No a modifiche di parte della Costituzione. È la posizione espressa a Napoli dal Presidente emerito della Repubblica, Oscar Luigi Scalfaro.
«Quando si tocca la Costituzione - ha detto Scalfaro - si deve coinvolgere lungamente l'opposizione. Questa Costituzione è l'ultimo baluardo della democrazia, se venisse scardinata saranno gravi i tempi che verranno».
Per la difesa della Carta il senatore a vita chiama in causa i giovani chiedendo loro «di assumersi la responsabilità del momento affinché possano dire di essere stati fra quanti hanno lottato quando la speranza non c'era». La Costituzione, sottolinea Scalfaro, è ancora attuale, in particolare nella proclamazione dei diritti inviolabili della persona e nel primo articolo in cui si dice che l'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro.
Per il sindaco di Napoli, Rosa Russo Iervolino, intervenuta all'incontro, la Costituzione va difesa «da operazioni sottili che la minano dall'interno, che la ignorano e che introducono prassi di incostituzionalità».
Scalfaro esprime la sua contrarietà anche sulla legge elettorale: «Il popolo è sovrano attraverso le persone elette in Parlamento» ma la sovranità oggi, è messa in discussione da una legge elettorale «che è in contrasto con il concetto stesso di democrazia perché i nomi non sono passati per la volontà del popolo».
Presente all'incontro una delegazione delle ACLI napoletane guidata dal Presidente Pasquale Orlando.
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