Caro Presidente,
i tagli agli enti locali stanno causando una contrazione della spesa sociale che, soprattutto al Sud, determina un peggioramento delle condizioni dei servizi socio-educativi e sociosanitari e un allargamento del divario tra risorse e bisogni. Le politiche sociali, fondamentali per migliorare la qualità della vita e delegittimare la criminalità, stanno sempre più cedendo il passo ad interventi prevalentemente di carattere repressivo e di ordine pubblico.
Ad un aumento della domanda sociale nel Mezzogiorno non è corrisposta un’adeguata crescita della rete dei servizi, e il terzo settore è relegato a un ruolo di semplice fornitore di manodopera a buon mercato, con la conseguenza di penalizzare sia la qualità dei servizi, sia quella del lavoro. Gli operatori sopportano mesi di ritardi nei pagamenti e molte migliaia di persone in condizioni di disagio vedono diminuire gli interventi di cura e di aiuto.
È per questi motivi che Le chiedo di prevedere, anche alla luce delle maggiori entrate fiscali, un più forte investimento per il sistema dei servizi sociali del Meridione, correggendo le gravi sperequazioni presenti tra Nord e Sud del Paese e valorizzando il significato del lavoro sociale nei processi di sviluppo.
Firma Pasquale Orlando
Cari amici, questa lettera nasce a seguito di una grande mobilitazione del terzo settore campano che ha coinvolto oltre 150 tra cooperative, associazioni e volontariato.
Se volete associarvi potete spedirla anche voi, via e mail.
Vi ricordo che l'indirizzo a cui inviarla è l.alfonso@governo.it
Per approfondire e ricevere altri formati:Ufficio Comunicazione Gesco Tel 081/7877516 int 206-218-243
i tagli agli enti locali stanno causando una contrazione della spesa sociale che, soprattutto al Sud, determina un peggioramento delle condizioni dei servizi socio-educativi e sociosanitari e un allargamento del divario tra risorse e bisogni. Le politiche sociali, fondamentali per migliorare la qualità della vita e delegittimare la criminalità, stanno sempre più cedendo il passo ad interventi prevalentemente di carattere repressivo e di ordine pubblico.
Ad un aumento della domanda sociale nel Mezzogiorno non è corrisposta un’adeguata crescita della rete dei servizi, e il terzo settore è relegato a un ruolo di semplice fornitore di manodopera a buon mercato, con la conseguenza di penalizzare sia la qualità dei servizi, sia quella del lavoro. Gli operatori sopportano mesi di ritardi nei pagamenti e molte migliaia di persone in condizioni di disagio vedono diminuire gli interventi di cura e di aiuto.
È per questi motivi che Le chiedo di prevedere, anche alla luce delle maggiori entrate fiscali, un più forte investimento per il sistema dei servizi sociali del Meridione, correggendo le gravi sperequazioni presenti tra Nord e Sud del Paese e valorizzando il significato del lavoro sociale nei processi di sviluppo.
Firma Pasquale Orlando
Cari amici, questa lettera nasce a seguito di una grande mobilitazione del terzo settore campano che ha coinvolto oltre 150 tra cooperative, associazioni e volontariato.
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2 commenti:
Si ma qualcosa mi dice che alzeranno i livelli dell'antispam :)
in questo caso servirà il francobollo.
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