Sono 9.500 insegnanti di lettere nella scuola secondaria di primo grado a subire il peso maggiore dei tagli - 2.500 quelli di tecnica - 10.000 gli insegnanti della scuola primaria - 11.300 nella scuola superiore
Insegnanti di ruolo
  Un numero così alto di insegnanti di ruolo coinvolti nei processi di    mobilità – commenta Massimo Di Menna, segretario generale della Uil    Scuola dopo l’emanazione della circolare del Miur sugli organici -    rappresenta un processo che necessita di essere governato con efficacia,    con idee nuove e innovative. Non può essere mantenuto l’attuale    meccanismo che sta mettendo gli insegnanti italiani in una situazione di    pesantissimo stress. Su ottocentomila lavoratori circa un terzo non    conosce, ad oggi – continua Di Menna – se conserverà o meno la    titolarità nella propria scuola. 
>>> Ecco cosa sta accadendo in questi giorni nelle scuole:
Nella scuola X ci sono dieci insegnanti: la contrazione di organico prevede che ne vengano ridotti due e che otto restino titolari. Come si decide? In base alle duecento pagine, oltre cinquanta articoli, che regolano la mobilità.
Viene fatta una graduatoria interna alla scuola in base ad un meccanismo complicatissimo basato su una serie di indicatori. Vengono fatte verifiche, riscontri, classifiche, per arrivare ad individuare i due insegnanti ‘perdenti posto’.
A questo punto i due possono fare domanda di trasferimento. Ma - in base alla normativa attuale - se non fanno la domanda vengono trasferiti d’ufficio nell’ambito della provincia.
Nei prossimi giorni ci saranno incontri al ministero nei quali, come Uil , proporremo di fare piazza pulita di tutto ciò (sistema che poteva funzionare fino ad ora con numeri limitati) e di fare un accordo che preveda il mantenimento della titolarità, la possibilità della domanda di trasferimento e la eventuale utilizzazione a settembre.
Tagli indiscriminati e una burocrazia soffocante stanno stressando la scuola. E’ duro il giudizio di Di Menna. Questa circolare, oltre che sugli insegnanti di ruolo, ha conseguenze gravi e dirette su altri tre versanti: la scelta del tempo scuola, gli insegnanti precari, la didattica.
Tempo scuola
  In base alle disposizioni contenute nella circolare, non viene data    una risposta certa e chiara alla scelta delle famiglie sul tempo scuola.    Soprattutto, nella scuola primaria, non è scritta nero su bianco che    sarà garantita la scelta delle 30 ore. Ora i Direttori regionali devono    dare certezza che tutte le richieste abbiano riscontro positivo.
Precari
  Il ministero non ha fatto un monitoraggio preciso e concreto. Questa    operazione è invece fondamentale: bisogna passare dai numeri alle    persone. Dato l’alto numero di pensionamenti siamo intorno alle    diecimila persone.
  Abbiamo chiesto al ministro di mantenere al lavoro gli insegnanti che    hanno un contratto a tempo determinato e abbiamo acquisito da molti    Assessori regionali la loro disponibilità a interventi integrativi.
  Occorre utilizzare tutte le risorse per le supplenze, per i vari    progetti, per la disoccupazione, quelle regionali, per dotare le scuole    di risorse professionali e garantire la continuità ai precari.
Didattica
  Deve essere emanata la direttiva, più volte annunciata, che    garantisca l’autonomia didattica e organizzativa alle scuole    nell’utilizzo degli insegnanti.
  La circolare, impostata tutta sulla burocrazia e sui calcoli, introduce    delle rigidità che appesantiranno il lavoro delle scuole. E addirittura    con la sostanziale eliminazione dell’ "inglese potenziato", tanto    sbandierato, la burocrazia mette fine al progetto governativo di    aumentare l’insegnamento della lingua inglese perché anche se non si ha    una situazione di soprannumerarietà dell’insegnante di seconda lingua,    viene delegato all’organico di fatto perpetuando l’incertezza delle    famiglie.
  Se rimangono le rigidità previste dalla circolare e dai decreti, come ad    esempio quello della cattedra di lettere per il tempo prolungato, si    appesantiscono le scuole in merito all’esigenza di assicurare copertura    per le supplenze, laboratori scolastici, personalizzazione, continuità    didattica.
Il Ministro Gelmini ha firmato il Decreto Interministeriale sugli organici 2009-2010 per il personale docente. Confermata l'entità dei tagli pari a 42.102 posti, di cui circa 32.000 subito nell'organico di diritto e oltre 10.000 nel successivo organico di fatto. Confermata quindi l'entità complessiva della riduzione dei posti di lavoro (- 42.102) mentre la distribuzione di questi tagli alle varie regioni in organici di diritto (- 32.100) contenuta nelle varie tabelle che sono circolate e così come dalla FLC Cgil anticipato al termine dell'incontro della scorsa settimana, è stata rivista per la sola scuola secondaria di primo grado che vedrà una riduzione complessiva, sempre nel diritto, di circa 10.452 posti. Smentite le dichiarazioni rilasciate dal Ministro nella scorsa settimana in TV a "Porta a porta" e tendenti ad attenuare la portata della manovra concordata con il Ministro dell'Economia, una manovra pesantissima su gran parte delle regioni del sud, come subito denunciato dalla FLC Cgil a cui si aggiungeranno i 15.000 tagli previsti per il personale ATA.
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