(AGI) - CdV, 28 mar. - "Una di quelle esperienze che rafforzano il tessuto democratico del Paese nel suo profondo e rappresentano la vera energia del Paese", l'ha definito il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. "Una splendida, gigante e rischiosa occasione, un regalo che mi sono fatta", dice Elena. Un'avventura che "ti permette di imparare e di metterti in gioco", un "anno che ti cambia la vita": il Servizio Civile e' tutto questo, come raccontano su "Mondo Voc" (che dedica al tema un numero speciale, pubblicato in vista dell'incontro di oggi con il Papa) Alice e Francesco, giovani che hanno deciso di impegnarsi per dodici mesi, nella formazione e nel servizio, aderendo al progetto di un ente, in Italia o all'estero, che opera nel campo della solidarieta', dell'ambiente, storico-artistico, culturale e della protezione civile. Secondo i dati relativi al 2007, l'esercito pacifico dei circa 45 mila volontari e' formato per il 70 per cento da ragazze, la maggior parte e' diplomata ma sono tanti quelli in possesso di una laurea e arrivano per lo piu' dal Sud (in particolare da Campania, Sicilia e Puglia).
Prima il Servizio Civile era appannaggio degli obiettori di coscienza, ma con la sospensione del servizio militare di leva, e' diventato, con la legge 64 del 2001, un istituto autonomo della Repubblica, gestito dall'Ufficio Nazionale per il Servizio Civile, sotto la Presidenza del Consiglio dei Ministri, conservando tra le caratteristiche fondamentali la difesa nonviolenta della patria e il lavoro in enti del terzo settore e pubblici, ora si basa su una scelta volontaria, ha un forte impianto e impatto formativo, riconosce in alcuni casi crediti scolastici o punteggi nei concorsi pubblici, puo' essere svolto all'estero e prevede un rimborso spese (430 euro) maggiore di quello offerto in precedenza agli obiettori. E' rivolto a tutti i giovani di nazionalita' italiana che abbiano tra i 18 e i 28 anni, godano dei diritti civili e politici, non siano mai stati condannati in tribunale e siano fisicamente idonei. E per gli interessati, la prassi da seguire e' semplicissima: si puo' partecipare ai bandi di selezione presentando, entro la data di scadenza prevista, una domanda in carta semplice, corredata da un dettagliato 'curriculum vitae'.
Sono numerosissime (poco meno di 3000) le amministrazioni pubbliche, le associazioni non governative e no profit iscritte nell'apposito Albo degli enti accreditati. Tra queste la Caritas, le Acli, il WWF, la Croce Rossa, la Federazione Cnos Salesiani, i Volontari nel Mondo Focsiv, le Misericordie d'Italia, il Centro Sportivo Italiano, il Telefono Azzurro, il CTS, la Comunita' di Capodarco, l'Associazione Comunita' Papa Giovanni XXIII, Italia Nostra. Molte aderiscono al Tavolo Ecclesiale sul Servizio Civile, un coordinamento di organismi della Chiesa italiana attivo dal 2003. Tra i volontari c'e' chi lavora all'Informagiovani, chi si occupa di beni culturali o di parchi naturali, chi si prende cura di bambini, di disabili, di ammalati gravi e di anziani, chi sta al fianco di immigrati, profughi, detenuti e tossicodipendenti, chi sceglie di fare attivita' di sensibilizzazione e prevenzione. E chi si impegna in progetti di cooperazione internazionale, come, ad esempio, i "caschi bianchi", inviati all'estero, spesso in Stati afflitti da situazioni di crisi, per promuovere i temi dell'educazione alla mondialita' e dell'intercultura. La legge 64/2001 prevede infatti la possibilita' di lavorare fuori dai nostri confini (Africa, America Centrale e del Sud, Asia, ma anche Europa) nell'ambito di iniziative assunte dall'Unione Europea o da altri organismi internazionali. L'incontro di oggi con il Papa, in Vaticano, ha mostrato un Servizio Civile vivace, in espansione, come testimonia anche il trend dei progetti presentati all'Ufficio Nazionale: dagli 811 del 2002 si e' passati a 2.023 nel 2003, a 2.970 nel 2004, a 3.451 nel 2005, a 4100 nel 2006. "Tuttavia - si legge ancora nel numero speciale di Mondo Voc - il Servizio Civile sta registrando un momento di crisi soprattutto a causa dei tagli delle risorse economiche.
Dai 299 milioni di euro stanziati per il 2008 si e' scesi infatti a 171 previsti nella Finanziaria 2009 contro i 400 milioni stimati per permettere ad almeno 60 mila giovani la partecipazione al Servizio Civile". Una riduzione pari al 42 per cento che preoccupa e mette a rischio l'intero sistema. "Il Servizio Civile e' e deve rimanere un diritto di tutti i giovani che ne facciano richiesta e non solo di un'esigua elite", recita il "Manifesto per la Difesa del Servizio Civile Nazionale" presentato lo scorso novembre. Non solo: sembra ormai inevitabile una riforma per non svilire il Servizio Civile e dare a quanti piu' giovani possibile l'opportunita' di fare questa esperienza. "Il bambino e' cresciuto - ha motivato Giovanardi - e' necessario cambiargli alimentazione e dargli al piu' presto un vestito nuovo". Per questo e' stato avviato un tavolo tecnico per preparare una bozza di legge delega. Dai primi incontri e' emersa la necessita' di un rapporto piu' costruttivo fra Stato e Regioni, un superamento dello squilibrio fra il Sud e il Nord del Paese, una maggiore flessibilita' negli orari di impiego dei volontari.
