Tante persone sono rimaste sgomente dall'orrore del grave delitto di Perugia dove una giovane donna, incinta di otto mesi e madre di due figli è stata uccisa. Toccherà ai giudici trovare il colpevole, senza creare mostri, (al primo minuto qualche fonte giornalistica immaginando la rapina riproponeva il tema della sicurezza e dell'ordine). Oggi considerando come possibile colpevole il marito e immaginando come movente la gelosia si chiede l'autopsia del feto per capire se non era figlio suo. Un orrore. L'omicidio resta tale e quale comunque, anche doppio. Per spiegare meglio, però, pubblico integralmente un articolo di Gennaro Carotenuto che ci fa capire l'assurdo e propone di non guardare indifferenti. (cliccando sul titolo vai all'articolo originale).
Codice Penale, art. 587
Chiunque cagiona la morte del coniuge, della figlia o della sorella, nell'atto in cui ne scopre la illegittima relazione carnale e nello stato d'ira determinato dall'offesa recata all'onor suo o della famiglia, è punito con la reclusione da tre a sette anni. Alla stessa pena soggiace chi, nelle dette circostanze, cagiona la morte della persona che sia in illegittima relazione carnale col coniuge, con la figlia o con la sorella.
Chiunque cagiona la morte del coniuge, della figlia o della sorella, nell'atto in cui ne scopre la illegittima relazione carnale e nello stato d'ira determinato dall'offesa recata all'onor suo o della famiglia, è punito con la reclusione da tre a sette anni. Alla stessa pena soggiace chi, nelle dette circostanze, cagiona la morte della persona che sia in illegittima relazione carnale col coniuge, con la figlia o con la sorella.
Il caso del "femminicidio" di Marsciano (Perugia), dove una giovane madre incinta di otto mesi, Barbara Cicioni, è stata ammazzata di botte, e per il suo assassinio è stato arrestato il marito, Roberto Spaccino, incriminato per omicidio e maltrattamenti, necessita l'impegno immediato della società civile.
La rassegna stampa di Radio3 porta una notizia che fa sobbalzare. Siccome il movente sarebbe la gelosia e in specie Spaccino avrebbe accusato la moglie di aspettare un figlio non suo, il magistrato ha disposto l'esame del DNA sul feto.
Un moto di sorpresa viene sostituito immediatamente dallo sdegno.
Esame del DNA per far cosa? Per accertare se i timori dell'assassino di avere "le corna" erano fondati? E se fosse? Sarebbe un'attenuante ai fini processuali?
E se fosse un'attenuante allora dovremmo dedurre che la magistratura umbra ha ristabilito il delitto d'onore, abolito con estremo ritardo su tutto il mondo civile appena il 5 agosto 1981, sembra un secolo?
Che Spaccino abbia "ragione" o no, la paternità del feto è del tutto irrilevante a fini processuali e quell'esame è l'ultimo insulto a Barbara Cicioni e alla privatezza di lei e perfino della bambina.
Questo paese mostra sempre più segni di involuzione. A quando la reintroduzione dell'Art. 559 del Codice Rocco che puniva l'adulterio della moglie, ma non del marito, o quello del "matrimonio riparatore" che nel Codice Zanardelli estingueva la violenza carnale?
Quell'esame del DNA, irrilevante processualmente e indegno culturalmente, va fermato. A volte avvengono episodi apparentemente marginali, nei quali una società intera deve rivoltarsi e deve dire basta. Poi potrebbe essere troppo tardi.
La rassegna stampa di Radio3 porta una notizia che fa sobbalzare. Siccome il movente sarebbe la gelosia e in specie Spaccino avrebbe accusato la moglie di aspettare un figlio non suo, il magistrato ha disposto l'esame del DNA sul feto.
Un moto di sorpresa viene sostituito immediatamente dallo sdegno.
Esame del DNA per far cosa? Per accertare se i timori dell'assassino di avere "le corna" erano fondati? E se fosse? Sarebbe un'attenuante ai fini processuali?
E se fosse un'attenuante allora dovremmo dedurre che la magistratura umbra ha ristabilito il delitto d'onore, abolito con estremo ritardo su tutto il mondo civile appena il 5 agosto 1981, sembra un secolo?
Che Spaccino abbia "ragione" o no, la paternità del feto è del tutto irrilevante a fini processuali e quell'esame è l'ultimo insulto a Barbara Cicioni e alla privatezza di lei e perfino della bambina.
Questo paese mostra sempre più segni di involuzione. A quando la reintroduzione dell'Art. 559 del Codice Rocco che puniva l'adulterio della moglie, ma non del marito, o quello del "matrimonio riparatore" che nel Codice Zanardelli estingueva la violenza carnale?
Quell'esame del DNA, irrilevante processualmente e indegno culturalmente, va fermato. A volte avvengono episodi apparentemente marginali, nei quali una società intera deve rivoltarsi e deve dire basta. Poi potrebbe essere troppo tardi.
2 commenti:
Sbagli. Leggiti bene tutte le notizie e soprattutto la cronologia delle stesse. L'esame del DNA è stato ordinato immediatamente, insieme a quello autoptico sulla povera Barbara. Te lo dico perchè me lo ricordo come una dlle cose che mi ha colpita di più e non capivo il perchè di quell'esame. Ma ci ho messo poco ad intuire che dovevano avere quell'esame il prima possibile. In modo da non dare questo alibi alla difesa in fase processuale, in modo che il presunto assassino, che era persona abituata a tradire la moglie, non si servisse di questa bugia come attenuante e potesse ottenere la seminfermità momentanea. Lo accusano di omicidio volontario, cercano solo di prevenire le possibili "arrampicate sugli specchi" di una difesa già senza argomenti. Del resto glli investigatori lo hanno detto subito che l'accusato si è dimostrato avvezzo ad attribuire agli altri comportamenti invece tipici del suo modo di fare. Mi disgusta questa strategia difensiva volta a gettar fango su una donna innocente, vittima della barbarie più atroce che si possa immaginare. Piuttosto mi aspettavo l'accusa di duplice omicidio, visto che l'aborto è illegale dopo le prime settimane e ci sono due morti che per la legge italiano erano a tutti gli effetti due persone.
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