In alcuni istituti non accettano le iscrizioni. Il triste pellegrinaggio dei genitori "Ci rivolgeremo alla magistratura si avvii una ispezione".
NAPOLI - Divieto d´accesso per i bambini disabili. Porte chiuse in faccia all´handicap. Le scuole paritarie napoletane dicono no all´iscrizione di alunni portatori di handicap. Li rimandano indietro, suggeriscono l´iscrizione in altri istituti, si oppongono alla presenza, tra i loro studenti, dei ragazzini in difficoltà. Sono 67, a Napoli, le scuole paritarie elementari e medie (dunque della fascia dell´obbligo scolastico) che hanno rifiutato l´iscrizione di un bambino disabile. Sono 67 su 85. Solo 18 sono gli istituti che hanno immediatamente accettato la "presa in carico" dell´alunno handicappato. Tutti gli altri hanno opposto rifiuti più o meno garbati: «Non abbiamo i soldi per pagare il sostegno», oppure «le classi sono già piene», o ancora «non abbiamo esperienza in proposito».
A raccontare il triste pellegrinaggio dei genitori a caccia di una scuola che accettasse i loro bambini handicappati è stata ieri l´associazione "Tutti a scuola", che ha condotto un´indagine a tappeto nelle scuole paritarie della città. Le paritarie, non le private. E le scuole paritarie, va precisato, sono quelle che hanno ottenuto tale titolo dal Ministero, potendo garantire, per gli alunni e per il personale, lo stesso trattamento delle scuole pubbliche. Le paritarie, per intenderci, hanno accesso molto spesso a finanziamenti statali e sono considerate pari alle scuole pubbliche (come avviene con le cliniche private accreditate presso il servizio sanitario nazionale). E sono obbligate ad iscrivere, all´occorrenza, alunni con handicap. «Ma non lo fanno», racconta Toni Nocchetti, portavoce di "Tutti a scuola". «Dal 3 al 18 settembre abbiamo provato ad iscrivere i nostri bambini nelle 85 scuole paritarie della città. Ci hanno risposto che non era possibile. Ed ora la nostra indagine finirà all´attenzione della magistratura». Solo 18 istituti «hanno risposto in modo affermativo alle nostre richieste». Ecco quali: La Nice Global Schoool, le Povere figlie della Visitazione di Maria, la Santa Maria Maddalena, Le villette, Il cigno, Nuovi orizzonti, L´oasi del fanciullo, l´Istituto Rossini, il Papa Giovanni XXIII, la Madre del Buon Consiglio, Dalla parte dei bambini, l´Istituto figlie di Sant´Anna, la Domus Pueri, la Bernadetta, la Coop Padre Gaetano Enrico, la Multicenter school, la Cedis, la Don Russolillo.
Sono, queste, le scuole paritarie che hanno accettato di accogliere alunni disabili, le uniche che si mostrano rispettose dei diritti dei più deboli e delle leggi dello Stato. «Per tutte le altre chiediamo al direttore scolastico regionale Alberto Bottino di avviare ispezioni» aggiunge Nocchetti. Mentre l´assessore regionale all´Istruzione, Corrado Gabriele, intervenendo alla conferenza stampa, racconta che, «secondo l´anagrafe scolastica regionale, sono ben 1.611 i disabili che mancano all´appello, nelle scuole della Campania». Nella maggior parte dei casi ragazzi in età dell´obbligo, ma senza alcuna prospettiva di istruzione e integrazione.
«Su questi ragazzi, perché tornino a scuola, si concentrano ora le forze delle autorità competenti - aggiunge Gabriele - Ma mancano all´appello, nei nostri istituti, anche altri 58 mila ragazzi che hanno smesso di frequentare. Quanto ai disabili, e all´assistenza che deve essere loro garantita a scuola, la Regione è pronta a metterci risorse sue, magari attingendo ai fondi europei».
TRATTO DA: la Repubblica del 04/10/2007
(b.d.f.)
