mercoledì, agosto 27, 2008

Piccola miscellanea sugli esami di ammissione all'università


Università: al via i test d'accesso per 200mila matricole


Settembre, finite le vacanze, iniziano gli esami. Sono quelli dei test di ammissione delle università. Quasi tutte infatti chiedono il superamento di una prova a quiz prima di accettare la formale iscrizione accademica. E se sono oltre 120 mila i test effettuati dalla fine di luglio negli atenei italiani, ora, dopo la pausa di agosto, le università riaprono le porte ai neo diplomati e aspiranti matricole: saranno 200 mila gli studenti impegnati nelle prove di ammissione ai corsi di laurea, si comincia il 3 settembre con la selezione nazionale per l’accesso a Medicina e chirurgia, per passare poi, il 4, il 5 e l’8, rispettivamente al test di Odontoiatria, Veterinaria e Architettura. Il 9 è il giorno delle prove per le ammissione ai corsi di laurea delle professioni sanitarie, per finire il 10 settembre con l’esame per l’accesso a Scienze della formazione primaria. Le date del 9 e del 10 possono però variare a seconda dell’Università.

Le prove si basano su programmi definiti dal ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e nella maggior parte dei casi sono uguali in tutta Italia. Con il decreto ministeriale del 18 giugno 2008 sono infatti state stabilite le modalità e i contenuti delle prove di ammissione ai corsi ad accesso programmato a livello nazionale.
Ma quali sono le facoltà che richiedono un test di ammissione? Se sono ormai sempre più numerosi i corsi di laurea a numero chiuso in tutte le università statali italiane, come Medicina e chirurgia, Veterinaria, Odontoiatria, i corsi triennali dell’area sanitaria, Architettura e Scienze della formazione primaria, alcuni sono a numero programmato solo in alcune università, soprattutto nell’area Comunicazione, Psicologia, Economia, Scienze giuridiche. Per sapere quali sono è necessario però informarsi presso le singole segreterie universitarie. Così come diversi sono i regolamenti e i test per le università private, Bocconi, Luiss e Cattolica, che stabiliscono ormai da molti anni un numero limitato di posti ai propri corsi.

Come superare il test? Molte università organizzano dei corsi. La Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università di Verona ad esempio organizza un breve corso di preparazione alla prova per l’ammissione alle lauree triennali delle professioni sanitarie.
Anche su internet ci si può allenare alla prova d’esame e verificare la propria preparazione, o anche solo discutere sui tanti forum sui costi per sostenere i test di ammissione. Tra libri e corsi preparatori, tassa d’iscrizione ed eventuali spostamenti, gli studenti e le loro famiglia dovranno sostenere una spesa che può arrivare fino a 2 mila euro.

Sono numerosi i siti, come ad esempio Hoeplitest, nei quali basta selezionare il test che si vuole fare, e una volta registrati al sito, simulare la prova. Per ogni facoltà è indicato il tempo per lo svolgimento del test e tutti i criteri a cui la Commissione si attiene nella valutazione delle prove. Nell’incertezza è sempre meglio non rispondere alla domanda: per ogni risposta sbagliata sono infatti tolti da 0,25 punti a 0,50, mentre nessun punto viene dato o tolto per una risposta non data.

Sul sito di Alpha Test, una società che opera nel settore dell’editoria, della formazione e dell’orientamento scolastico-professionale è possibile ad esempio non solo trovare tutte le informazioni sui test di ammissione, ma anche sperimentare direttamente, facoltà per facoltà, la natura e la difficoltà delle domande.

Per l’accesso ai corsi universitari a numero programmato, su un punteggio massimo di 105 punti, 80 saranno assegnati sulla base del risultato del test d’ingresso e 25 saranno dati agli studenti che avranno conseguito risultati di eccellenza a scuola. A tal fine contribuiranno: la media complessiva, non inferiore a sette decimi, dei voti ottenuti negli scrutini finali di ciascuno degli ultimi tre anni di frequenza della scuola secondaria superiore; la valutazione finale conseguita nell’esame di Stato dal 20% degli studenti con la votazione più alta attribuita dalle singole commissioni, che comunque non deve essere inferiore a 80/100; la lode ottenuta nella valutazione finale dell’esame di Stato; le votazioni, uguali o superiori agli otto decimi, conseguite negli scrutini finali di ciascuno degli ultimi tre anni in discipline, predefinite nel bando di accesso a corsi universitari, che abbiano diretta attinenza o siano comunque significative per il corso di laurea prescelto.

