Governo e Microsoft siglano un'intesa per la creazione, in Campania, di uno dei tre Centri per l'innovazione italiani (gli altri due sono in Piemonte e Toscana). I tre super centri conteranno su un finanziamento di un milione di dollari da parte di Microsoft e su un contributo dalla parte pubblica. I Centri saranno il frutto di successive intese tra Microsoft, le Regioni, gli enti locali e le Università. Si baseranno sul modello dei Microsoft Innovation Center, strutture avanzate già presenti in 60 paesi del mondo. Ogni Centro sarà focalizzato su uno specifico ambito tecnologico. La Campania lavorerà sulle tecnologie di sicurezza del cittadino e del territorio.
Pubblico e privato uniscono le forze per dare nuovo impulso alla diffusione delle tecnologie e delle competenze informatiche sul territorio: con questo spirito, governo e Microsoft hanno siglato a Palazzo Chigi un'intesa che prevede una collaborazione per attività di formazione, trasferimento tecnologico e progetti di ricerca, con la creazione di tre Centri per l'innovazione in Piemonte, Campania e Toscana. I tre super Centri conteranno su un finanziamento di un milione di dollari da parte di Microsoft. L'accordo, che prevede un contributo finanziario anche dalla parte pubblica, è stato firmato dai ministri dell'Università e Ricerca, Fabio Mussi, delle Riforme nella Pubblica amministrazione, Luigi Nicolais (in foto), e dall'amministratore delegato di Microsoft Italia Marco Comastri.
I tre Centri, le cui attività saranno basate su tecnologie Microsoft, verranno costituiti d'intesa tra Microsoft, le Regioni, gli enti locali e le Università. Si baseranno sul modello dei Microsoft Innovation Center, strutture avanzate già presenti in 60 paesi del mondo. Ogni Centro sarà focalizzato su uno specifico ambito tecnologico: il Piemonte si concentrerà sulle tecnologie “embedded“ (per la gestione di dispositivi al cuore di sofisticate soluzioni hardware e software in campi strategici quali automobili, telemedicina, robotica e protezione civile).
La Campania, in particolare, lavorerà sulle tecnologie di sicurezza del cittadino e del territorio. Microsoft finanzierà per un periodo di tre anni ciascuno dei Centri, per un importo complessivo di un milione di dollari, ma metterà anche a disposizione prodotti tecnologici e personale. "Si tratta di un modello avanzato di collaborazione tra poteri pubblici e imprese - dice Mussi - con il fine di aumentare il livello di specializzazione. Sul versante dell'innovazione e della tecnologia, negli ultimi anni l'Italia ha perso colpi - ha aggiunto il ministro - ma abbiamo delle grandissime potenzialità e l'accordo di oggi è un passo molto importante“. Anche secondo il ministro Nicolais l'accordo siglato oggi è un "passo avanti per arrivare ad una collaborazione forte tra grandi imprese multinazionali e università, con l'obiettivo di creare sempre maggiori opportunità per i giovani e per i nostri ricercatori e di dare all'Italia l'opportunità di essere competitiva nella ricerca di eccellenza". Ma da una simile sinergia pubblico-privato, hanno concordato Mussi e Nicolais, possono nascere anche delle grandi opportunità per le piccole e medie imprese sul territorio, che potranno avvalersi del supporto tecnico dei Centri.
