venerdì, marzo 09, 2007

Legge elettorale: le Acli sostengono il referendum



La decisione della presidenza nazionale delle Acli. Dal 24 aprile si raccoglieranno le firme

Roma, 9 febbraio 2007 - Ci saranno anche le Acli in piazza dal prossimo 24 aprile a raccogliere le firme tra la gente per modificare l'attuale legge elettorale. Forti delle loro diffusione capillare - 8000 strutture territoriali, tra cui 4000 circoli, 105 sedi provinciali e 21 regionali - le Associazioni cristiane dei lavoratori italiani contano di riuscire a contribuire in maniera determinante al raggiungimento delle 500mila firme necessarie per indire il referendum abrogativo.

Le Acli aderiscono al comitato referendario convinte della necessità di «rompere l'immobilismo politico e rimettere in moto la dinamica democratica, attraverso il coinvolgimento dei cittadini e della società civile». Ma sono anche consapevoli che «la proposta referendaria può solo mirare ad interventi abrogativi di parte dell'attuale legge elettorale», pur con risultati che giudicano rilevanti: l'abolizione del collegamento ai fini dell'attribuzione del premio di maggioranza, l'eliminazione della possibilità di candidarsi in più regione.

Restano indubbiamente fuori dai quesiti referendari questioni importanti, come la necessità - che le Acli ritengono prioritaria - di reintrodurre il sistema delle preferenze. Ma il referendum può agire da «pungolo» nei confronti della politica e dell'attività parlamentare per arrivare a trovare quelle «convergenze di alto profilo capaci di produrre una nuova legge elettorale» più idonea al nostro Paese e in grado soprattutto di porre un argine alla frammentazione politica, alla radicalizzazione della competizione, alla fragilità endemica dei governi e delle maggioranze.

Allegati - [Clicca sul link per il download]:
- mozione acli pro-referendum_def.doc (245 Kbytes)

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