Prima il Servizio Civile era appannaggio degli obiettori di coscienza, ma con la sospensione del servizio militare di leva, e' diventato, con la legge 64 del 2001, un istituto autonomo della Repubblica, gestito dall'Ufficio Nazionale per il Servizio Civile, sotto la Presidenza del Consiglio dei Ministri, conservando tra le caratteristiche fondamentali la difesa nonviolenta della patria e il lavoro in enti del terzo settore e pubblici, ora si basa su una scelta volontaria, ha un forte impianto e impatto formativo, riconosce in alcuni casi crediti scolastici o punteggi nei concorsi pubblici, puo' essere svolto all'estero e prevede un rimborso spese (430 euro) maggiore di quello offerto in precedenza agli obiettori. E' rivolto a tutti i giovani di nazionalita' italiana che abbiano tra i 18 e i 28 anni, godano dei diritti civili e politici, non siano mai stati condannati in tribunale e siano fisicamente idonei. E per gli interessati, la prassi da seguire e' semplicissima: si puo' partecipare ai bandi di selezione presentando, entro la data di scadenza prevista, una domanda in carta semplice, corredata da un dettagliato 'curriculum vitae'.
Sono numerosissime (poco meno di 3000) le amministrazioni pubbliche, le associazioni non governative e no profit iscritte nell'apposito Albo degli enti accreditati. Tra queste la Caritas, le Acli, il WWF, la Croce Rossa, la Federazione Cnos Salesiani, i Volontari nel Mondo Focsiv, le Misericordie d'Italia, il Centro Sportivo Italiano, il Telefono Azzurro, il CTS, la Comunita' di Capodarco, l'Associazione Comunita' Papa Giovanni XXIII, Italia Nostra. Molte aderiscono al Tavolo Ecclesiale sul Servizio Civile, un coordinamento di organismi della Chiesa italiana attivo dal 2003. Tra i volontari c'e' chi lavora all'Informagiovani, chi si occupa di beni culturali o di parchi naturali, chi si prende cura di bambini, di disabili, di ammalati gravi e di anziani, chi sta al fianco di immigrati, profughi, detenuti e tossicodipendenti, chi sceglie di fare attivita' di sensibilizzazione e prevenzione. E chi si impegna in progetti di cooperazione internazionale, come, ad esempio, i "caschi bianchi", inviati all'estero, spesso in Stati afflitti da situazioni di crisi, per promuovere i temi dell'educazione alla mondialita' e dell'intercultura. La legge 64/2001 prevede infatti la possibilita' di lavorare fuori dai nostri confini (Africa, America Centrale e del Sud, Asia, ma anche Europa) nell'ambito di iniziative assunte dall'Unione Europea o da altri organismi internazionali. L'incontro di oggi con il Papa, in Vaticano, ha mostrato un Servizio Civile vivace, in espansione, come testimonia anche il trend dei progetti presentati all'Ufficio Nazionale: dagli 811 del 2002 si e' passati a 2.023 nel 2003, a 2.970 nel 2004, a 3.451 nel 2005, a 4100 nel 2006. "Tuttavia - si legge ancora nel numero speciale di Mondo Voc - il Servizio Civile sta registrando un momento di crisi soprattutto a causa dei tagli delle risorse economiche.
Dai 299 milioni di euro stanziati per il 2008 si e' scesi infatti a 171 previsti nella Finanziaria 2009 contro i 400 milioni stimati per permettere ad almeno 60 mila giovani la partecipazione al Servizio Civile". Una riduzione pari al 42 per cento che preoccupa e mette a rischio l'intero sistema. "Il Servizio Civile e' e deve rimanere un diritto di tutti i giovani che ne facciano richiesta e non solo di un'esigua elite", recita il "Manifesto per la Difesa del Servizio Civile Nazionale" presentato lo scorso novembre. Non solo: sembra ormai inevitabile una riforma per non svilire il Servizio Civile e dare a quanti piu' giovani possibile l'opportunita' di fare questa esperienza. "Il bambino e' cresciuto - ha motivato Giovanardi - e' necessario cambiargli alimentazione e dargli al piu' presto un vestito nuovo". Per questo e' stato avviato un tavolo tecnico per preparare una bozza di legge delega. Dai primi incontri e' emersa la necessita' di un rapporto piu' costruttivo fra Stato e Regioni, un superamento dello squilibrio fra il Sud e il Nord del Paese, una maggiore flessibilita' negli orari di impiego dei volontari.
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