E se in aumento risultano le iscrizioni ai test di ammissione per architettura, il camice bianco è ancora uno dei più ambiti. A Medicina, per circa 7.300 posti disponibili ci si aspettano, in base ai dati degli ultimi anni, oltre 55.000 candidati. Segue Odontoiatria, dove ci saranno oltre 15.000 pretendenti per i soli 782 posti disponibili in tutta Italia.

Diciottomila studenti sono già ai blocchi di partenza. A settembre per loro si apriranno i giochi per accedere ai corsi di laurea a numero programmato. Lo scorso anno, dopo che la magistratura portò alla luce una vera e propria organizzazione a delinquere che assicurava il superamento dei test ai corsisti privati, l´ateneo si dichiarò disponibile a organizzare direttamente dei brevi corsi di preparazione. Ma, il cambio in corsa del ministero per l´Università, ha fatto si che le regole sui nuovi test d´ingresso (in bilico dopo il caos del 2007) fossero diramate, simili alla precedenti, solo all´ultimo momento.

Impedendo all´università di Bari di organizzarsi per tempo. «L´ipotesi resta in piedi ma non per quest´anno - ha spiegato il prorettore Augusto Garuccio - non c´è stato il tempo necessario per provvedere anche a questo». Del resto i vertici dell´università hanno dovuto lavorare sodo per organizzare misure di sicurezza straordinarie a prova di truffa. Questo impegno, evidentemente, ha rassicurato gli aspiranti universitari che in massa si sono accreditati per i test d´ammissione. Ieri le segreterie decentrate dell´università di Bari sono rimaste eccezionalmente aperte fino alle 18 per accogliere un folto esercito di ritardatari. Gli studenti che, nonostante la possibilità offerta di sbrigare completamente la pratica su Internet, hanno atteso l´ultimo giorno utile per iscriversi ai test d´ingresso sono stati numerosissimi. E hanno contribuito a ritoccare verso l´alto il trend positivo di iscrizioni già registrato ieri: rispetto allo scorso anno ai test d´ingresso per accedere ai corsi di studio a numero programmato parteciperà complessivamente il 20 per cento di studenti in più rispetto allo scorso anno.

Lo scandalo dei test di Medicina passati con gli sms, che lo scorso anno portò l´ateneo alla ribalta nazionale, non hanno scoraggiato i neo diplomati. Al contrario. «Noi non ci stupiamo di questo trend positivo - spiega il prorettore, Augusto Garuccio - il modo in cui l´ateneo ha affrontato la difficile situazione dello scorso anno e l´emersione degli inganni perpetrati offre semmai maggiori garanzie agli studenti onesti che si apprestano alle prove d´ingresso». Le misure di sicurezza straordinarie che saranno adottate per garantire un regolare svolgimento dei concorsi dovrebbero limitare al massimo i possibili trucchetti per superare l´esame. E, infatti, tra gli studenti che stanno preparando la prova d´ammissione il clima sembra sereno. «Non sono per nulla preoccupati dei possibili inganni - spiega Luigi D´Abbicco responsabile di Azione universitaria - semmai temono di più l´elevato numero di partecipanti che si sono iscritti alle prove di selezione. Questo riduce per loro le possibilità di accedere ai corsi a numero chiuso».

I precorsi offerti dalla sua associazione universitaria non sono mai stati seguiti come quest´anno. Per partecipare non si paga nulla perché i docenti di Medicina offrono gratuitamente le lezioni di ripetizione e tutto lo sforzo organizzativo è assorbito dal lavoro volontario degli iscritti alle diverse associazioni. Anche Studenti per medicina offre le sue lezioni. «Anche se avremmo preferito che ad occuparsene fosse state direttamente l´università - spiega il senatore accademico, Nicolas Caputo - questa sarebbe stata un ulteriore garanzia di trasparenza per gli iscritti».

