Roma, 5 ottobre 2009 - Le Associazioni cristiane dei lavoratori italiani esprimono il proprio sentimento di cordoglio per la morte di Gino Giugni, padre dello Statuto dei lavoratori, «politico e studioso di grande onestà, intelligenza e coraggio». «Con lo Statuto dei lavoratori - afferma il presidente delle Acli Andrea Olivero - Giugni riuscì a liberare il sindacato dall'invisibilità giuridica in cui era rimasto nel dopoguerra, a renderlo attivo, a riconoscerlo come soggetto di diritti, dandogli il potere di incidere sulle scelte organizzative delle imprese. Proprio il tema della partecipazione democratica dei lavoratori alla gestione dell'impresa è tra gli insegnamenti più significativi e ancora attuali di quella stagione». Per Olivero «Gino Giugni ha saputo anticipare e interpretare la nuova stagione di un riformismo che non annulla i diritti ma anzi li amplia e li rende davvero esigibili per tutti i lavoratori». |
A partire dall'esperienza associativa vissuta nelle ACLI e da quella amministrativa a Napoli e Castellammare di Stabia utilizzo questo spazio per affrontare i temi del dialogo tra le generazioni, del lavoro, della formazione, del welfare, della partecipazione e della loro necessaria innovazione.
martedì, ottobre 06, 2009
Lavoro: cordoglio per la morte di Gino Giugni Il padre dello Statuto dei lavoratori
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