NAPOLI - Divieto d´accesso per i bambini disabili. Porte chiuse in faccia all´handicap. Le scuole paritarie napoletane dicono no all´iscrizione di alunni portatori di handicap. Li rimandano indietro, suggeriscono l´iscrizione in altri istituti, si oppongono alla presenza, tra i loro studenti, dei ragazzini in difficoltà. Sono 67, a Napoli, le scuole paritarie elementari e medie (dunque della fascia dell´obbligo scolastico) che hanno rifiutato l´iscrizione di un bambino disabile. Sono 67 su 85. Solo 18 sono gli istituti che hanno immediatamente accettato la "presa in carico" dell´alunno handicappato. Tutti gli altri hanno opposto rifiuti più o meno garbati: «Non abbiamo i soldi per pagare il sostegno», oppure «le classi sono già piene», o ancora «non abbiamo esperienza in proposito».
A raccontare il triste pellegrinaggio dei genitori a caccia di una scuola che accettasse i loro bambini handicappati è stata ieri l´associazione "Tutti a scuola", che ha condotto un´indagine a tappeto nelle scuole paritarie della città. Le paritarie, non le private. E le scuole paritarie, va precisato, sono quelle che hanno ottenuto tale titolo dal Ministero, potendo garantire, per gli alunni e per il personale, lo stesso trattamento delle scuole pubbliche. Le paritarie, per intenderci, hanno accesso molto spesso a finanziamenti statali e sono considerate pari alle scuole pubbliche (come avviene con le cliniche private accreditate presso il servizio sanitario nazionale). E sono obbligate ad iscrivere, all´occorrenza, alunni con handicap. «Ma non lo fanno», racconta Toni Nocchetti, portavoce di "Tutti a scuola". «Dal 3 al 18 settembre abbiamo provato ad iscrivere i nostri bambini nelle 85 scuole paritarie della città. Ci hanno risposto che non era possibile. Ed ora la nostra indagine finirà all´attenzione della magistratura». Solo 18 istituti «hanno risposto in modo affermativo alle nostre richieste». Ecco quali: La Nice Global Schoool, le Povere figlie della Visitazione di Maria, la Santa Maria Maddalena, Le villette, Il cigno, Nuovi orizzonti, L´oasi del fanciullo, l´Istituto Rossini, il Papa Giovanni XXIII, la Madre del Buon Consiglio, Dalla parte dei bambini, l´Istituto figlie di Sant´Anna, la Domus Pueri, la Bernadetta, la Coop Padre Gaetano Enrico, la Multicenter school, la Cedis, la Don Russolillo.
Sono, queste, le scuole paritarie che hanno accettato di accogliere alunni disabili, le uniche che si mostrano rispettose dei diritti dei più deboli e delle leggi dello Stato. «Per tutte le altre chiediamo al direttore scolastico regionale Alberto Bottino di avviare ispezioni» aggiunge Nocchetti. Mentre l´assessore regionale all´Istruzione, Corrado Gabriele, intervenendo alla conferenza stampa, racconta che, «secondo l´anagrafe scolastica regionale, sono ben 1.611 i disabili che mancano all´appello, nelle scuole della Campania». Nella maggior parte dei casi ragazzi in età dell´obbligo, ma senza alcuna prospettiva di istruzione e integrazione.
«Su questi ragazzi, perché tornino a scuola, si concentrano ora le forze delle autorità competenti - aggiunge Gabriele - Ma mancano all´appello, nei nostri istituti, anche altri 58 mila ragazzi che hanno smesso di frequentare. Quanto ai disabili, e all´assistenza che deve essere loro garantita a scuola, la Regione è pronta a metterci risorse sue, magari attingendo ai fondi europei».
TRATTO DA: la Repubblica del 04/10/2007
(b.d.f.)
2 commenti:
Che vergogna, pensavo di essere napoletano e non uno spartano. A quanto pare il Vesuvio è diventato il nuovo monte Taigeto, il luogo dove gli spartani buttavano via i bambini disabili.
quello che stavo cercando, grazie
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