giovedì, agosto 23, 2007

Si accende la corsa in vista delle primarie per la guida del Partito democratico in Campania

Pd, la terza via di Piccolo "Senza De Mita e Cozzolino"
Ottavio Lucarelli LaRepubblica
Il segretario della Margherita pronto a candidarsi

«È assolutamente sbagliato trasformare la competizione per la segreteria regionale del Partito democratico in uno scontro tra Ds e Margherita. Un braccio di ferro tra Ciriaco De Mita e l´assessore regionale diessino Andrea Cozzolino, peraltro, sarebbe un epilogo pericoloso». Salvatore Piccolo, segretario provinciale della Margherita e fondatore della sede unitaria provvisoria del Pd di Napoli al viale Gramsci, boccia quello che in Campania si sta delineando, in vista delle primarie nazionali e regionali del 14 ottobre, come una sorta di ballottaggio. Campania che ancora una volta rischia di diventare un "caso" nella geografia del centrosinistra, anche se manca un mese alla presentazione di liste e candidati.
Segretario Piccolo, perché parla di un epilogo pericoloso?
«Non mi riferisco, ovviamente, alle persone di De Mita e Cozzolino. La mia preoccupazione è nel rischio di uno scontro frontale tra Ds e Margherita».
E qual è la soluzione?
«A quel punto potrebbe nascere una terza candidatura».
Sarebbe lei il terzo candidato?
«Non ho detto questo. Io credo però che l´eventualità di più persone in corsa per la segreteria regionale possa essere un arricchimento, ammesso che le candidature scaturiscano da un progetto che dia nuova credibilità al centrosinistra in Campania recuperando consenso e fiducia in un´opinione pubblica che oggi appare disorientata».
Ma l´opinione pubblica campana secondo lei cosa vorrebbe dal Pd per riacquistare fiducia?
«Innanzitutto una competizione aperta senza accordi di potere e senza soluzioni precostituite, in cui sia coinvolto chi sul territorio aspetta con speranza il nuovo partito. Credo che la gente guardi a candidati e a programmi che siano espressione di una condivisione ampia e trasversale che metta assieme esponenti di Margherita, Ds, Alleanza riformista e mondi esterni, dall´associazionismo ai movimenti e a quanti sono estranei alla militanza di partito. Occorre coinvolgere seriamente giovani, donne e personalità esterne, alimentando una forte e reale partecipazione che renda credibile il processo di costituzione del Partito democratico».
Ma cosa non sta funzionando in queste settimane di rodaggio in vista delle Primarie di ottobre?
«C´è chi lavora per trasformare la competizione in una guerra di apparati, ma troverà il fermo dissenso mio e di quanti altri, da amministratori locali a dirigenti di partito, contrasteranno qualsiasi percorso del nuovo

2 commenti:

Anonimo ha detto...

leggere l'intero blog, pretty good

Anonimo ha detto...

good start