domenica, novembre 04, 2007

NOVELLO 2007 AL VIA CON 16 MILIONI DI BOTTIGLIE


Dalla mezzanotte ed un minuto sarà possibile stappare la produzione di 16 milioni di bottiglie di novello 2007. Vino che potrà essere consumato entro i prossimi sei mesi, termine ultimo consigliato affinché mantenga inalterate le proprie caratteristiche.

E' quanto afferma la Coldiretti stimando una riduzione del 10% nella quantità rispetto al 2006, frutto di una vendemmia di buona qualità ma 'avara' con una produzione di poco superiore ai 40 milioni di ettolitri. Il novello Made in Italy, ricorda la Coldiretti, arriva sul mercato, secondo quanto previsto da un decreto ministeriale, con ben due settimane di anticipo rispetto al concorrente beaujolais nouveau francese, che si potrà assaggiare solo a partire dal terzo giovedì di novembre, il 20.

I prezzi del novello Made in Italy in vendita variano su valori compresi tra i tre e i sette euro a bottiglia, con una media di circa 5 euro. Il "vino da bere giovane" è nato negli anni '50 in Francia nella regione Beaujolais e le sue caratteristiche sono determinate dal metodo di vinificazione utilizzato che e' stato messo a punto dal ricercatore francese Flanzy ed è profondamente diverso da quello tradizionale: le uve del novello, infatti, non vengono pigiate e successivamente fermentate come nel caso dei vini tradizionali, ma viene invece effettuata la fermentazione direttamente con gli acini interi in modo che solo una piccola parte degli zuccheri presenti si trasformi in alcool, conferendo al vino il caratteristico gusto amabile e fruttato. Ormai da molti anni il novello è divenuto anche in Italia un fenomeno di mercato e di costume con le sue caratteristiche di leggerezza, bassa gradazione (11 gradi), bouquet aromatico, trasparenza del colore rosso rubino.

L'abbinamento consigliato é con i prodotti autunnali, dalle caldarroste ai prodotti tipici del territorio come salumi, verdure in pinzimonio e formaggi piccanti a pasta molle. Il fatturato del vino novello, stima la Coldiretti, si aggira attorniagli 80 milioni di euro ed è realizzato da meno di quattrocento aziende con oltre un terzo del totale delle bottiglie che esce dalle cantine del Veneto che insieme alla Toscana copre quasi la metà della produzione nazionale, mentre a seguire si posizionano il Trentino, l'Emilia Romagna, il Friuli Venezia Giulia, la Puglia, la Sardegna, la Sicilia, il Lazio, l'Umbria, il Piemonte e le Marche. La produzione italiana, conclude Coldiretti, si caratterizza sopratutto con novelli monovitigno con l'utilizzazione di un'ampia gamma di vitigni autoctoni (Teroldelgo, Ciliegiolo, Nero d'Avola) anche se quelli più utilizzati sono nell'ordine Merlot, Sangiovese, Cabernet, Montepulciano e Barbera.


UNO SGUARDO AL TERRITORIO: Vino Novello e castagne del Sannio in fiera
Vino, caldarroste e altri prodotti tipici del territorio sannita sono i protagonisti della tredicesima edizione di “Novello…gli facciamo la festa”, rassegna in programma a Benevento sabato 10 e domenica 11 novembre. Si tratta di una degustazione in piazza organizzata dall’assessorato alle Attività produttive del Comune di Benevento, guidato da Pietro Iadanza.
di Cecilia Del Gaudio
Vino novello del Sannio, castagne arrostite e prodotti tipici del territorio, sono i protagonisti della tredicesima edizione di “Novello…gli facciamo la festa”, in programma a Benevento sabato 10 e domenica 11 novembre. A prendervi parte, tra le altre sono le aziende vitivinicole “Cantine Iannella”, “La Guardiense”, “Cantina sociale di Solopaca”, “Cantina del Taburno”, “Cantine Tora”. Il vino Novello per dirsi tale deve rispondere ai criteri dettati dal Decreto ministeriale del 6 ottobre 1989, e cioè deve avere almeno il 30 per cento di vino ottenuto da macerazione carbonica, mentre il residuo è rosso giovane. Il sistema di macerazione carbonica prevede che l’uva sia introdotta in un serbatoio intera, e che questo venga, poi, saturato con l’anidride carbonica.
L’uva, che forma il mosto proveniente dagli acini schiacciati per effetto della gravità e in cui si inseriranno i lieviti che daranno il via al processo di fermentazione, rimane a macerare per dieci giorni. Alla fine del processo, che prevede ancora una fase di pressatura, fermentazione, formazione della massa, stabilizzazione e imbottigliamento, si ottiene il vino dai sapori e gli aromi tipici del Novello da gustare a una temperatura tra i dieci e i dodici gradi centigradi. Il vino Novello è un vino leggero e frizzantino. Non occorre essere esperti enologi per apprezzarlo e naturalmente berlo per il proprio piacere. Grazie alle sue caratteristiche organolettiche, che lo distinguono e lo fanno apprezzare sempre di più, il vino Novello sannita acquisisce fette di mercato in costante crescita, soprattutto tra i più giovani che ne apprezzano la trasparenza del colore, la bassa gradazione alcolica, la leggerezza e il bouquet aromatico.
Il vino Novello si può bere molto prima del vino tradizionale ma non ha un alto grado di conservazione. A Benevento, nella centralissima piazza Roma, all’interno di appositi stand, c’è spazio non solo per le degustazioni, ma anche per spettacoli di musica ed intrattenimento.
Il programma prevede, infatti, l’esibizione, sabato 10 novembre, dello spettacolo itinerante di musica swing, lungo corso Garibaldi del gruppo di fiati “The swing on the road”. A seguire, domenica è la volta de “I cantori del Torano” che propongono una performance di musica classica napoletana.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Perche non:)

Anonimo ha detto...

imparato molto