sabato, dicembre 09, 2006

Franco Marini e Niki Vendola alla Cop ACLI a Bari


C’è un Paese che non è “impazzito”. C’è un’Italia che guarda avanti. Un’ “Italia che scommette sull’Italia”. La raccontano le Acli, stamattina, sabato 9 dicembre, da Bari, attraverso le esperienze e le idee di un Paese “in cerca di futuro”. Davanti al presidente del Senato Franco Marini e a un’assemblea di circa 700 dirigenti aclisti, riuniti a Bari per la Conferenza Organizzativa e Programmatica delle Acli, verranno raccontate attraverso dei filmati 10 storie di “vita buona”, di “felicità condivisa”: l’impegno di persone ‘comuni’ per costruire un futuro ‘comune’, da cui nessuno sia escluso. Per disegnare e testimoniare questo futuro sul piano delle generazioni, della famiglia, della cultura porteranno il loro contributo lo psichiatra Vittorino Andreoli, il presidente delle Associazioni famiglie numerose Mario Sberna, il poeta e saggista Marco Guzzi. La mattinata si concluderà con la presentazione della campagna “Scommessa Italia” che vedrà impegnate le Associazioni cristiane dei lavoratori italiani a partire dal prossimo anno.

Sulla traccia della riflessione che guida la Cop sui “legami associativi” e la “azione volontaria”, proprio il presidente Niki Vendola ha voluto uscire dai canoni del saluto rituale: “Il titolo della vostra Conferenza non è banale ma assolutamente provocatorio. Perché oggi ‘Insieme con’ è un bel problema”. Vendola ha evidenziato la presenza di una oggettiva frammentazione sociale in atto nel Paese, mettendo in luce in particolare tre situazioni a rischio: le fratture sociali nelle città, che crescono in periferia sempre più lontane dal centro; lo stravolgimento del mondo del lavoro, in cui cresce oggi la prima generazione di giovani lavoratori totalmente fuori dai canoni della società del lavoro del ’900; e, infine, la frattura tra le generazioni. “Ma anche il vostro ‘Insieme per’ – ha sottolineato Vendola ¬- è una provocazione, in un tempo in cui la politica è sempre più sgombra di pensiero ed è sempre più solo avanspettacolo”. Per questo “confido in voi per avere la forza per cominciare a reagire a questa politica”, una politica berlusconizzata tanto a destra quanto a sinistra, secondo il governatore, che ha concluso: “Abbiamo bisogno di voi”.

Dopo i saluti, la relazione introduttiva della Cop del vice presidente nazionale delle Acli, Michele Rizzi che ha evidenziato la crisi della mediazione e della sintesi politica: “I partiti non intercettano più nemmeno più le istanze dei corpi intermedi e dei territori”. Rizzi ha quindi invitato le Acli in questo contesto “a recuperare la capacità di essere creativi”.

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