domenica, marzo 18, 2007

W l'Italia - Pane e politica. terza puntata.


Nell’ultimo episodio Riccardo Iacona ci porta dentro la politica romana, nelle aule di Camera e Senato, a cominciare dal primo “giorno di scuola”, quando i deputati della XV legislatura vengono, per così dire, “assunti”: 21.517 euro lordi, costa allo Stato ogni singolo deputato. Ma quanto vale nel mondo vero, fuori dal Palazzo questa somma?
Gli eletti della XV legislatura, per la prima volta nella storia della Repubblica, non sono stati votati da nessuno, nessuno ha messo il segno sulla loro faccia: chi devono ringraziare se sono lì e a chi dovranno rendere conto del loro operato? Per rispondere a questa domanda Iacona ci porta dentro i collegi elettorali per capire che uso i partiti hanno fatto dell’enorme potere che la legge elettorale ha consegnato nelle loro mani: chi sono i deputati che sono stati eletti ?
Poi Iacona ci porterà dentro il governo Prodi, per cercare di capire come è stato possibile che proprio il centrosinistra desse vita al governo più “grosso” nella storia della nostra Repubblica, il governo dei 102, tra ministri, viceministri e sottosegretari.
E infine Pane e Politica 3 ci racconterà l’incredibile battaglia sulla finanziaria che ha impegnato il Senato della Repubblica per quasi due mesi: come si fa a governare con soli due voti di differenza dall’opposizione? E perchè è caduto il Governo Prodi?
PANE E POLITICA 3
E' un viaggio in tre puntate che comincia in Calabria, a Catanzaro, quando la città sta per scegliere il proprio sindaco, prosegue e si allarga a tutta la Regione Calabria per indagare su sprechi e costi della politica e finisce a Roma, alla Camera, al Senato, a Palazzo Chigi, quando il governo Prodi sta per affrontare forse la prova più dura per la tenuta della maggioranza: la Finanziaria.
Riccardo Iacona ci racconta come si sono formate le coalizioni a Catanzaro, quali sono le strategie adottate dalle coalizioni per conquistare il sindaco della città , quali i patti con i tanti capielettori incaricati di spostare pacchetti di voti su quello o su quell’altro candidato.
Pane e politica racconta la crisi di rappresentanza dei partiti tradizionali e il venire avanti dei cosiddetti partiti-persona, vere e proprie macchine elettorali incardinate tutte su persone che per la loro posizione al Comune, alla Provincia o alla Regione sono in grado di poter coltivare il proprio elettorato: proprietari dei pacchetti di voti, i partiti-persona sono in grado di giocarsi il loro capitale sociale in maniera autonoma sul mercato della politica, spostandosi al centro, a destra o a sinistra. Del resto la posta in gioco negli ultimi anni è diventata alta: dal Consiglio circoscrizionale, al Comune, alla Provincia, alla Regione un eletto percepisce un vero e proprio stipendio.
Per molti la politica è l’unico vero lavoro e quando arrivi alla Regione è pagato talmente bene da falsare la gara: oggi un consigliere regionale della Calabria arriva a pretendere fino a quindici volte di più di un operaio, un professore, un ricercatore.
Ma si mangia Pane e Politica non solo nelle assemblee elettive: Iacona ci fa vedere come a partire dalle società miste e dai consigli di amministrazione, la politica occupi tutti gli spazi possibili e immaginabili. E infine Iacona ci porterà dentro la coalizione di Prodi per cercare di capire come è stato possibile che proprio il centro sinistra desse vita al governo più “grosso” nella storia della nostra Repubblica, il governo dei 102 tra ministri, viceministri e sottosegretari e quali conseguenze sulla selezione della classe dirigente ha avuto l’ultima legge elettorale.
Siamo proprio sicuri che questo è il modo migliore di selezionare la classe dirigente di un Comune, di una Regione, di un Paese?

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