Investire sul turismo sociale oggi per favorire la crescita di turisti consapevoli domani. È questa la filosofia dell´accordo di collaborazione firmato l’ 8 novembre - tra l´Are, nella persona del suo presidente, Riccardo Illy, l´International Bureau of Social Tourism, rappresentato dal presidente Norberto Tonini, e la Local and Regional Authorities Network of Social and Fair Tourism, rappresentato da Alain Belviso, presente il direttore generale di "Turismo Fvg", Josep Ejarque. Secondo il presidente Illy, l´Are considera l´accordo importante perché contempla due obiettivi: "consentire a persone che altrimenti non potrebbero farlo di poter viaggiare o andare in vacanza; promuovere verso i giovani la conoscenza di Paesi e territori grazie al turismo". Le Regioni fanno bene a investire nel turismo sociale "perché ciò può favorire - ha affermato Illy - la nascita dei turisti di domani. Il Friuli Venezia Giulia ha strutture deputate proprio al turismo sociale: il complesso residenziale-sportivo Ge. Tur. Di Lignano, realizzato in occasione dei Giochi Olimpici Giovanili; le strutture didattiche dei Parchi e delle Riserve naturali". Sia Tonini che Belviso si sono quindi soffermati sul significato del "turismo sociale": dalle poche decine di migliaia di turisti del dopoguerra siamo passati agli 800 milioni di oggi, che diverranno nel giro di 10-15 anni 1 miliardo e mezzo a livello globale. "Se ciò porta dei benefici occupazionali e quindi benessere, crea anche dei problemi di sostenibilità: da qui l´esigenza di un turismo non più solo sociale, ma anche sostenibile e solidale". I valori del turismo sociale (scambio, incontro, comprensione fra i popoli) vanno allora portati nel nuovo contesto mondiale: l´accordo con l´Are e quindi con le Regioni può portare a una nuova visione nel settore. .
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