L'Italia, osserva Comastri, "deve superare le barriere che impediscono lo sviluppo della società dell'innovazione, il che vuol dire aumentare la conoscenza (solo il 43 per cento degli italianiusa Internet), aumentare gli investimenti delle aziende e promuovere il collegamento con le università". Centro di innovazione: le aree di intervento
1. Competenze e capitale intellettuale
Formazione tecnologica attraverso corsi e laboratory “hands-on” per sviluppatori in aziende, istituzioni pubbliche e università
2. Innovazione di processo e supporto a una cultura di business
Corsi sul software business management e sulla realizzazione di business plan
Supporto e revisione di progetti per aziende IT
Formazione sulle metodologie per la gestione del ciclo di vita delle applicazioni e la certificazione della qualità del prodotto
3. Innovazione di prodotto e collaborazioni industriali
Supporto all’innovazione e alla crescita delle aziende, facilitando lo sviluppo di prototipi e soluzioni innovative, in particolare nel settore informatico
Supporto all’adozione delle più innovative tecnologie software
Stimolo allo sviluppo di progetti da parte delle aziende e delle istituzioni locali
da Il Denaro di Sabrina Milano
Pubblico e privato uniscono le forze per dare nuovo impulso alla diffusione delle tecnologie e delle competenze informatiche sul territorio: con questo spirito, governo e Microsoft hanno siglato a Palazzo Chigi un'intesa che prevede una collaborazione per attività di formazione, trasferimento tecnologico e progetti di ricerca, con la creazione di tre Centri per l'innovazione in Piemonte, Campania e Toscana. I tre super Centri conteranno su un finanziamento di un milione di dollari da parte di Microsoft. L'accordo, che prevede un contributo finanziario anche dalla parte pubblica, è stato firmato dai ministri dell'Università e Ricerca, Fabio Mussi, delle Riforme nella Pubblica amministrazione, Luigi Nicolais (in foto), e dall'amministratore delegato di Microsoft Italia Marco Comastri.
I tre Centri, le cui attività saranno basate su tecnologie Microsoft, verranno costituiti d'intesa tra Microsoft, le Regioni, gli enti locali e le Università. Si baseranno sul modello dei Microsoft Innovation Center, strutture avanzate già presenti in 60 paesi del mondo. Ogni Centro sarà focalizzato su uno specifico ambito tecnologico: il Piemonte si concentrerà sulle tecnologie “embedded“ (per la gestione di dispositivi al cuore di sofisticate soluzioni hardware e software in campi strategici quali automobili, telemedicina, robotica e protezione civile).
La Campania, in particolare, lavorerà sulle tecnologie di sicurezza del cittadino e del territorio. Microsoft finanzierà per un periodo di tre anni ciascuno dei Centri, per un importo complessivo di un milione di dollari, ma metterà anche a disposizione prodotti tecnologici e personale. "Si tratta di un modello avanzato di collaborazione tra poteri pubblici e imprese - dice Mussi - con il fine di aumentare il livello di specializzazione. Sul versante dell'innovazione e della tecnologia, negli ultimi anni l'Italia ha perso colpi - ha aggiunto il ministro - ma abbiamo delle grandissime potenzialità e l'accordo di oggi è un passo molto importante“. Anche secondo il ministro Nicolais l'accordo siglato oggi è un "passo avanti per arrivare ad una collaborazione forte tra grandi imprese multinazionali e università, con l'obiettivo di creare sempre maggiori opportunità per i giovani e per i nostri ricercatori e di dare all'Italia l'opportunità di essere competitiva nella ricerca di eccellenza". Ma da una simile sinergia pubblico-privato, hanno concordato Mussi e Nicolais, possono nascere anche delle grandi opportunità per le piccole e medie imprese sul territorio, che potranno avvalersi del supporto tecnico dei Centri.
L'Italia, osserva Comastri, "deve superare le barriere che impediscono lo sviluppo della società dell'innovazione, il che vuol dire aumentare la conoscenza (solo il 43 per cento degli italianiusa Internet), aumentare gli investimenti delle aziende e promuovere il collegamento con le università". Centro di innovazione: le aree di intervento
1. Competenze e capitale intellettuale
Formazione tecnologica attraverso corsi e laboratory “hands-on” per sviluppatori in aziende, istituzioni pubbliche e università
2. Innovazione di processo e supporto a una cultura di business
Corsi sul software business management e sulla realizzazione di business plan
Supporto e revisione di progetti per aziende IT
Formazione sulle metodologie per la gestione del ciclo di vita delle applicazioni e la certificazione della qualità del prodotto
3. Innovazione di prodotto e collaborazioni industriali
Supporto all’innovazione e alla crescita delle aziende, facilitando lo sviluppo di prototipi e soluzioni innovative, in particolare nel settore informatico
Supporto all’adozione delle più innovative tecnologie software
Stimolo allo sviluppo di progetti da parte delle aziende e delle istituzioni locali
da Il Denaro di Sabrina Milano
2 commenti:
imparato molto
Si, probabilmente lo e
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