da Repubblica Bari. di Antonella Gaeta
Il ritmo dei secoli e di un Salento in festa. Sono arrivati in centomila ieri a Melpignano per la "Notte della Taranta" e di questi ventimila turisti giunti apposta da tutta Italia. Sul palco del lungo concerto terminato a notte fonda Angelique Kidjo, Noa, Zeta-star, Eugenio Finardi e la Grande Orchestra popolare diretta da Mauro Pagani.
Il giorno prima della Notte della Taranta nell´aria si avverte che le ultime ore sono decisive per le alchimie. Quelle tra gli artisti ospiti che dovranno condividere il palco nel piazzale dell´ex Convento degli Agostiniani, e s´incontrano per la prima volta con i trenta musicisti dell´Orchestra popolare. Ma il giorno prima s´annusano anche alchimie politiche delle quali il parterre della "Notte" mai è stato avaro. Pierluigi Bersani arriva in conferenza stampa al fianco di Sergio Blasi, candidato alla segreteria regionale del Pd, ma manca Nichi Vendola, bloccato in Croazia. Un abbraccio trasversale - perché "la Taranta è di tutti" - accoglie il neo presidente della provincia di Lecce, Antonio Gabellone. E Blasi fa un lungo discorso di commiato: questo è il suo ultimo anno da sindaco ed è tempo - dice - "di svoltare l´angolo, di buttare la palla dall´altra parte del campo, di non imbalsamare questa esperienza e continuare a crescere". Da domani della Notte si occuperà la Fondazione presieduta da Massimo Bray, mentre l´evento sarà raccontato da Carlo Lucarelli, anche lui ieri alla presentazione.
Un addio, quello di Blasi, che è un legittimo guardarsi indietro a mirare quanto di positivo è stato fatto per l´identità di questo lembo di Salento, un tempo sconosciuto che ha sollevato la testa con la forza della sua musica. Tanti i ringraziamenti a tutti, soprattutto ai suoi duemila melpignanesi travolti dall´insolito destino di trovarsi al centro delle traiettorie di oltre centomila persone che qui si ritrovano una volta l´anno. Ci sono anziani che, agli angoli delle stradine, chiedono notizie "te lu Coppeland", Stewart naturalmente. Poi, la parola passa alla musica.
A Mauro Pagani, che a sua volta conclude un triennio da maestro concertatore. «Non vedo l´ora del concerto per godermelo da spettatore - dichiara, anche perché quest´anno lascerà dirigere al suo fedele collaboratore, Mario Arcari - "Mi ritengo fortunato e onorato di occuparmi di questo meraviglioso laboratorio culturale». Nel quale si muovono a proprio agio Z-Star (che alla presentazione improvvisa un blues) alla quale sarà anche affidata l´interpretazione del brano "Domani", la hit pro-Abruzzo; Angelique Kidjo che ricorda che "la musica è l´arma del futuro" e che i ritmi che sta ascoltando qui le ricordano tanto la sua terra, il Benin.
Eugenio Finardi teme solo di farsi prendere troppo dal ritmo della pizzica e di "rimanerci secco sul palco". In serata ieri li hanno raggiunti le altre guest: Noa, Mira Awad, Simone Cristicchi e il Coro di Minatori di Santa Fiora su un palco reso momentaneamente inagibile da un lungo acquazzone pomeridiano. Infine, al direttore artistico, Sergio Torsello, il compito di presentare il programma di questa Notte al femminile, con 28 brani della tradizione in programma. Il via è stato alle 19 con la proiezione del documentario di Paolo Pisanelli "Musikì"; con gli Iubal vincitori del concorso "La taranta nella rete", degli Alla Bua e di "Girodibanda", progetto di Cesare Dell´Anna con Enzo Petrachi. Come da tradizione, alle 21,30 sul palco Uccio Aloisi, quindi le Sorelle Gaballo di Nardò. Poi anche Mimmo Epifani e Arnaldo Vacca.
Discutibile. E, a quanti ritengono che la presenza di Alessandra Amoroso, star di "Amici" sia discutibile in questo parterre di artisti passati attraverso il crogiolo della gavetta, della lunga formazione e delle scelte artistiche, è lo stesso Pagani a rispondere. «Alessandra - taglia corto - fa parte a pieno diritto di questo progetto culturale comune. Due anni fa era tra quei ragazzi sotto il palco». Ma intanto la Amoroso, tutta compresa nel rito iniziatico della Notte, sarà prima in concerto alle 21,30 al parco di divertimenti Miragica di Molfetta e poi, di gran carriera, a Melpignano. Parte del progetto culturale, centellinato alla fermata del treno, anche lo scrittore Pierluigi Mele che ha distribuito fogli di poesia a quanti arrivano nella cittadina.
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