Mentre non si placano le polemiche sulla scuola - l'ultima, in ordine di tempo, quella sulla professionalità dei docenti - nella università stanno per partire i test d'accesso alle facoltà a numero chiuso per l'anno accademico 2008/2009. Per le 200mila aspiranti matricole il calendario delle prove si aprirà mercoledì prossimo, 3 settembre, con la prova nazionale per l'ammissione a Medicina e Chirurgia, per continuare il 4 settembre con i test per Odontoiatria e Protesi dentaria, il 5 per Veterinaria e l'8 settembre per Architettura. Il 9 e il 10 settembre, infine, sarà la volta dei test per l'accesso ai corsi di laurea delle Professioni sanitarie e per quelli in Scienze della formazione primaria: in questo caso, le prove saranno stabilite dai singoli atenei e non a livello nazionale, così come accade per l'iscrizione a Scienze della comunicazione, Economia e Psicologia.
Per quanto riguarda i costi, tra iscrizione (mai sotto i 40 euro), libri ed eventuali spostamenti, le spese vanno dai 100 ai 300 euro. Naturalmente esistono società che organizzano corsi specifici, le cui tariffe, per l'area medica, arrivano a 1.700 euro per 70 ore. Più economici i corsi per altre facoltà, ma molti studenti preferiscono preparare da soli le prove, soprattutto quelle di cultura generale. Magari rispolverando i libri delle superiori, prendendo l'abitudine di leggere il giornale tutti i giorni o aiutati da iniziative come quella del nostro sito attraverso test specifici da effettuare online. Da quest'anno, inoltre, il ministero ha messo a punto uno strumento di simulazione (www.accessoprogrammato.miur.it) con il quale esercitarsi, verificare il proprio grado di competenze e anche ottenere informazioni dettagliate sullo svolgimento delle prove, attraverso un video clip che mostra come compilare i test e quali accorgimenti usare al momento della riconsegna della busta contenente i quesiti.
Istruzioni che sono contenute anche nel Dm dello scorso 18 giugno, con il quale il ministro Mariastella Gelmini ha fissato le modalità di partecipazione e i contenuti delle prove, ma anche i criteri per la tutela della privacy e la trasparenza. Più rigore, quindi, dopo lo scandalo sulle truffe nei test per Medicina che lo scorso anno coinvolse, da Nord a Sud, diversi atenei del Paese, con l'annullamento delle prove nelle sedi di Bari e Catanzaro. In quell'occasione, l'ex ministro Mussi intervenne proponendo misure per bandire dagli atenei per cinque anni gli studenti coinvolti nelle frodi, ma anche Gelmini, all'indomani del suo insediamento, ha annunciato una "revisione dei test per migliorarli e renderli più meritocratici".
Una volta superata la prova di ammissione, in molti atenei gli studenti troveranno corsi di laurea riorganizzati e con un numero di esami inferiore agli anni precedenti. Con l'anno accademico 2008/2009, infatti, partiranno le nuove lauree previste dal Dm 270/04: tetto massimo di 20 esami per la triennale e di 12 per la magistrale e almeno il 50% degli insegnamenti di ogni corso affidati a professori o ricercatori di ruolo dell'ateneo. Le nuove regole diventeranno obbligatorie per tutte le università a partire dal 2010.
di Alessia Tripodi Sole 24 ore
Accesso Programmato

Prove nazionali di ammissione ai corsi ad accesso programmato Anno Accademico 2008/2009



Documenti ministeriali

È disponibile il Decreto Ministeriale del 18 giugno 2008 e i suoi allegati, con il quale sono state fissate le modalità di partecipazione ed i contenuti delle prove.



È disponibile il video informativo con le istruzioni su come sostenere la prova, per accedere clicca qui a fianco.

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Date di svolgimento delle prove

Medicina e Chirurgia

3 Settembre 2008

Odontoiatria e Protesi Dentaria

4 Settembre 2008

Medicina Veterinaria

5 Settembre 2008

Corsi direttamente finalizzati alla formazione di architetto

8 Settembre 2008


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