L’art. 22 ter della legge 102/2009, di conversione del D.L. 78/2009, ha disposto che dall’anno 2010, l’età pensionabile delle donne che lavorano nel pubblico impiego venga gradualmente innalzata a 65 anni.
Pertanto a decorrere dall’anno 2010 tali lavoratrici andranno in pensione non più al compimento del 60.mo anno, ma bensì al compimento del 61.mo: l’età si eleverà progressivamente di un anno ogni due solari, pervenendo alla soglia dei 65 anni nel 2018.
L’Inpdap, con Nota n. 50 del 7 ottobre scorso, ha dettato le prime informazioni della nuova normativa, rammentando che le lavoratrici che matureranno i requisiti di età e di anzianità contributiva entro il 31 dicembre 2009, conserveranno il diritto alla prestazione pensionistica secondo la normativa vigente alla data di entrata in vigore della legge 102/2009.
6 commenti:
e una cosa indecente
e ora di finirla e mai possbile che continuano a penalizzare sempre e solo le donne?
quello che stavo cercando, grazie
molto intiresno, grazie
La ringrazio per Blog intiresny
Perche non:)
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