che ha nel sangue “la cultura di una politica per il bene comune” .

Vanno a Angelo i miei auguri personali, e di tanti amici che lo sosterranno insieme a me, con la speranza di vederlo presto al parlamento e poi Ministro.

Gennaro Ruggiero www.gennaroruggiero.com