Sanità commissariata, incarico a Bassolino. Ma il governatore rifiuta
Bufera politica dopo la mossa del ministro Sacconi
In una seconda fase la gestione passerà a sub-commisari
Antonio Bassolino
NAPOLI - Il Consiglio dei ministri ha deciso il commissariamento del sistema sanitario in Campania ed in Molise, affidandone la gestione ai presidenti delle rispettive regioni. Ma il governatore Antonio Bassolino ha deciso di rifiutare l'incarico di commissario. Una decisione assunta - secondo quanto rivela «Il Velino» - dopo un'accesa riunione a Santa Lucia tra il presidente, l'assessore alla sanità Mario Santangelo e alcuni tecnici del settore per definire la strategia da adottare. Il commissariamento viene considerato una sconfitta politica da Bassolino che contesta i numeri forniti dal ministero del Welfare e dell'Economia sul deficit campano. Da qui il rifiuto dell'incarico di commissario che il governo ha deliberato, su proposta di Tremonti e Sacconi.
In ogni caso la gestione della sanità, secondo quanto riferito da fonti governative, dovrebbe essere successivamente affidata a «sub-commissari» esterni alle rispettive amministrazioni.
Insomma, dopo le tante ipotesi di commissariamento mai diventate realtà, ora c'è la svolta. Su cosa poggia l'intervento del governo? Su un «disavanzo non coperto», recita il verbale del la seduta tenutasi il 20 luglio scorso fra Regione e tecnici dei ministeri di Salute e Economia «di 237 milioni di euro (a quella data), in luogo del di savanzo di 260 milioni valuta to il 2 aprile 2009. Qualora non coperti — si legge nel verbale — porrebbero la Re gione nella condizione di ge nerare nuovamente uno stock di debito sanitario per manente. La manovra neces saria per ricondurre in equili brio strutturale l’anno 2009, valutata in circa 881 milioni di euro, anche alla luce della nuova stima delle entrate fiscali, risulta non garantita».
1 commento:
Chissà perchè sono 2 regioni del Sud
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