Il Consiglio Regionale della Campania ha approvato la nuova legge sui rifiuti che non incide direttamente sulla risoluzione della crisi emergenziale ma è fondamentale, invece, per la successione dal regime commissariale a quello ordinario della gestione dei rifiuti.
La proposta licenziata quest’oggi focalizza l’attenzione sull’organizzazione su base provinciale del ciclo integrato dei rifiuti. Ma la legge si sofferma anche sulla messa in sicurezza, bonifica e ripristino ambientale dei siti inquinati sul territorio regionale. Inoltre, individua le funzioni e i compiti amministrativi che richiedono l’unitario esercizio a livello regionale, disciplinandone l’organizzazione e le modalità di svolgimento.
Le finalità individuate sono: prevenire, governare e ridurre la produzione dei rifiuti; incentivare potenziale e agevolare la raccolta dei rifiuti solidi urbani e speciali; incentivare la riduzione dello smaltimento finale dei rifiuti; contenere e razionalizzare i costi di gestione del ciclo dei rifiuti; garantire l’autosufficienza regionale per lo smaltimento dei rifiuti urbani; individuare forme di cooperazione tra i vari livelli delle autonomie territoriali.
Per quanto riguarda l’aspetto economico, la legge stanzia un milione di euro per la sua attuazione nell’anno in corso.
La proposta licenziata quest’oggi focalizza l’attenzione sull’organizzazione su base provinciale del ciclo integrato dei rifiuti. Ma la legge si sofferma anche sulla messa in sicurezza, bonifica e ripristino ambientale dei siti inquinati sul territorio regionale. Inoltre, individua le funzioni e i compiti amministrativi che richiedono l’unitario esercizio a livello regionale, disciplinandone l’organizzazione e le modalità di svolgimento.
Le finalità individuate sono: prevenire, governare e ridurre la produzione dei rifiuti; incentivare potenziale e agevolare la raccolta dei rifiuti solidi urbani e speciali; incentivare la riduzione dello smaltimento finale dei rifiuti; contenere e razionalizzare i costi di gestione del ciclo dei rifiuti; garantire l’autosufficienza regionale per lo smaltimento dei rifiuti urbani; individuare forme di cooperazione tra i vari livelli delle autonomie territoriali.
Per quanto riguarda l’aspetto economico, la legge stanzia un milione di euro per la sua attuazione nell’anno in corso.
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